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solo per fare liquori o marmellate. La pianta più comunemente coltivata
da noi è
C. x superba
, un ibrido tra
C. speciosa
e
C. japonica
. Il nome
generico deriva dal greco 'chainein' e 'melon' e significa 'frutto che si
fende' (che si divide in due). Il nome specifico allude ad uno dei luoghi
d'origine, il Giappone. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
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Fiori bianchi. Frutto più stretto di 2 cm, blu, contenente un solo seme
Prunus spinosa L. subsp. spinosa
Arbusto eurasiatico-centroeuropeo presente in tutte le regioni d'Italia. La
distribuzione regionale è estesa dalle coste ai fondovalle del settore
alpino; in Carso è comune quasi ovunque. Cresce nelle siepi, ai margini
dei boschi, in densi popolamenti che colonizzano i prati abbandonati, su
suoli argillosi da mediamente freschi a subaridi, piuttosto ricchi in
composti azotati, con optimum nella fascia submediterranea; con il
corniolo maschio è uno dei primi arbusti a fiorire in primavera. I frutti,
inizialmente molto aspri ed astringenti, diventano più gradevoli dopo
l'ammezzimento che di solito avviene con i primi geli. Il nome generico,
già in uso presso i Romani, è di etimologia incerta, quello specifico allude
ai rami spinescenti. Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di
fioritura: marzo-aprile.
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Foglie a contorno triangolare o più o meno romboidale
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Foglie a contorno non triangolare né romboidale
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Foglie parallelinervie, a forma di ventaglio (più larghe all'apice)
Ginkgo biloba L.
Il ginkgo è un fossile vivente ed unica specie ancora sopravvissuta della
famiglia
Ginkgoaceae
ma anche dell'intero ordine Ginkgoales e della
divisione delle Ginkgophyta. La pianta, originaria della Cina, viene
chiamata volgarmente anche ginko, ginco e albero di capelvenere. In Cina
sono stati rinvenuti fossili che risalgono all'era mesozoica. La pianta è
stata ritenuta estinta per secoli ma, recentemente, ne sono state scoperte
almeno due stazioni relitte nella provincia dello Zhejiang nella Cina
orientale. Non tutti i botanici concordano però sul fatto che queste
stazioni siano davvero spontanee, perché il ginkgo è stato estesamente
coltivato per millenni dai monaci cinesi. In Italia viene spesso coltivato
come pianta ornamentale nei parchi, senza tendenza ad inselvatichire, dal
livello del mare ai 600 m circa. Il nome del genere
Ginkgo
deriverebbe
dal cinese 'yin' (argento) e 'xìng' (albicocca), che per un'errata trascrizione
della forma giapponese 'ginkyō' da parte del botanico tedesco Engelbert
Kaempfer ha mutato la lettera y in g; il nome della specie deriva invece
dal latino 'bis' e 'lobus' con riferimento alla divisione in due lobi delle
foglie. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-
agosto.
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Foglie non parallelinervie, più larghe al centro o verso la
base
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Foglie con nervature profondamente infossate sulla pagina superiore. Fiori gialli, con
petali
Kerria japonica (L.) DC.
Specie originaria dell'Asia orientale (Cina, Corea, Giappone), fu
introdotta in Europa dalla Cina come pianta ornamentale; in Italia è
segnalata come specie avventizia in Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia
Giulia e Marche (non ritrovata in tempi recenti in Trentino Alto Adige),
dai 100 ai 600 m circa. È ampiamente coltivata in parchi e giardini, con
diverse cultivar; la più diffusa è la 'Pleniflora', con fiori doppi e
prolungata fioritura primaverile. Il genere, che comprende solo questa
specie, è dedicato a William Kerr (?-1814), raccoglitore di piante esotiche
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