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Pianta non lianosa (palma)
Trachycarpus fortunei (Hook.) H. Wendl.
Palma originaria della Cina orientale e centrale, viene coltiva
frequentemente come pianta ornamentale per il portamento e la rusticità
che la rende adatta all'ambiente urbano; la resistenza al freddo (è in grado
di sopportare temperature fino a –10 °C) ne consente la diffusione non solo
nel Meridione, ma anche in Italia settentrionale. Il tessuto fibroso che
avvolge la base delle foglie e ricopre il fusto è particolarmente tenace e
resistente e viene adoperato in Cina per lavori di intreccio, come stuoie e
funi. Il nome generico deriva dal greco 'trachýs' (ruvido) e 'karpós' (frutto),
per l'aspetto dei frutti. La specie è dedicata a Robert Fortune (1812-1880),
raccoglitore in Cina di piante per la Royal Horticultural Society. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-giugno.
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Pianta lianosa, rampicante
Hedera helix L. s.l.
L'edera è una specie mediterraneo-atlantica comune in tutta Italia dal
livello del mare sino alle faggete termofile della fascia montana inferiore.
Cresce in boschi e siepi, su muri, rocce ed alberi, di cui raggiunge la
chioma in siti umidi, formando intrichi con
Clematis vitalba
ed altre liane.
Mostra marcata eterofillia, cioè la forma delle foglie dei rami vegetativi è
molto diversa da quella delle foglie dei rami fioriferi. È comunemente
coltivata come pianta ornamentale, come tappezzante di terreni molto
ombreggiati e per ricoprire muri o pergolati. Ne esistono numerosissimi
ibridi e cultivar che differiscono per la forma, dimensioni e colore delle
foglie (frequenti sono quelli a foglie variegate). Sia i Greci che i Romani
consideravano l'edera un simbolo di forza vitale; questo per la sua longevità
e perché si tratta di una pianta sempreverde. I fiori, ricchi di nettare, sono
visitati da molte specie di insetti (es. api). La pianta è tossica (saponine
triterpeniche ed alcaloidi) se ingerita ed il contatto con le foglie può
originare reazioni fotoallergiche. Il nome generico è assonante con
'hadaéreo' (io aderisco); quello specifico in greco significa
'attorcigliamento', alludendo al modo che ha la pianta di attorcigliarsi 'ad
elica' ai suoi supporti. Forma biologica: fanerofita lianosa. Periodo di
fioritura: settembre-ottobre.
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Alberi o arbusti
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Foglie lobate
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Foglie non lobate
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Arbusto con rami spinosi. Fiori con petali. Frutto carnoso
Crataegus monogyna Jacq.
Il biancospino è un arbusto eurasiatico-sudeuropeo presente in tutta Italia
dal livello del mare alla fascia montana inferiore, con optimum nella fascia
submediterranea. È uno dei principali costituenti di boscaglie, macchie e
siepi, ed appare in tutti gli stadi dinamici della vegetazione legnosa, su
suoli da carbonatici a debolmente acidi; colonizza persino le pietraie, sia
pur con esemplari rattrappiti e deformi. È una pianta ornamentale usata per
siepi e giardini, apprezzata per la fioritura prolungata e profumata e anche
per il colore vivace dei frutti che perdurano a lungo. Le foglie e i frutti
hanno proprietà officinali. Il nome generico deriva dal greco 'kratos'
(forza), antico nome comune della pianta, quello specifico deriva dal greco
'mónos' (unico) e 'gyné' (femmina), per l'ovario monocarpellare. Forma
biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Albero senza spine. Fiori senza petali. Frutto secco (ghianda)
Quercus robur L. subsp. robur
La farnia è un albero dell'Europa centro-meridionale presente in tutta
l'Italia continentale con optimum nella fascia submediterranea. Cresce in
boschi planiziali, su terreni profondi e molto freschi. Viene coltivata per
1,2,3,4,5,6,7,8 10,11,12,13,14,15,16