26
generico, già in uso presso gli antichi, sembra ricollegarsi alla radice
indoeuropea che il latino condivide con le parole celtiche 'kaer' e 'quer'
(bell'albero), cioè 'l'albero per eccellenza', ma anche con analoghi termini greci
riferiti alla rudezza del legno delle piante di questo genere; il nome specifico,
che forse deriva da una radice celtica che significa 'punta', è quello dato dai
Romani all'agrifoglio, per la frequente presenza anche nel leccio di foglie
subspinose. Forma biologica: fanerofita scaposa (fanerofita cespugliosa).
Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Quercus pubescens Willd. subsp. pubescens
La roverella è un albero deciduo dell'Europa meridionale presente in tutte le
regioni d'Italia. Cresce in boschi termofili aperti di latifoglie decidue, sia su
calcare che su arenarie ricche in basi, su suoli argillosi neutro-basici, subaridi
d'estate, con optimum nella fascia submediterranea. Il legno, molto durevole,
trova impiego nella costruzione di traversine ferroviarie e in passato veniva
usato per travature, costruzioni navali, etc.; l'infuso della corteccia e dei
giovani rami era utilizzato nella medicina tradizionale come astringente e
febbrifugo. Le ghiande hanno avuto molti impieghi, dall'alimentazione dei
suini all'uso come surrogato del caffè. Il nome generico, già in uso presso gli
antichi, sembra ricollegarsi alla radice indoeuropea che il latino condivide con
le parole celtiche 'kaer' e 'quer' (bell'albero), cioè 'l'albero per eccellenza', ma anche con analoghi termini greci riferiti
alla rudezza del legno delle piante di questo genere; quello specifico si riferisce alla caratteristica pelosità delle foglie.
Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Robinia pseudoacacia L.
La robinia è un albero deciduo di origine nordamericana, introdotto a Parigi
dal Canada nel 1601 e poi diffusosi ampiamente in Europa con tendenza
submediterraneo-continentale. In Italia è comunissima in tutte le regioni.
Cresce sempre in ambienti disturbati, sulle scarpate, lungo i margini delle
strade, in boschetti presso gli abitati e lungo le linee ferroviarie, spesso con il
sambuco nero e varie specie nitrofile ruderali, su suoli da freschi a subaridi,
dal livello del mare alla fascia montana, rarefacendosi progressivamente verso
l'alto. È una pianta rustica e a rapido accrescimento, che tende a soppiantare la
vegetazione locale divenendo spesso invasiva. Viene anche usata a scopo
ornamentale per il fogliame e la vistosa fioritura; il legno, resistente alle
intemperie, è utilizzato per palerie e come combustibile; i semi, la scorza e le
radici contengono sostanze tossiche. La robinia è anche un'ottima pianta mellifera il cui miele (miele d'acacia) si
mantiene fluido senza cristallizzare. I fiori sono utilizzati in erboristeria e in alcune regioni italiane vengono mangiati
fritti. Il genere è dedicato a Jean Robin (1550-1629), erborista di re Enrico IV di Francia, nel cui giardino introdusse il
primo esemplare d'Europa (ancora visibile al Jardin des Plantes di Parigi); il nome specifico significa 'falsa acacia',
nome che a sua volta deriva dal greco 'akis' (spina). Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-
giugno.
Rubus ulmifolius Schott
Il rovo fruticoso, che appartiene a un gruppo difficilissimo di specie di origine
apomittica e ibridogena, ancora incompletamente studiato in Italia, è una
specie a distribuzione mediterraneo-atlantica presente in tutte le regioni
d'Italia. Cresce nelle boscaglie rade, nelle pinete a pino nero, negli orli dei
boschi e sui muretti a secco, formando spesso intrichi impenetrabili nell'ultimo
stadio della degradazione forestale, sia su calcare che su substrati arenacei, su
suoli ricchi in composti azotati, da freschi a subaridi, al di sotto della fascia
montana superiore. I frutti sono commestibili. Il nome generico, di antico uso,
potrebbe derivare dal latino 'ruber' (rosso) per il colore rosso dei frutti di
alcune specie dello stesso genere (come il lampone); il nome specifico si
riferisce alle foglioline un po' asimmetriche, vagamente simili alle foglie
dell'olmo. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
1...,16,17,18,19,20,21,22,23,24,25 27,28,29,30