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alla sua robustezza ed adattabilità alle potature frequenti. Tende raramente
a spontaneizzarsi senza però diventare invasivo; è segnalato come specie
avventizia in Italia centro-settentrionale (salvo che in Valle d'Aosta e Friuli
Venezia Giulia) e Abruzzo (non ritrovato in tempi recenti in Campania),
dal livello del mare ai 300 m circa. Tutte le parti della pianta contengono
elevate quantità di glicosidi cianogenetici ad azione tossica. Il nome
generico, già in uso presso i Romani, è di etimologia incerta; quello
specifico allude alle foglie che richiamano quelle dell'alloro e ai frutti che
richiamano le ciliegie. Forma biologica: fanerofita scaposa/fanerofita
cespitosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie (almeno alcune) con peli rugginosi di sotto. Fiori e frutti non disposti in racemi
eretti
Eriobotrya japonica (Thunb.) Lindl.
Albero nativo della Cina e ampiamente coltivato in Giappone e in altre
regioni sub-tropicali, il nespolo del Giappone è una specie diffusa in Italia
soprattutto a scopo ornamentale e per i frutti (in particolare nel Meridione),
e segnalata come avventizia in molte regioni, dal livello del mare ai 600 m
circa. Rispetto ad altre piante tropicali, ha frutti molto meno dolci e
saporiti, ma comunque apprezzati, che possono essere consumati freschi,
cotti o nelle marmellate. Forma biologica: fanerofita scaposa (fanerofita
cespitosa). Periodo di fioritura: ottobre-febbraio.
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Fiori senza petali. Foglie finemente cigliate al margine (guardare una foglia controluce!)
Fagus sylvatica L. subsp. sylvatica
Il faggio è un albero europeo che domina le foreste della fascia montana
dalle Alpi alla Sicilia (in Sardegna è presente solo nei rimboschimenti
artificiali). È sopravvissuto alle glaciazioni sulle montagne dell'Europa
meridionale, e successivamente si è esteso verso nord sino alla Scandinavia
meridionale. Cresce su suoli profondi, freschi, ben drenati. La specie ha
grande importanza forestale ed economica per il legname duro e di colore
roseo, che si lavora facilmente ed è impiegato per fabbricare mobili,
traversine ferroviarie, lavori da intaglio e per produrre cellulosa. Il legno ed
il carbone sono ottimi combustibili, tanto che in passato il mestiere del
'carbonaio' era molto diffuso sulle montagne appenniniche. I semi
(faggiole) venivano un tempo utilizzati sia per l'alimentazione umana che
degli animali domestici, soprattutto maiali, ma sono debolmente tossici per
saponine ed acido ossalico. Il faggio viene spesso utilizzato anche come
pianta ornamentale nei parchi. Può vivere più di 300 anni. Il nome generico
è quello che utilizzavano già gli antichi Romani; il nome specifico, dal
latino 'sylva' (selva), allude all'habitat boschivo e si riferisce al suo ruolo
dominante nelle foreste di montagna. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio.
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Fiori con petali. Foglie non cigliate al margine
Lagerstroemia indica L.
Specie originaria dell'Asia Orientale (Cina, Corea, Giappone), fu introdotta
in Europa dalla Cina come pianta ornamentale nel 1759. In Europa
meridionale è ampiamente utilizzata a scopo ornamentale in parchi,
giardini ed alberature stradali, soprattutto per il periodo di fioritura molto
lungo. In Italia è frequentemente coltivata, dal livello del mare ai 600 m
circa, senza mostrare tendenza alla spontaneizzazione; viene segnalata
come avventizia solo in Sicilia. Nei paesi d'origine il legno, molto
compatto e raramente attaccato dagli insetti, viene utilizzato in
falegnameria e nella costruzione di case, di ponti e traversine ferroviarie. Il
genere è dedicato a Magnus von Lagerström (1691-1759), direttore della
Compagnia svedese delle Indie, che inviò a Linneo numerose piante
esotiche. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-
settembre.