14
essere efficacemente utilizzata per il consolidamento di scarpate e per
opere di ingegneria naturalistica. Il nome generico, di antico uso, è di
origine incerta: forse deriva dal celtico 'sal lis' (presso l'acqua), il nome
specifico allude all'appetibilità delle foglie per le capre. Forma biologica:
fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: marzo-maggio.
28
Foglie con nervature non formanti una rete
29
29
Fiori senza petali. Semi rinchiusi in strutture simili a
piccole pigne
30
29
Fiori con petali. Frutto carnoso
31
30
Foglie con peli solo sui nervi di sotto. Rami giovani attaccaticci
Alnus glutinosa (L.) Gaertn.
L'ontano comune è un albero eurosiberiano presente in tutta Italia (in
Puglia come avventizio). La distribuzione regionale, con poche lacune, si
estende dalle coste ai fondovalle del settore alpino; in Carso la specie è
limitata alle poche aree umide. Cresce lungo i corsi d'acqua, formando
popolamenti ripari al di sotto della fascia montana superiore. Il legno, di un
caratteristico colore giallo-aranciato, assume notevole resistenza quando è
immerso nell'acqua per cui è sempre stato usato per fondazioni di palafitte
e strutture sommerse in genere; non a caso è un albero molto adattato ai
terreni inondati. Gli apparati radicali ospitano batteri azotofissatori
simbionti, per cui la pianta fertilizza naturalmente il suolo. Il nome
generico, già in uso presso i Romani, potrebbe derivare dalla radice celtica
'al lan' (presso l'acqua) per l'ecologia di molte specie, quello specifico
allude ai rami giovani attaccaticci. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: marzo-aprile.
30
Foglie omogeneamente pelose di sotto. Rami giovani non attaccaticci
Alnus incana (L.) Moench
Specie circumboreale presente lungo tutto l'arco alpino e sull'Appennino
settentrionale (avventizia e naturalizzata in Sardegna) sino a circa 1300 m.
La distribuzione regionale si concentra sulle aree montuose del Friuli, ove
la specie è più frequente, con lacune nella media e bassa pianura friulana
orientale e sul Carso triestino, ove la specie è molto rara. Cresce lungo i
corsi d'acqua come specie pioniera, su suoli prevalentemente calcarei. Il
legno non è molto pregiato. Gli apparati radicali ospitano batteri
azotofissatori simbionti, per cui la pianta fertilizza naturalmente il suolo.
Gli ontani sono alberi utili per proteggere le rive dei corsi d'acqua, in
quanto hanno un apparato radicale molto espanso che le consolida. Il nome
generico, già in uso presso i Romani, potrebbe derivare dalla radice celtica
'al lan' (presso l'acqua) per l'ecologia di molte specie; il nome specifico
allude alla pelosità biancastra della pagina inferiore delle foglie. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-maggio.
31
Foglie lucide di sopra. Frutto a forma di pera
Pyrus communis L.
Il pero comune deriva forse da incroci fra il pero selvatico europeo ed un
pero dell'Asia Occidentale (
P. communis
subsp.
caucasica
). Ampiamente
coltivato in tutta Italia, compresa la nostra regione, sino alla fascia
montana, è sporadicamente rinselvatichito nelle siepi che delimitano
antiche proprietà. Le forme selvatiche, che secondo alcuni autori non
meritano nemmeno il rango infraspecifico, crescono su suoli argillosi
freschi, sciolti, ricchi in basi. È una pianta abbastanza rustica che si adatta
bene a tutti i tipi di terreno, predilige posizioni soleggiate e può vivere circa
200 anni. La potatura viene effettuata solo per migliorare la produttività,
mentre non influisce sull'estetica. Il legno, pesante, duro e compatto, viene
usato nella costruzione di oggetti di precisione come righelli o squadre. La
coltivazione a scopo alimentare risale a tempi antichissimi. Fu citato da