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1500 m. Il nome generico deriva dal latino 'pix, picis' (pece, resina,
essudato della pianta), da 'pic' (pungere) o 'pi' (stillare), oppure dal celtico
'pen' (testa) per la forma della chioma. Il nome specifico allude al colore
scuro della scorza e della chioma. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Tronco rossastro. Corona a forma di ombrella
Pinus pinea L.
Originario delle regioni mediterranee dell'Europa meridionale e delle coste
dell'Asia Minore, è presente in quasi tutte le regioni d'Italia dal livello del
mare agli 800-1000 m. Insieme a
P. pinaster
è una specie litoranea tipica
delle zone costiere mediterranee. Viene coltivato per il suo seme
commestibile (i pinoli) e per rimboschire le pinete delle zone litoranee. Il
pino domestico è rustico e si adatta bene anche a substrati poveri, ma è
sensibile all'inquinamento che provoca arrossamento e necrotizzazione
delle parti terminali degli aghi. Il nome generico deriva dal latino 'pix,
picis' (pece, resina, essudato della pianta), da 'pic' (pungere) o 'pi' (stillare),
oppure dal celtico 'pen' (testa) per la forma della chioma; il nome specifico
si riferisce alla parte commestibile dei semi, i pinoli. Forma biologica:
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie opposte
13
12
Foglie alterne
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13
Piante lianose, con fusti rampicanti o volubili
14
13
Alberi o arbusti
15
14
Foglie semplici. Petali 5, fusi alla base
Trachelospermum jasminoides (Lindl.) Lem.
La specie è originaria dell'Asia orientale (Giappone, Corea, Cina
meridionale, Vietnam), e viene ampiamente utilizzata come pianta
ornamentale in tutta l'Europa meridionale. Dai fiori si ricava un olio
essenziale usato in profumeria. Tutte le parti della pianta sono tossiche se
ingerite. Il latice può provocare irritazioni della pelle e reazioni
fotoallergiche in individui sensibili. Il nome generico deriva dal greco
'trachelos' (gola, collo) e 'sperma' (seme), alludendo ai semi di forma
lineare-allungata; il nome specifico allude alla somiglianza con i veri
gelsomini (genere
Jasminum
). Forma biologica: faanerofita lianosa.
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Foglie composte (divise in foglioline completamente separate tra loro). Petali 4, liberi
Clematis vitalba L.
Specie europea presente in tutta Italia dal livello del mare sino alle faggete
termofile montane. Nelle boscaglie può formare intrichi impenetrabili,
soprattutto in forre fresche ed umide. Appare, spesso con l'edera, anche in
ambienti urbani. Ha la capacità di aggrapparsi e arrampicarsi su alberi e
arbusti, spesso danneggiandoli per l'abbondante sviluppo fogliare. La
pianta è tossica in tutte le sue parti per la presenza di protoanemonina. In
passato veniva chiamata 'erba dei cenciosi' in quanto i mendicanti erano
soliti procurarsi irritazioni ed ulcerazioni con le sue foglie per impietosire i
passanti. In certe regioni d'Italia (ad es. in Friuli) i rami legnosi venivano
usati dai ragazzi come succedaneo delle sigarette (in friulano: 'cincinis'),
uso da sconsigliare assolutamente a causa della loro tossicità. Il nome
generico deriva dal greco 'klematis', diminutivo di 'klêma' (tralcio di vite),
in riferimento al portamento della pianta. Il nome specifico deriva dal
latino 'vitis alba' (vite bianca), per il colore dei fiori. Forma biologica:
fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Foglie composte (divise in foglioline completamente
separate tra loro)
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