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eccezione dell’Italia e della Spagna. In Italia la specie è stata
introdotta nelle acque interne settentrionali e centrali. La specie è
abbondante nel fiume Po e presente nel fiume Reno, in continua
espansione demografica, mentre nella rete di canali non si
evidenziano popolazioni consistenti.
Habitat preferenziali:
È un
pesce di fondo che predilige acque con substrato sassoso o
ghiaioso, limpide con forte corrente. Nei laghi staziona
generalmente in prossimità degli emissari, dove la corrente è
moderatamente sostenuta. In periodo estivo per le sue abitudini
erratiche lo si può trovare un po’ ovunque. Nel ferrarese ha
occupato la nicchia ecologica del barbo autoctono (
Barbus
plebejus
), scomparso da anni.
Maturità sessuale e riproduzione:
Si riproduce in genere dalla metà di maggio alla metà di giugno.
La maturità sessuale viene raggiunta nei maschi a 2-5 anni nelle femmine 1-2 anni più tardi. La femmina depone le
uova sul fondo nei punti più profondi del fiume in buche da lei scavate.
Alimentazione:
Si nutre principalmente di
larve di insetti, oligocheti, piccoli crostacei e molluschi che preda sul fondo. È quindi carnivoro ma all’occasione si
ciba anche di vegetali acquatici.
Autoctonia e norme di tutela:
Specie alloctona.
Barbus plebejus
Bonaparte, 1839 - Barbo comune
Dimensioni:
Pesce di dimensioni medio-grandi, raggiunge una
lunghezza totale massima pari a 70 cm e un peso massimo di 4 kg.
Morfologia:
Il corpo è slanciato, con capo proteso in avanti e
bocca in posizione ventrale, circondata su entrambi i lati da due
barbigli, il posteriore più lungo dell’anteriore. Profilo ventrale
quasi dritto, mentre quello dorsale appare più rilevato. Pinna
caudale biloba con profilo acuminato. Il colore del dorso è bruno-
verdastro con puntini neri non sempre nitidi, i fianchi tendono al giallo-dorato mentre il ventre è bianco. Sia le pinne
dorsale e caudale, che sono grigie, sia le altre, che sono rossicce, possono presentare delle macchioline nerastre.
Distribuzione in Italia:
Presente in quasi tutta l’Italia peninsulare. Risulta assente nelle isole. Non vi sono
segnalazioni recenti della specie nel fiume Reno e in altre zone del ferrarese.
Habitat preferenziali:
Vive
preferenzialmente nei tratti medi dei fiumi, con acque limpide, fresche e ben ossigenate, in presenza di corrente
moderata e substrato ghiaioso o sabbioso (cosiddette “acque a barbo”).
Maturità sessuale e riproduzione:
I maschi
raggiungono la maturità sessuale tra il 2° ed il 3° anno di vita, le femmine tra il 4° ed il 5°. Il periodo riproduttivo va
da aprile a luglio, con temperatura dell’acqua compresa tra 16 e 17 °C.
Alimentazione:
Ricerca sul fondale materiale
organico e soprattutto invertebrati bentonici, in particolare larve di insetti, crostacei e molluschi.
Autoctonia e norme
di tutela:
È inserita nella Lista Rossa dei Pesci d’acqua dolce indigeni in Italia tra le specie “a più basso rischio”. È,
inoltre, inclusa nella Direttiva 92/43/CEE in allegato II ed allegato V, e tutelata dalla Convenzione di Berna (all. III).
Blicca bjoerkna
(Linnaeus, 1758) - Blicca
Dimensioni:
Può raggiungere al massimo una lunghezza totale di
30 cm e 500 g di peso.
Morfologia:
Come nell’abramide comune
il corpo compresso lateralmente presenta un capo di piccole
dimensioni in cui, tuttavia, si notano occhi di grandi dimensioni.
La livrea è grigia o di colore bruno scuro, ma le pinne pettorali e
ventrali sono arancioni con punte scure.
Distribuzione in Italia:
Il
suo areale originario di diffusione comprendeva con parte
dell’Europa orientale: Russia, Caucaso, Francia e parte
dell’Inghilterra. In Italia è stata introdotta nella seconda metà degli
anni ’90 ed è presente soprattutto nelle acque della Pianura Padana.
Nelle acque del ferrarese la specie è stata segnalata per la prima
volta nel biennio 2003-2004 ed è attualmente presente nelle aste
principali e nei canali minori collegati al Po; risulta presente nel
fiume Reno anche se con densità inferiori rispetto all
’
a
bramide.
Habitat preferenziali:
Colonizza preferibilmente le acque molto lente e ricche di vegetazione, i suoi habitat
preferiti sono pertanto stagni, laghi e basso corso dei fiumi.
Maturità sessuale e riproduzione:
La maturità sessuale è
raggiunta prima dei 3 anni. Il periodo riproduttivo ha luogo tra maggio e giugno, quando gli esemplari adulti si
radunano in acque basse e ricche di vegetazione. Possono deporre fino a 100.000 uova di piccole dimensioni.
Alimentazione:
È una specie carnivora che si ciba prevalentemente di larve di insetti, molluschi e piccoli crostacei.
Autoctonia e norme di tutela:
Specie alloctona.
Carassius auratus
(Linnaeus, 1758) - Carassio dorato
Dimensioni:
Generalmente raggiunge una lunghezza totale di 35 cm, tranne rari casi di esemplari che possono arrivare
a 45 cm per un peso di circa 3 kg.
Morfologia:
Il corpo si presenta piuttosto pronunciato verso l’alto, caratteristica
influenzata da adeguate disponibilità alimentari. Scaglie grandi, in numero di 27-32 lungo la linea laterale. La pinna