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invertebrati bentonici. Negli esemplari adulti la dieta è costituita da materiale vegetale e da detrito organico, da cui
ricavano i microrganismi in esso presenti, oltre che da invertebrati bentonici.
Autoctonia e norme di tutela:
Specie
autoctona non a rischio di estinzione.
Ctenopharyngodon idella
(Valenciennes, 1844) - Carpa erbivora
Dimensioni:
Può superare 1 m di lunghezza totale per un peso
massimo di 30 kg.
Morfologia:
Corpo robusto ma slanciato,
rivestito da scaglie di grosse dimensioni; la bocca è carnosa, in
posizione mediana e priva di barbigli. Pinna dorsale posta
leggermente avanti rispetto alla base delle pinne ventrali. Pinna
caudale divisa in due lobi dal margine smussato. Il dorso ha
tonalità tra il grigio ed il bruno-verdastro, mentre i fianchi
presentano riflessi metallici. Il ventre è bianco. Le pinne sono
solitamente grigie, le pettorali e le ventrali sono, invece, di un colore rosso tenue.
Distribuzione in Italia:
Specie il cui
areale originario si trova nell’Est asiatico, in particolare la Cina. È stata introdotta nelle acque dell’Europa orientale
alcuni decenni or sono; successivamente le semine hanno avuto successo anche nel resto dell’Europa, compresa
l’Italia. Non ha un preciso areale di distribuzione in Italia a causa della sua bassa capacità di riprodursi nelle nostre
acque, pertanto la sua presenza è dovuta quasi esclusivamente ad immisioni. Nella provincia di Ferrara è presente nel
fiume Po, nei canali di dimensioni maggiori e dotati di abbondante vegetazione.
Habitat preferenziali:
Predilige i
bacini di pianura, con acque lente o ferme ed abbondante vegetazione. È molto tollerante nei confronti di brusche
variazioni di salinità, temperatura ed ossigeno.
Maturità sessuale e riproduzione:
La maturità sessuale viene
raggiunta intorno al 4° anno di età. Nel suo areale originario, il continente asiatico, il periodo riproduttivo è compreso
tra aprile ed agosto.
Alimentazione:
Gli esemplari giovani si nutrono soprattutto di plancton ma da adulti la dieta è
costituita esclusivamente di piante acquatiche. In alcune aree la sua presenza ha contribuito alla scomparsa della
vegetazione acquatica, con pesanti conseguenze sull’ecosistema.
Autoctonia e norme di tutela:
Specie alloctona.
Cyprinus carpio
Linnaeus, 1758 - Carpa
Dimensioni:
Pesce di notevoli dimensioni. Esemplari di sesso
femminile possono misurare fino a 130 cm di lunghezza totale per
un peso massimo di oltre 30 kg.
Morfologia:
Corpo robusto,
schiacciato lateralmente e accresciuto in altezza. La bocca, non
molto ampia, si può flettere verso l’esterno e porta due paia di
barbigli; sono presenti 5 denti faringei su entrambi i lati. La pinna
anale ha il primo raggio più sviluppato, a forma di spina e
zigrinato, così come la lunga pinna dorsale che ha, inoltre, margine
lievemente incavato. La pinna caudale è biloba. In Italia esistono
diversi fenotipi di carpa: la più comune è la “selvatica” o “regina”,
le cui scaglie rivestono interamente il corpo; vi è, poi, quella “a specchi”, che presenta poche scaglie ma molto grandi
soprattutto lungo il dorso; ed infine, la varietà “nuda” o “cuoio” che non presenta più di qualche rara scaglia o anche
nessuna. Il dorso ha tonalità tra il bruno ed il grigio-verdastro, mentre i fianchi presentano riflessi dorati. Il ventre è
bianco-giallognolo. Le pinne sono solitamente grigie, le pettorali, le ventrali e l’anale possono essere di un rosso
sbiadito.
Distribuzione in Italia:
Specie di origine asiatica, importata in Italia dai Romani, è ancor oggi uno tra i pesci
più diffusi, in quanto ben acclimatato nelle acque dolci insulari e peninsulari. La caratteristica attività di allevamento
nelle risaie è molto diminuita negli ultimi anni, anche se la carpicoltura continua ad essere praticata in allevamenti
estensivi o semi-intensivi. La specie è abbondante nel corso del fiume Reno sino alla diga di Volta Scirocco con
densità elevate e tutte le classi di taglia.
Habitat preferenziali:
Vive nei laghi e nei tratti medio-bassi dei fiumi con
acque lente o ferme, ricche di vegetazione e substrato fangoso. È molto tollerante nei confronti di scarsi quantitativi di
ossigeno disciolto.
Maturità sessuale e riproduzione:
La maturità sessuale viene raggiunta intorno al 2°-3° anno dai
maschi ed al 3°-4° anno dalle femmine. La riproduzione avviene tra fine aprile e inizio luglio, quando la temperatura è
di circa 18-20 °C; le uova vengono deposte sopra la vegetazione in numero di 100-200.000 per kg di peso della madre
e schiudono dopo circa una settimana.
Alimentazione:
Ha un regime alimentare molto vario, comprendente sia
invertebrati bentonici, quali molluschi, larve di insetti e crostacei, sia piante acquatiche e detrito organico.
Autoctonia
e norme di tutela:
Specie alloctona benché, essendo stata introdotta in tempi molto lontani (secondo alcuni Autori
addirittura nel periodo dell’Impero Romano), sia ormai considerata facente parte della fauna italiana e, quindi,
denominata parautoctona.
Dicentrarchus labrax
(Linnaeus, 1758) - Spigola
Dimensioni:
Può misurare fino a 1 m di lunghezza massima e può
raggiungere un peso massimo di 14 kg, anche se normalmente le
taglie sono molto più ridotte.
Morfologia:
Il corpo è allungato e
ricoperto da scaglie ctenoidi. La bocca è ampia e la mandibola è
dotata di denti molto acuminati. Il margine pre-opercolare è
provvisto di una serie di dentelli; l’opercolo ha due lobi appuntiti
sul margine superiore. Le pinne hanno sviluppo regolare; le dorsali
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