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trasporto passivo che dura da 1 a oltre 2 anni in senso inverso verso le acque costiere atlantiche dell’Africa
settentrionale e dell’Europa e verso il Mediterraneo; dopodiché si trasforma in cieca, stadio ancora depigmentato in cui
il corpo, di circa 7-8 cm, inizia ad assumere la caratteristica struttura serpentiforme. Allo stadio di cieca è dotata di
movimento proprio e, tra ottobre e febbraio, risale le acque interne dove si accresce ulteriormente; in questo stadio le
giovani anguille sono definite ragani. Terminata la fase trofica nelle acque dolci, le anguille si dirigono nuovamente
verso il mare e presentano ora dei riflessi metallici sul ventre (“anguille argentine”); questa condizione sembra essere
raggiunta, a partire dalla forma detta cieca, nei maschi dopo 3-9 anni, nelle femmine dopo 3-14 anni. Alla fine
dell’estate iniziano la migrazione verso il Mar dei Sargassi ed è durante questo lungo tragitto che si completa la
maturità sessuale.
Alimentazione:
Pesce predatore che, in relazione alla taglia raggiunta, si ciba di macroinvertebrati
bentonici, come crostacei e molluschi, ma anche di pesci. Inizia a muoversi al calar del sole, favorito dal senso
olfattivo molto sviluppato che gli permette di cercare il cibo anche di notte.
Autoctonia e norme di tutela:
Specie
autoctona per la quale non sono previste norme di tutela. Specie di grande interesse commerciale oggi in declino e per
questo inserita dall’Unione Europea tra le specie da tutelare attraverso Regolamento (CE) 1100/2007.
Aphanius fasciatus
(Valenciennes, 1821) - Nono
Dimensioni:
Pesce di piccole dimensioni; la lunghezza totale
massima raggiunta dalle femmine non supera i 7 cm mentre i
maschi sono più piccoli.
Morfologia:
Il corpo è tozzo, il capo è
lievemente schiacciato nella parte superiore e la bocca è in
posizione supera e disposta diagonalmente. La pinna dorsale è
posteriore rispetto alle ventrali e quasi opposta all’anale; la pinna
caudale ha profilo dritto o leggermente convesso. La livrea dei
maschi è caratterizzata da un dorso olivastro e fianchi chiari con
riflessi metallici su cui si stagliano delle strisce bianche verticali. Il ventre è bianco. Le pinne sono gialle, la dorsale
può presentare una bordatura nera ed anche la caudale può essere attraversata da una striscia nera posta verso il
margine esterno. Le femmine hanno colore di fondo più chiaro ed il corpo è percorso da una serie irregolare di strisce
verticali scure. Le pinne sono di colore biancastro.
Distribuzione in Italia:
È presente nelle zone lagunari di tutta
l’Italia insulare e peninsulare. Nel ferrarese e ravennate è presente nelle lagune costiere, nelle saline e nei tratti
terminali salmastri dei principali fiumi e canali. La specie è presente anche nel fiume Reno ma solo nel tratto di foce a
valle dello sbarramento di Volta Scirocco.
Habitat preferenziali:
Vive in acque basse a salinità anche molto elevata,
con corrente molto lenta e ricche di vegetazione. Può spingersi di rado anche in acque fluviali. Sopporta bene anche
sbalzi di temperatura e condizioni di ipossia.
Maturità sessuale e riproduzione:
La maturità sessuale si completa
entro il 1° anno di età. La riproduzione ha luogo tra marzo e giugno.
Alimentazione:
Si nutre di plancton e di
macroinvertebrati.
Autoctonia e norme di tutela:
È inserita nella Lista Rossa dei Pesci d’acqua dolce indigeni in
Italia tra le specie “vulnerabili”. A livello europeo è presente nella Direttiva 92/43/CEE in allegato II e tutelata, in
quanto specie assolutamente protetta, dalla Convenzione di Berna (all. II).
Atherina boyeri
Risso, 1810 - Latterino
Dimensioni:
La lunghezza totale massima raggiunta da questo
pesce non supera i 13 cm.
Morfologia:
Il corpo è allungato e
lievemente schiacciato, il muso è piccolo, la bocca è disposta
diagonalmente e l’occhio è grande. Peduncolo caudale molto
stretto nella porzione terminale. Il dorso ha profilo rettilineo e
porta due piccole pinne dorsali, la prima posta poco dietro alle
ventrali, la seconda opposta all’anale; la pinna caudale è divisa in due lobi. Il dorso è grigiastro con tonalità azzurrine, i
fianchi sono grigi e sono percorsi da una striscia argentata sotto la quale è presente una bordatura scura. Il ventre è
biancastro. Le pinne sono trasparenti.
Distribuzione in Italia:
È presente nelle zone costiere e lagunari di tutta l’Italia
insulare e peninsulare. Nel ferrarese e ravennate è presente nelle lagune costiere e nei tratti terminali salmastri dei
principali fiumi e canali. La specie è presente anche nel fiume Reno ma principalmente nel tratto di foce a valle dello
sbarramento di Volta Scirocco.
Habitat preferenziali:
Pesce gregario che vive in acque basse a salinità anche molto
elevata, con corrente molto lenta ed abbondante presenza di vegetali. Alcune popolazioni vivono anche in acque
lacustri. Non tollera condizioni di ipossia e di inquinamento.
Maturità sessuale e riproduzione:
La maturità sessuale
si completa entro il 1° anno di età. La riproduzione ha luogo solitamente tra marzo e luglio, anche se alcune
popolazioni lacustri posticipano alla tarda estate tale periodo.
Alimentazione:
Si nutre prevalentemente di
zooplancton, in particolare cladoceri e copepodi.
Autoctonia e norme di tutela:
Pesce autoctono non a rischio di
estinzione.
Barbus barbus
(Linnaeus, 1758) - Barbo europeo
Dimensioni:
La lunghezza totale media è di 30-35 cm, ma alcuni esemplari possono raggiungere i 90 cm e gli 8 kg di
peso
Morfologia:
Ha forma affusolata, massiccio e robusto anteriormente mentre più snello posteriormente. Il capo è
allungato di forma cuneiforme e presenta una bocca infera circondata da quattro barbigli. Il dorso è di colore bruno,
cosparso di puntini neri che si estendono anche sul corpo e sugli opercoli. Il ventre è bianco argenteo. La pinna dorsale
e la pinna caudale sono punteggiate di nero, la pinna dorsale ha il raggio più lungo robusto, flessibile e seghettato. Le
pinne pettorali e l’anale sono rossastre.
Distribuzione in Italia:
L’areale originale includeva tutti i territori europei ad
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