384
coltura incontrò condizioni climatiche e pedologiche ideali, al punto da far
meritare alla regione il nome di Enotria. Studi paleontologici hanno però
dimostrato che la pianta della vite era già diffusa in Italia, ed in particolare in
Toscana, dove, secondo l'insigne studioso Giovanni Dalmasso, la vite esisteva
da prima della comparsa degli Etruschi. I Romani perfezionarono
ulteriormente le tecniche vitivinicole apprese dagli Etruschi, come illustrato da
numerose opere, in cui si ritrovano concetti biologici e tecniche di coltura
tuttora validi. Nel XIX secolo due malattie e un insetto provenienti
dall'America sconvolgono la vite: la peronospora della vite, l'oidio e la
fillossera, che distrussero enormi quantità di vigneti tra il 1870 e il 1950. I
coltivatori furono costretti a innestare i vitigni sopravvissuti su specie (ed ibridi) di origine americana (
Vitis
berlandieri, V. rupestris, V. riparia
), resistenti alla fillossera, e ad utilizzare regolarmente prodotti fitosanitari come lo
zolfo e il rame per contrastare l'oidio e la peronospora. Allo stato subspontaneo la vite cresce in arbusteti e siepi presso
gli abitati rurali ed in vegetazioni ruderali, su suoli limoso-argillosi mediamente profondi, neutro-subacidi, ricchi in
composti azotati. Il nome generico è il nome latino della vite, che deriva da 'viere' (legare); il nome specifico allude
alla sua coltivazione per produrre il vino. Forma biologica: fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Vulpia fasciculata
(Forssk.) Fritsch
Il paleo delle spiagge è una specie mediterraneo-atlantica presente lungo tutti i
litorali d'Italia, ma piuttosto localizzata e in regresso a causa dello sfruttamento
turistico delle spiagge. Sull'Isola dell'Asinara non è molto diffusa: è presente
ad esempio a nella zona sabbiosa di Cala S. Andrea (Bocchieri, 1988; Pisanu et
al. 2014). Cresce su dune marittime, che è in grado di colonizzare rapidamente
alla fine dell'inverno. Il genere è dedicato al farmacista tedesco Johann Samuel
Vulpius (1760-1846); il nome specifico allude ai fusti spesso riuniti in fascetti.
Forma biologica: terofita cespitosa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Vulpia ligustica
(All.) Link
Il paleo ligure è una specie a distribuzione stenomediterranea con baricentro
occidentale, presente in tutte le regioni dell'Italia centro-meridionale, in
Liguria, Emilia-Romagna e Veneto. Sull'Isola dell'Asinara è piuttosto rara: è
presente ad esempio presso Cala Sabina, a ovest di Fornelli e nei pressi della
casetta denominata 'la postazione' (Bocchieri, 1988). Cresce negli incolti, in
prati e campi aridi e lungo le vie, dal livello del mare a 600 m circa. Il genere è
dedicato al farmacista tedesco Johann Samuel Vulpius (1760-1846); il nome
specifico si riferisce alla Liguria, da cui la specie fu originariamente descritta.
Forma biologica: terofita cespitosa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Vulpia myuros
(L.) C.C. Gmel. subsp.
myuros
Il paleo sottile è una specie subcosmopolita nelle zone aride, presente in tutte
le regioni d'Italia. Sull'Isola dell'Asinara è diffusa ma non abbondante: è
presente ad esempio presso le zone pianeggianti di Trabuccato (Bocchieri,
1988). Cresce in incolti aridi, bordi di vie, pascoli, garighe mediterranee, su
suoli piuttosto primitivi aridi d'estate, al di sotto della fascia montana inferiore.
Il genere è dedicato al farmacista tedesco Johann Samuel Vulpius (1760-1846);
il nome specifico deriva dal greco da 'mys, myós' (topo) e 'urá' (coda) e
significa quindi 'coda di topo', in riferimento alla forma dell'infiorescenza.
Forma biologica: terofita cespitosa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Xanthium spinosum
L.
La nappola spinosa è una pianta annua di origine sudamericana presente come
avventizia in tutte le regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta (da lungo
tempo non più osservata in Piemonte). Sull'Isola dell'Asinara è diffusa. Cresce
in ambienti disturbati, nelle discariche, sulle macerie, negli incolti erbosi,
lungo le strade, su suoli aridi almeno d'estate, dal livello del mare a 1000 m
circa, ma con optimum nella fascia mediterranea. Il nome generico, dal greco
'xanthós' (giallo), deriva dall'uso di alcune specie per tingere i capelli in
biondo, riferito già da Dioscoride; il nome specifico si riferisce alle vistose
spine gialle triforcate presenti sui fusti. Forma biologica: terofita scaposa.
Periodo di fioritura: luglio-ottobre.