5
1
Foglie opposte
2
1
Foglie alterne
9
2
Piante lianose, con fusti rampicanti, striscianti o volubili
3
2
Alberi o arbusti
4
3
Foglie non composte
Lonicera japonica Thunb.
Specie originaria dell'Asia orientale (Cina, Corea, Giappone), è presente in
Italia dal 1820. Introdotta per ornamento ma con forte propensione a
diffondersi spontaneamente, è segnalata come avventizia in Italia centro-
settentrionale (salvo che in Umbria), Abruzzo e Campania, dal livello del
mare ai 600 m circa. Cresce in vegetazioni ruderali, nelle siepi, ai margini
di strade, in discariche, spesso alla periferia degli abitati, e può essere
anche invadente. Le bacche contengono glucosidi e sono tossiche. Il genere
è dedicato al botanico tedesco Adam Lonitzer-Lonicerus (1528-1586). Il
nome specifico allude ad uno dei paesi di origine. Forma biologica:
fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: maggio-settembre.
3
Foglie composte (divise in foglioline completamente separate tra loro)
Clematis vitalba L.
Specie europea presente in tutta Italia dal livello del mare sino alle faggete
termofile montane. Nelle boscaglie può formare intrichi impenetrabili,
soprattutto in forre fresche ed umide. Appare, spesso con l'edera, anche in
ambienti urbani. Ha la capacità di aggrapparsi e arrampicarsi su alberi e
arbusti, spesso danneggiandoli per l
'
abbondante sviluppo fogliare. La
pianta è tossica in tutte le sue parti per la presenza di protoanemonina. In
passato veniva chiamata 'erba dei cenciosi' in quanto i mendicanti erano
soliti procurarsi irritazioni ed ulcerazioni con le sue foglie per impietosire i
passanti. In certe regioni d'Italia (ad es. in Friuli) i rami legnosi venivano
usati dai ragazzi come succedaneo delle sigarette (in friulano: 'cincinis'),
uso da sconsigliare assolutamente a causa della loro tossicità. Il nome
generico deriva dal greco 'klematis', diminutivo di 'klêma' (tralcio di vite),
in riferimento al portamento della pianta. Il nome specifico deriva dal
latino 'vitis alba' (vite bianca), per il colore dei fiori. Forma biologica:
fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
4
Foglie composte (divise in foglioline completamente separate tra loro)
Fraxinus excelsior L. subsp. excelsior
Il frassino maggiore è un albero europeo-caucasico presente in tutta Italia
salvo che in Basilicata e Calabria (in Sardegna solo come specie
avventizia) dal livello del mare alla fascia montana inferiore, con optimum
nella fascia submediterranea. Cresce in boschi ripari di latifoglie decidue ed
in forre umide, su suoli freschi e profondi ricchi in humus. È una specie
interessante per l'arboricoltura da legno: viene governato a fustaia con turni
di 70-80 anni, raramente a ceduo; il legno, molto pregiato, di colore bruno
chiaro, con riflessi lucidi, elastico e di facile lavorazione, viene utilizzato
per remi, sci, racchette da tennis, mazze da golf, stecche da biliardo,
mobili, ecc. Talvolta viene utilizzato come pianta ornamentale. Può vivere
fino a 250 anni. Il nome generico, già utilizzato da Plinio il Vecchio, deriva
dal greco 'frasso' (difendo), forse per l'uso dell'orniello come pianta per
siepi. Il nome specifico significa 'maestoso' e si riferisce al grande sviluppo
della chioma. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura:
marzo-aprile.
4
Foglie non composte
5
5
Foglie lobate
6