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Abelia
sp.
Il genere
Abelia
comprende 20-30 specie originarie dell'Asia
sudorientale e dell'America Centrale. Si tratta di piante che da noi
hanno uso esclusivamente ornamentale, coltivate in parchi e
giardini; ne esistono numerosissimi ibridi e cultivar: uno dei più
frequenti è
Abelia x grandiflora
, che deriva dall'ibridazione di
A.
chinensis
ed
A. uniflora
, entrambe di origine cinese. Il nome
generico è dedicato a Clark Abel (1780-1826), medico in India ed
ambasciatore inglese in Cina, che intendeva introdurla per primo in
Europa; le sue piante però andarono perdute in un naufragio, e la
specie venne introdotta per la prima volta in Inghilterra nel 1844.
Forma biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura:
dipende dalla specie, ma molte cultivar fioriscono quasi tutto l'anno.
Acca sellowiana
(O.Berg.) Burret
La feijoa è un arbusto originario del Brasile meridionale, Paraguay
e Uruguay, da noi coltivato soprattutto a scopo ornamentale come
pianta rustica, abbastanza resistente agli sbalzi di temperatura, al
freddo, al vento, alla siccità e alla salsedine. Predilige i terreni
profondi, ricchi e freschi. Pianta ornamentale sia per il fogliame che
per la fioritura, si coltiva anche per i frutti eduli. Tra le cultivar più
pregiate, di origine neozelandese, sono la 'mammoth' con frutti
molto grossi (50-80 g), la 'unique' a maturazione precoce, la 'gemini'
con frutto grosso e polpa di eccellente qualità; altre cultivar
californiane sono la 'coolidge', la 'choiceana', la 'superba', ecc. I
frutti possono essere consumati freschi oppure adoperati per
produrre marmellate, gelatine e canditi; la polpa fresca è molto
aromatica, ha un sapore che ricorda l'ananas e la fragola e un alto
contenuto di zuccheri e di iodio. I frutti si possono anche conservare sotto alcool senza perdita del loro delicato sapore.
Nei luoghi di origine la pianta ha un'impollinazione ornitogama da parte dei colibrì; nelle nostre regioni tali pronubi
sono sostituiti dalle api. Il nome generico deriva da 'aka', nome locale della feijoa nella Repubblica Dominicana; la
specie è dedicata Friedrich Sellow (1789-1831), raccoglitore botanico che per primo raccolse campioni di questa specie
in Brasile. Forma biologica: fanerofita cespugliosa. Syn.:
Feijoa sellowiana
(O. Berg) O. Berg
Bougainvillea
sp.
Bougainvillea
è un genere nativo del Sud America, dal Brasile al
Per
ù
sino all'Argentina (Provincia di Chubut). Il primo europeo a
descrivere queste piante fu Philibert Commerçon (1727-1773), un
botanico francese che accompagnò l'ammiraglio ed esploratore
Louis Antoine de Bougainville (1729-1811), a cui il genere è
dedicato, durante il suo viaggio di circumnavigazione.
Originariamente
B. spectabilis
e
B. glabra
venivano raramente
differenziate, ma alla metà degli anni 1980 i botanici riconnobbero
che si trattava di specie distinte. Nei primi anni del XIX secolo
queste due specie furono le prime a essere introdotte in Europa e
presto i vivai di Francia e in Inghilterra iniziarono un fiorente
commercio fornendo esemplari anche in Australia e in altri paesi
lontani. Nel frattempo, i Kew Gardens iniziarono a distribuire
piante nelle colonie britanniche di tutto il mondo e in altri paesi europei. Ci si accorse presto della facilità con cui le
specie originarie ibridavano dando origine a diverse cultivar. Oggi le bouganville sono piante ornamentali popolari in
molte zone con climi caldi. Molte delle più di 300 cultivar di bouganville sono il risultato di incroci tra solo tre delle 18
'specie' sudamericane riconosciute da alcuni botanici. Dal momento che molti degli ibridi sono stati incrociati per
diverse generazioni, è difficile identificare le loro rispettive origini. La fioritura si protrae per tutto l'anno nelle regioni
equatoriali, mentre altrove si hanno fioriture stagionali con cicli di 4-6 settimane. Forma biologica: fanerofita lianosa.
Buxus sempervirens
L.
Il bosso è un arbusto originario dell'Europa e di alcune regioni dell'Africa settentrionale e dell'Asia occidentale. Cresce
spontaneo in molti boschi dell'Italia centro-settentrionale, dalle aree di pianura a quelle collinari-montane fino a 600-
800 metri. Ha legno di colore giallo, molto duro, elastico e compatto che si presta per lavori al tornio e d'intarsio, per
costruire stampi e piccoli strumenti. Tutta la pianta contiene un alcaloide tossico di nome ciclobuxina. Il bosso si presta