L'Orto Botanico dell'Università degli Studi di Trieste è posto lungo uno dei versanti del Monte
Valerio. Questo colle fa parte della prima cerchia di rilievi che contornano la città di Trieste.
Raggiunge una quota di circa 215 m ed è posto a nord della città. Si tratta di un'area originariamente
costituita da tre gradoni sostenuti da muretti in arenaria. Dal 1963-1965 viene modellata la
superficie sostituendo i muretti con piccole aiuole a roccera sostenute da spalliere di pietra carsica.
Il Monte Valerio prende il nome dalla ricca famiglia che a metà Ottocento ne era proprietaria ed
abitava nella villa divenuta poi sede degli Istituti di Zoologia e Farmacologia.
La famiglia gestiva una fabbrica di cioccolata, con recapito in Via Cologna 144 (fraz. M. Valerio),
che viene descritta nella rivista 'Tre giorni a Trieste…' con queste parole: 'È situata in una contrada
di Cologna, in edificio di stile semplice ed elegante, su d'un colle che domina la città e il porto, e
venne eretta appositamente per la fabbricazione delle cioccolate, per cui è fornita di tutti i locali ed
utensili occorrenti per ogni minuta operazione'. I Valerio abitavano nella Villa Valerio, castelletto
merlato, costruito nel 1862 in una posizione splendida. All'epoca il Monte Valerio era tutta una
macchia di verde in mezzo alla quale risaltavano la villa e la fabbrica. La villa è una casa signorile
in stile neocastellano con larga torre ottagonale, nel corpo della quale è stata ricavata una scala
monumentale. Il parco era pieno di fiori, alberi da frutta e vigneti. Con il dissesto della società la
villa fu venduta con l'impegno, mai mantenuto, di essere riacquistata. Fu acquistata dalla baronessa
Sevastopulo nel 1935, e dal 1962 è proprietà dell'Università degli Studi di Trieste. Il nome è
comunque rimasto al piccolo colle. Preesisteva però un toponimo italiano 'Colle Artemisio'.
Nell'autunno del 1962 gli istituti biologici delle Facoltà di Scienze e Farmacia dell'Università di
Trieste venivano insediati nella ex-villa Sevastopulo, al limite superiore dell'area universitaria lungo
la strada per Opicina. Nella villa trovavano posto gli Istituti di Zoologia, Farmacologia, Fisiologia
Generale e Chimica Biologica, mentre l'Istituto Botanico veniva situato in una casa agricola
adiacente. In seguito nella villa restavano soltanto gli Istituti di Farmacologia e Zoologia, e per
quest'ultimo veniva realizzato anche un padiglione prefabbricato, mentre per l'Istituto di Botanica al
posto della casetta fatiscente veniva costruito un nuovo edificio inaugurato nel 1980. Tutta l'area
circostante, i cui limiti subivano alcune variazioni in conseguenza di nuovi acquisti, veniva
assegnata all'Orto Botanico. Praticamente già dalla primavera-estate 1963 iniziavano i lavori per la
sistemazione dell'Orto, che copre un'area di 4,2 ettari dei quali un ettaro circa ospita la collezione
generale, mentre la superficie rimanente di oltre 3 ettari viene tenuta a bosco seminaturale.
L'Orto Botanico è piccolo e per lungo tempo è stato prevalentemente utilizzato a scopo scientifico,
ma si presta molto bene ad attività didattiche 'intelligenti'.
Grazie ad un finanziamento del Comune di Trieste, nel 2001 l'allora Dipartimento di Biologia
dell'Università ha creato un sentiero naturalistico che percorre l'intero M. Valerio, concepito come
una introduzione agli aspetti naturalistici del vicino Parco Urbano di Villa Giulia. Il M. Valerio
ospita anche l'Orto Botanico dell'Università.
Questa guida interattiva fa parte integrante delle attività previste dalla Convenzione con il Comune
di Trieste, e permetterà ai visitatori di scoprire autonomamente i nomi delle numerose piante
ospitate nell'Orto.