Asinara_Book_ita - page 229

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Acacia saligna
(Labill.) H.L.Wendl.
L'acacia saligna è un piccolo albero originario dell'Australia occidentale, da
noi introdotto a scopo ornamentale e come pianta ricolonizzatrice, spesso
presente come avventizia anche allo stato spontaneo presso le coste, soprattutto
nel'Italia mediterranea. Sull'Isola dell'Asinara è stata introdotta ed è presente
nei pressi di Cala d'Oliva. Nell'area di origine la specie cresce in ambienti
disturbati, ad esempio lungo le strade. I semi sono distribuiti dalle formiche,
che li accumulano nei nidi per mangiarne i giovani germogli. La specie è stata
usata per la concia delle pelli (la scorza è ricca di tannini), per programmi di
rivegetazione, per il rinverdimento di siti minerari, come foraggio per gli
animali, come legna da ardere e come pianta ornamentale. È stata piantata
estesamente in aree semi-
aride dell'Africa, del Sud America e del Medio Oriente come frangivento e per la
stabilizzazione d
elle dune di sabbia o delle scarpate erose. In diverse parti del mondo è divenuta una specie invasiva, a
causa della rapida crescita su suoli con bassi livelli di nutrienti, alla precoce maturità riproduttiva, alla grande quantità
di semi in grado di sopra
vvivere al fuoco e alla capacità di rigettare dopo il taglio. In Sud Africa questa acacia ha
proliferato a un ritmo incontrollabile, alterando la vegetazione autoctona tramite la modifica del regime degli incendi e
oggi viene controllata efficacemente grazie all'introduzione di un fungo della ruggine (
Uromycladium tepperianum
), in
grado di ridurne la densità dell'80%. Il nome generico deriva dal nome greco 'akakía' (raddoppiamento di 'aké akís',
che significa ago, punta, spina) con cui Dioscoride indicava u
na specie di acacia egiziana; il nome specifico deriva da
'sálix' (salice) per la somiglianza dei fillocladi con le foglie di alcuni salici. Le acacie sono comunemente conosciute
come mimose; in particolare,
A. dealbata
è una delle tradizionali mimose con
cui in Italia si festeggia la Festa della
Donna. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Achillea ligustica
All.
Il millefoglio ligure è una specie a distribuzione stenomediterraneo-occidentale
presente in Veneto, Liguria, Toscana, Lazio e in tutte le regioni dell'Italia
meridionale e insulare. Sull'Isola dell'Asinara non è molto diffusa; è presente
ad esempio presso Cala d'Oliva e a Piano Manno. Cresce su pendii aridi, dal
livello del mare a 800 m circa. Come
A. millefolium
, contiene olii eterei ed altri
principi attivi ed è utilizzata nella medicina popolare. Il nome generico è
dedicato ad Achille, che ne avrebbe sfruttato le proprietà curative, quello
specifico si riferisce alla Liguria, ove la specie è presente. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-luglio.
Achillea maritima
(L.) Ehrend. & Y.P. Guo subsp.
maritima
La santolina delle spiagge è una specie a distribuzione merditerraneo-atlantica
presente lungo le coste di tutte le regioni dell'Italia centrale, meridionale e
insulare (da lungo tempo non più ritrovata nelle Marche). Sull'Isola
dell'Asinara è comune nelle sabbie costiere meridionali e a Cala S. Andrea.
Cresce sulle dune marittime, su suoli sabbiosi molto primitivi, con optimum
nella fascia mediterranea. Il nome generico è dedicato ad Achille, che avrebbe
sfruttato le proprietà curative di alcune specie, quello specifico si riferisce
all'habitat. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: giugno-
agosto. Syn.:
Otanthus maritimus
(L.) Hoffmanns. & Link
Adiantum capillus-veneris
L.
Il capelvenere è una felce a distribuzione paleotropicale presente in tutte le
regioni d'Italia. Cresce su rocce calcaree stillicidiose e muschiose e nelle
'sorgenti pietrificanti', uno degli habitat prioritari in Europa, a volte anche su
vecchie fontane in ambienti urbani, di solito al di sotto della fascia montana.
Sull'Isola dell'Asinara è rara, presente lungo le pareti di un fossato ad ovest di
Case Bianche (Bocchieri, 1988). La pianta è stata spesso utilizzata a scopo
officinale, anche se sembra sia debolmente tossica. Il nome generico, dal greco
'a-diantos', significa 'che non si bagna', e si riferisce alla presenza di sostanze
idrofobiche sulle foglie; il nome specifico allude alle eleganti e sottili rachidi
fogliari di colore nero. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di
sporificazione: luglio-settembre.
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