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Chamaecyparis lawsoniana
(A.Murray) Parl.
Il genere
Chamaecyparis
include arbusti/alberi originari delle coste
occidentali e orientali del Nord America e delle coste orientali
dell'Asia. Quattro specie (
C. lawsoniana
,
C. obtusa
,
C. pisifera
e
C.
thyoides
) sono ampiamente coltivate da noi come piante
ornamentali, con centinaia di cultivar che includono forme nane, a
fogliame giallastro, bluastro od argentino, forme che mantengono
perennemente le foglie giovanili, forme con getti filiformi
scarsamente ramificati.
Ch. lawsoniana
, o falso-cipresso di Lawson,
origina dalle coste occidentali dell'America settentrionale,
dall'Oregon alla California. Il nome generico deriva dal greco
'khamai' (basso) e 'kuparissos' (cipresso); la specie fu introdotta e
coltivata per la prima volta in Europa nel 1854 nel vivaio 'Lawson
& Son Nursery' di Edimburgo, da cui deriva il nome specifico.
Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
Cupressus arizonica
Greene
Il Cipresso dell'Arizona è un albero originario delle montagne
dell'Arizona e del Messico; la sua presenza in Italia è documentata a
partire dal 1892, ed è presente come specie avventizia in Umbria,
Marche e Calabria. In passato è stato spesso impiegato a scopo
ornamentale per la formazione di alte siepi protettive, oggi si usa di
meno a questo scopo, anche perché dopo alcuni anni di potatura
dava segni di seccume e sofferenza; è ancora molto frequente in
parchi e giardini nella forma arborescente. Nelle zone di origine le
pigne (galbuli) rimangono chiuse per molti anni, e si aprono
liberando i semi soltanto quando la pianta madre è stata colpita da
shock termico causato da un incendio, il che favorisce la
disseminazione in ambienti liberi dalla concorrenza di altre specie.
Il genere è il nome comune latino, derivato dal greco 'kypárissos',
che origina da 'kuo' (io genero, produco germogli) e 'párisos' (simile, uguale), in riferimento all'accrescimento
simmetrico della pianta, oppure si riferisce a Kypros (Cipro), isola nella quale il cipresso comune vive spontaneo; il
nome specifico si riferisce a una delle aree di origine, l'Arizona. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Euonymus japonicus
L. f.
La fusaggine giapponese è un arbusto originario del Giappone,
Corea e Cina, introdotto in Europa e in Nord America come pianta
ornamentale, e sia pur raramente presente anche come avventizia
inselvatichita. I semi sono tossici (evonina). Il nome generico deriva
dal greco 'eu' (buono) e 'onoma' (nome), cioè 'pianta con buona
fama', in senso ironico, considerando la velenosità di molte specie;
il nome specifico indica il Giappone, uno dei paesi in cui la pianta
cresce spontanea. Forma biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo
di fioritura: giugno-luglio.
Fatsia japonica
(Thunb.) Decne. & Planch.
L'aralia giapponese è un arbusto originario di un'area che va dal
Giappone meridionale alla Corea. Fu introdotta in Europa verso la
metà del 1800 e oggi ampiamente coltivata in parchi e giardini
dell'Europa temperata, compresa l'Italia. Cresce bene in aree a clima
piuttosto mite e in ambienti ombrosi. La linfa attaccaticcia e
resinosa può provocare dermatiti da contatto in persone sensibili; i
frutti sono probabilmente tossici. Il nome generico deriva dall'antico
giapponese 'fatsi', che significa 'otto', alludendo agli 8 lobi delle
foglie (in Giappone è nota anche con il nome di 'yatsude', che
significa 'otto dita'); il nome specifico si riferisce al Giappone, una
delle aree d'origine. Forma biologica: fanerofita cespugliosa.
Periodo di fioritura: settembre-dicembre.
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