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Piccolo arbusto. Foglie con 3 sole foglioline. Fiori gialli
Jasminum nudiflorum Lindl.
Questa specie di gelsomino è originaria della Cina. In Italia è segnalata
come avventizia in Lombardia, Trentino-Alto Adige, Marche e Lazio. Si
tratta di un arbusto a foglie caduche, resistente al freddo ed è
frequentemente coltivato soprattutto per la splendida fioritura alla fine
dell'inverno, quando i fiori gialli appaiono prima delle foglie. Forma
biologica: fanerofita cespitosa.
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Albero. Fiori bianchi. Foglie con più di 3 foglioline
Aesculus hippocastanum L.
L'ippocastano è un albero ornamentale di origine balcanico-asiatica
introdotto da Clusius nei giardini imperiali di Vienna nel 1576 e poi
diffuso in tutto l'Impero, per cui oggi è comune nell'Italia nord-orientale.
In Italia si trova in quasi tutte le regioni, in particolare al Nord, dalla
pianura fino a 1200 m. È coltivato, anche nella nostra regione, in viali,
parchi e giardini. A volte è subspontaneo nei boschi termofili della fascia
collinare. Le alberature sono oggi attaccate da un lepidottero (
Cameraria
ohridella
) che causa il precoce appassimento delle foglie. Alcune parti
della pianta sono velenose se ingerite (tra queste i frutti e il nettare). I
semi contengono saponine e servivano a produrre sapone in tempo di
guerra. Il nome generico era già in uso presso i Romani che però con esso
designavano una quercia. Il nome specifico deriva dal greco 'hippos'
(cavallo), e 'kastano' (castagna), per l'aspetto dei frutti, utilizzati in
Oriente come alimento per i cavalli. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie di odore sgradevole se sfregate tra le dita. Frutto carnoso
Sambucus nigra L.
Il sambuco nero è una specie subatlantico-sudeuropea presente in tutte le
regioni d'Italia. Nella nostra regione è ampiamente diffusa; in Carso è
comune ovunque. Originario di boschi di forra freschi ed umidi si è poi
diffuso in ambienti disturbati ed è oggi comunissimo presso gli abitati, su
suoli limoso-argillosi piuttosto freschi, ricchi in basi ed in composti
azotati, da neutri a subacidi, dal livello del mare alla fascia montana
superiore. È una pianta da cui si possono estrarre varie sostanze, tra cui
tannino, saccarosio, olio essenziale, coloranti, cera e resine; per questo è
utilizzata nella medicina popolare. I fiori sono utilizzati per preparare
bevande, i frutti per sciroppi, marmellate, succhi e liquori. Le foglie sono
tossiche. Si adatta molto bene ai diversi tipi di terreno e clima e può
vivere sino a circa 50 anni. Il nome generico deriva dal greco 'sambuke',
uno strumento musicale costruito con legno tenero; il nome specifico
allude al colore nero dei frutti. Forma biologica: fanerofita cespitosa.
Periodo di fioritura: aprile-giugno.
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Foglie non odorose. Frutto secco
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Basi dei piccioli delle 2 foglie opposte contigue (evidente anche nelle cicatrici lasciate
dalle foglie morte). Nervature laterali delle foglioline raggiungenti il margine. Frutti
appaiati
Acer negundo L.
L'acero americano è un albero originario dell'area orientale del Nord
America, importato in Europa alla fine del '600 e segnalato per la prima
volta in Italia nel 1780. Pianta a rapido accrescimento, viene spesso
coltivata a scopo ornamentale, con diverse cultivar, alcune a foglie
variegate. Spesso appare allo stato subspontaneo, comportandosi come
una pericolosa specie aliena molto infestante a causa della disseminazione
dei frutti alati da parte del vento. In Italia è diffuso soprattutto al Nord e al
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