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Foglie decidue, non coriacee
29
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Foglie sempreverdi, coriacee
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Foglie tutte senza picciolo ben distinto. Fiori rosa
Lagerstroemia indica L.
Specie originaria dell'Asia Orientale (Cina, Corea, Giappone), fu introdotta
in Europa dalla Cina come pianta ornamentale nel 1759. In Europa
meridionale è ampiamente utilizzata a scopo ornamentale in parchi,
giardini ed alberature stradali, soprattutto per il periodo di fioritura molto
lungo. In Italia è frequentemente coltivata, dal livello del mare ai 600 m
circa, senza mostrare tendenza alla spontaneizzazione; viene segnalata
come avventizia solo in Sicilia. Nei paesi d'origine il legno, molto
compatto e raramente attaccato dagli insetti, viene utilizzato in
falegnameria e nella costruzione di case, di ponti e traversine ferroviarie. Il
genere è dedicato a Magnus von Lagerström (1691-1759), direttore della
Compagnia svedese delle Indie, che inviò a Linneo numerose piante
esotiche. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-
settembre.
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Foglie con un picciolo di almeno 3 mm. Fiori bianchi o
gialli
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Foglie con nervature non arcuate. Fiori e frutti disposti in racemi piramidali
Ligustrum vulgare L.
Specie delle zone temperate dell'Eurasia, è presente in tutta Italia, salvo che
in Sardegna, sino alla fascia montana inferiore. Cresce nei mantelli dei
boschi decidui termofili ma anche nelle siepi e nel sottobosco, su suoli da
superficiali a profondi e freschi, ricchi in basi, più o meno umiferi, con
optimum su substrati calcarei. Tutte le parti della pianta, soprattutto le
bacche, contengono glucosidi e sono tossiche; una volta tuttavia il succo
dei frutti veniva utilizzato per colorare di rosso il vino o per produrre
inchiostri. La scorza contiene una sostanza chiamata siringina che è
utilizzata come colorante giallo per la lana. È un'ottima pianta mellifera e
viene comunemente utilizzata per la formazione di siepi. Può vivere dai 30
ai 50 anni. Il nome generico, già in uso presso i Romani, deriva dal latino
'ligare' per la flessibilità dei rametti usati nelle campagne come legacci; il
nome specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo) e significa 'comune',
'diffuso', 'frequente'. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura:
aprile-maggio.
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Foglie con nervature arcuate. Fiori e frutti non disposti in
racemi piramidali
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Fiori e frutti disposti all'ascella delle foglie. Fiori gialli. Frutti rossi
Cornus mas L.
Il corniolo è una specie pontico-mediterranea-orientale presente in tutta
l'Italia continentale con optimum nella fascia submediterranea. Cresce nei
boschi termofili a carpino nero e roverella, nei loro mantelli e nelle siepi, su
suoli non molto profondi, sia calcarei che arenacei, con altre specie di
mantello. La precoce fioritura gialla spicca nella vegetazione in abito
ancora invernale. È una pianta molto resistente sia a parassiti che a
malattie. I frutti possono essere consumati freschi oppure utilizzati nella
preparazione di marmellate. Il legno, assai duro, si presta alla costruzione
di piccoli utensili come pestelli da mortaio, ingranaggi dei mulini, etc.; gli
antichi Romani lo impiegavano per la fabbricazione delle aste dei
giavellotti. Il nome generico deriva dalla radice indoeuropea 'kar' (duro), da
cui anche il latino 'cornus' (corno), ed allude alla durezza del legno; il nome
specifico, che in latino significa 'maschile', quindi 'forte', 'robusto', fu usato
per contrapporlo al
Cornus sanguinea
, chiamato da Plinio 'Cornus femina'.
Forma biologica: fanerofita cespitosa/fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: febbraio-aprile.
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