10
rimboschimenti e per il legname pregiato utilizzato per travi, costruzioni
navali, mobili, scale, parquet, etc. Con il termine 'rovere di Slavonia', il
legno di farnia è utilizzato per costruire doghe delle botti destinate
all
'
invecchiamento di vini pregiati e cognac. Un tempo le ghiande erano
largamente usate per l'alimentazione dei maiali. È una pianta a crescita
lenta ma molto longeva; si conoscono esemplari di circa 1000 anni. Il nome
generico, già in uso presso gli antichi, è di etimologia incerta, potrebbe
derivare da due parole celtiche, 'kaer' e 'quer' (bell'albero), cioè 'l'albero per
eccellenza'; secondo altri deriva dal greco, indicando il legno ruvido delle
piante di questo genere; quello specifico è un termine latino che significa
'duro', 'resistente', 'robusto'. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: aprile-maggio.
18
Piante con spine
19
18
Piante senza spine
20
19
Margine della foglia intero
Punica granatum L.
Il melograno è originario delle regioni asiatiche sud-occidentali come
l
'
Iran, ma si è diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo, ove si è a volte
naturalizzato, dal livello del mare agli 800 m. È segnalato come specie
avventizia in quasi tutta Italia, salvo che in Valle d'Aosta e Sicilia. Viene
coltivato per il frutto edule, o come pianta ornamentale nei giardini, grazie
alla spettacolare fioritura estiva rosso-aranciata; ne esistono varietà solo da
fiore e una varietà nana, molto utilizzata per composizioni verdi. Sin
dall'antichità vengono attribuiti al melograno numerosi significati
simbolici: nella mitologia un frutto di melograno fu donato da Paride a
Venere; nella tradizione ebraica e cristiana è simbolo di speranza, fertilità
ed eternità. Ha diversi utilizzi: dal succo del frutto si ricava la granatina,
uno sciroppo fermentato per produrre cordiali, dolciumi e marmellate; la
scorza e i fiori sono impiegati in medicina per le proprietà astringenti; il
tannino è utilizzato nella concia delle pelli. Il nome generico deriva da
'punicus', che indicava al tempo degli antichi Romani la provenienza dei
frutti dalla regione costiera della Tunisia, dove si trovava Cartagine; il
nome specifico allude alla presenza dei numerosi semi dal rivestimento
rosso all'interno del frutto, simili a granati. Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
19
Margine della foglia dentato o dentellato
Pyracantha coccinea M. Roem.
Specie diffusa nel bacino del Mediterraneo ed in Asia Minore, di dubbio
indigenato in Italia, ove è presente in quasi tutte le regioni, salvo che in
Valle d'Aosta, Sicilia e forse Piemonte, dal livello del mare ai 900 m circa.
È frequentemente coltivata a scopo ornamentale per la costruzione di siepi
e talvolta appare allo stato subspontaneo in boschi e boscaglie termofile e
loro margini, arbusteti, siepi. I semi sono tossici. Il nome generico deriva
da due parole greche che significano 'fuoco' e 'spina' e si riferisce sia alla
presenza di spine che al colore rosso vivo dei frutti, carattere cui allude
anche il nome specifico. Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di
fioritura: aprile-maggio.
20
Foglie a contorno triangolare o più o meno romboidale
Populus nigra L.
Il pioppo nero è un albero eurasiatico-sudeuropeo presente in tutta Italia dal
livello del mare alla fascia montana inferiore; viene spesso confuso con
ibridi introdotti chiamati
Populus x canadensis
. Cresce in stazioni umide
ma spesso anche in luoghi disturbati, su suoli da ghiaioso-sabbiosi a
limoso-argillosi. Dal legno si ottiene un'ottima pasta da carta; è impiegato
inoltre nella fabbricazione di fiammiferi, compensati e truciolati. Il
portamento maestoso lo rende adatto come pianta ornamentale. La var.
1,2,3,4,5,6,7,8,9 11,12,13,14,15,16