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ottiene un'ottima pasta da carta; è impiegato anche nella fabbricazione di
fiammiferi, compensati, truciolati. Il portamento maestoso lo rende adatto a
scopo ornamentale per parchi e giardini. Il nome generico, di etimologia
incerta, era già in uso presso gli antichi Romani; quello specifico allude al
colore chiaro della faccia inferiore delle foglie e della corteccia. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-marzo.
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Foglie con forte odore resinoso se sfregate tra le dita. Arbusto
Cotinus coggygria Scop.
Il sommacco (o scotano) è una specie mediterraneo-pontica presente in
Italia centro-settentrionale (mai segnalato in Valle d'Aosta) e Abruzzo, dal
livello del mare ai 900 m circa. Arbusto gregario, forma estese popolazioni
policormiche, uno dei più diffusi stadi di incespugliamento naturale dei
pascoli abbandonati. È progressivamente sostituito dal ginepro verso l'alto
o su suoli profondi. Cresce in cespuglieti e rupi su suoli poveri, di solito
calcarei, ricchi in scheletro ed aridi d'estate, con poche specie arbustive.
Tutta la pianta è ricca di oli essenziali del gruppo della trementina e di
tannini. L'uso principale e più antico è stato quello per la concia delle pelli,
dovuto all'alto contenuto di tannini, soprattutto nelle foglie. Arbusto
largamente coltivato in giardini soprattutto nelle varietà purpuree, per la
decoratività del fogliame e delle pannocchie piumose di colore roseo e di
aspetto leggero (da cui il nome comune di
'
albero della nebbia
'
). Il nome
generico è quello attribuito da Plinio ad un arbusto appenninico da cui si
ricavava un colorante purpureo; il nome specifico allude probabilmente alla
cocciniglia, per il colore rosso acceso delle foglie in autunno. Forma
biologica: nanofanerofita (fanerofita cespitosa/fanerofita scaposa). Periodo
di fioritura: maggio-giugno.
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Foglie senza forte odore resinoso. Albero
Fagus sylvatica L. subsp. sylvatica
Il faggio è un albero europeo che domina le foreste della fascia montana
dalle Alpi alla Sicilia (in Sardegna è presente solo nei rimboschimenti
artificiali). È sopravvissuto alle glaciazioni sulle montagne dell'Europa
meridionale, e successivamente si è esteso verso nord sino alla Scandinavia
meridionale. Cresce su suoli profondi, freschi, ben drenati. La specie ha
grande importanza forestale ed economica per il legname duro e di colore
roseo, che si lavora facilmente ed è impiegato per fabbricare mobili,
traversine ferroviarie, lavori da intaglio e per produrre cellulosa. Il legno ed
il carbone sono ottimi combustibili, tanto che in passato il mestiere del
'carbonaio' era molto diffuso sulle montagne appenniniche. I semi
(faggiole) venivano un tempo utilizzati sia per l'alimentazione umana che
degli animali domestici, soprattutto maiali, ma sono debolmente tossici per
saponine ed acido ossalico. Il faggio viene spesso utilizzato anche come
pianta ornamentale nei parchi. Può vivere più di 300 anni. Il nome generico
è quello che utilizzavano già gli antichi Romani; il nome specifico, dal
latino 'sylva' (selva), allude all'habitat boschivo e si riferisce al suo ruolo
dominante nelle foreste di montagna. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio.