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Helichrysum italicum
(Roth) G. Don subsp.
italicum
L'elicriso italico è una specie dell'Europa meridionale presente in tutte le
regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta e Trentino-Alto Adige, ma
comune solo al Centro-sud. Allo stato spontaneo cresce in garighe,
cespuglieti e prati aridi presso il mare, oppure all'interno in luoghi
rocciosi, caldi e assolati, su suoli poco evoluti, al di sotto della fascia
montana. La specie, in numerose cultivar, viene spesso coltivata a scopo
ornamentale in parchi e giardini, come al Parco Baden Powell. La pianta
è ricca di olii essenziali (pinene, eugenolo, linalolo), fitosteroli,
flavonoidi, un colorante (elicrisina) ed ha diverse proprietà medicinali
note sin dai tempi di Plinio e Dioscoride. Gli olii essenziali sono usati per
produrre profumi e saponi. Il nome generico deriva dal greco 'helios'
(sole) e 'chrysos' (oro) alludendo al colore giallo brillante dei fiori. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di
fioritura: maggio-settembre.
Jasminum nudiflorum
Lindl.
Il gelsomino precoce è una specie originaria della Cina e introdotta in
Europa a scopo ornamentale. In Italia è coltivata quasi ovunque in parchi
e giardini ed è segnalata come avventizia in Lombardia, Trentino-Alto
Adige, Marche e Lazio. Si tratta di un arbusto a foglie caduche, resistente
al freddo, frequentemente coltivato soprattutto per la splendida fioritura
alla fine dell'inverno, quando i fiori gialli appaiono prima delle foglie. Il
nome generico deriva dalla parola araba 'jasmin' (bianco), in riferimento
al colore dei fiori del gelsomino comune; il nome specifico allude al fatto
che i fiori compaiono alla fine dell'inverno, prima delle foglie. Forma
biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: (gennaio-)
febbraio-marzo.
Magnolia grandiflora
L.
La magnolia a fiori grandi è un albero sempreverde originario delle
regioni sudorientali degli Stati Uniti; fu importata in Europa nel 1726 e
ne è documentata la presenza in Italia dal 1760. In natura cresce
normalmente al margine di paludi e corsi d'acqua, mentre da noi viene
utilizzata soprattutto come grande pianta ornamentale in parchi e giardini,
per i fiori vistosi e profumati e per il denso fogliame, anche se ha un
accrescimento piuttosto lento. Il legno, duro e pesante, viene utilizzato
nelle aree d'origine per la costruzione di mobili, scatole, persiane ecc. Il
genere è dedicato al botanico francese Pierre Magnol (1638-1715),
direttore del giardino botanico di Montpellier, che introdusse la nozione
di famiglia nella classificazione botanica; il nome specifico fa riferimento
alle ragguardevoli dimensioni dei fiori. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Musa
sp.
Musa
è uno dei tre generi delle
Musaceae
, famiglia che include le piante
comunemente chiamate 'banani'. Anche se sembrano alberi, non sono
vere e proprie piante legnose ma erbe di dimensioni gigantesche. Dal
tempo di Linneo fino al 1940, i diversi tipi di banane sono stati
considerati alla stregua di specie botaniche e dotate di binomi latini; in
realtà, le banane commestibili hanno un'origine estremamente complessa
che coinvolge ibridazione, mutazione e selezione da parte dell'uomo. La
maggior parte delle banane commestibili sono senza semi e quindi sterili.
Il conferimento di nomi specifici a ibridi non riproducentisi per via
sessuale ha portato ad un'estrema confusione nomenclaturale, per cui
oggi si preferisce assegnare ai banani coltivati lo status di 'cultivar'. Il
nome generico è la latinizzazione del nome arabo del frutto, anche se alcune fonti affermano che derivi da Antonio
Musa, medico dell'imperatore Augusto. Il termine 'banana' deriva dalla deformazione in spagnolo e portoghese di un
nome utilizzato da popolazioni africane (forse 'wolof').