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monaci cinesi. In Italia viene spesso coltivato come pianta ornamentale nei
parchi, senza tendenza ad inselvatichire, dal livello del mare ai 600 m circa.
Il nome del genere
Ginkgo
deriverebbe dal cinese 'yin' (argento) e 'xìng'
(albicocca), che per un'errata trascrizione della forma giapponese 'ginkyō'
da parte del botanico tedesco Engelbert Kaempfer ha mutato la lettera y in
g; il nome della specie deriva invece dal latino 'bis' e 'lobus' con riferimento
alla divisione in due lobi delle foglie. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: luglio-agosto.
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Foglie penninervie o palminervie, non a forma di ventaglio
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Foglie a contorno più o meno pentagonale. Frutto a mora
Morus alba L.
Il gelso bianco, originario dell'Asia orientale, è stato introdotto in Europa
probabilmente nel XII secolo per l'allevamento del baco da seta che lo
preferisce al gelso nero. La presenza in Italia è documentata dal 1434. È
ampiamente coltivato nella zona submediterranea, ed è segnalato come
specie avventizia in quasi tutta Italia. Cresce in filari, siepi, ai margini degli
abitati. I frutti sono commestibili, anche se quasi mai appaiono sul mercato
per la loro breve durata. Il nome generico è quello utilizzato dagli antichi
Romani per indicare il gelso nero, pianta da loro già conosciuta perché
originaria dell'Asia Minore; deriva a sua volta dal greco antico 'meros'
(parte), in riferimento all'infruttescenza formata da tanti piccoli frutti con
involucro carnoso; il nome specifico si riferisce sempre ai frutti ma questa
volta al loro colore prevalente (esistono anche forme a frutti rosa o violetti,
che possono generare confusione col gelso nero). Forma biologica:
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie a contorno non pentagonale. Frutto secco
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Fiori con petali. Frutto a capsula
Hibiscus syriacus L.
Specie originaria della Cina, dove è coltivata da moltissimo tempo e non si
conosce con sicurezza allo stato spontaneo, la sua presenza è documentata
in Italia dal 1596. È un arbusto rustico ampiamente utilizzato a scopo
ornamentale in tutta Italia, dal livello del mare ai 600 m circa, che tende
anche a riprodursi in modo subspontaneo. Sono state selezionate diverse
varietà con i fiori dai colori e dimensioni diverse. È il fiore nazionale della
Corea del Sud. Il nome specifico fa riferimento alla Siria perché si riteneva
erroneamente che la pianta fosse originaria del Medio Oriente. Forma
biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
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Fiori senza petali. Frutto una ghianda
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Lobi della foglia acutissimi e terminanti in una specie di setola sottile
Quercus rubra L.
La quercia rossa proviene dalle Montagne Rocciose, nel Nordamerica; è
stata introdotta in Europa nel 1724 come pianta ornamentale per parchi e
alberature stradali, mentre ne è documentata la presenza in Italia dal 1812.
Sperimentata a fini forestali dal 1922, ha trovato largo impiego per la sua
facilità di adattamento e per la crescita rapida, trasformandosi a volte in
specie infestante a danno della flora autoctona e della biodiversità in genere
dei boschi planiziali a querce e carpino bianco, dal livello del mare ai 600
m circa. Il Il nome generico, già in uso presso gli antichi, è di etimologia
incerta, potrebbe derivare da due parole celtiche, 'kaer' e 'quer' (bell'albero),
cioè 'l'albero per eccellenza'; secondo altri deriva dal greco, indicando il
legno ruvido delle piante di questo genere; quello specifico allude al colore
rosso intenso che le foglie assumono in autunno. Forma biologica:
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Lobi della foglia da ottusi ad acuti, ma mai terminanti in
una setola sottile
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