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siepi. Il nome specifico significa 'maestoso' e si riferisce al grande sviluppo
della chioma. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura:
marzo-aprile.
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Foglie con al massimo 7 foglioline
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Foglie non odorose se sfregate tra le dita. Fiori senza petali. Frutto secco
Acer negundo L.
L'acero americano è un albero originario dell'area orientale del Nord
America, importato in Europa alla fine del '600 e segnalato per la prima
volta in Italia nel 1780. Pianta a rapido accrescimento, viene spesso
coltivata a scopo ornamentale, con diverse cultivar, alcune a foglie
variegate. Spesso appare allo stato subspontaneo, comportandosi come una
pericolosa specie aliena molto infestante a causa della disseminazione dei
frutti alati da parte del vento. In Italia è diffuso soprattutto al Nord e al
Centro ed è comune anche nella Pianura Padana. Dalla linfa si può estrarre
una sostanza zuccherina (sciroppo d'acero). Vive circa 150 anni. Il nome
generico era già in uso presso i Romani, e deriva dal latino 'acer'
(appuntito, acuto), forse per la forma dei denti fogliari di
A. platanoides
,
oppure in riferimento al fatto che il legno di alcune specie europee, molto
compatto ed elastico, era usato per la fabbricazione di lance. L'etimologia
del nome specifico è incerta: alcuni autori suggeriscono una derivazione da
'negus' inteso come 'indiano'. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo
di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie di odore sgradevole se sfregate tra le dita. Fiori con
petali. Frutto carnoso
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Fiori bianco-candidi, disposti in infiorescenze a forma di ombrella. Frutto nero. Midollo
dei rametti biancastro (rompere un rametto!)
Sambucus nigra L.
Il sambuco nero è una specie subatlantico-sudeuropea presente in tutte le
regioni d'Italia. Nella nostra regione è ampiamente diffusa; in Carso è
comune ovunque. Originario di boschi di forra freschi ed umidi si è poi
diffuso in ambienti disturbati ed è oggi comunissimo presso gli abitati, su
suoli limoso-argillosi piuttosto freschi, ricchi in basi ed in composti azotati,
da neutri a subacidi, dal livello del mare alla fascia montana superiore. È
una pianta da cui si possono estrarre varie sostanze, tra cui tannino,
saccarosio, olio essenziale, coloranti, cera e resine; per questo è utilizzata
nella medicina popolare. I fiori sono utilizzati per preparare bevande, i
frutti per sciroppi, marmellate, succhi e liquori. Le foglie sono tossiche. Si
adatta molto bene ai diversi tipi di terreno e clima e può vivere sino a circa
50 anni. Il nome generico deriva dal greco 'sambuke', uno strumento
musicale costruito con legno tenero; il nome specifico allude al colore nero
dei frutti. Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: aprile-
giugno.
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Fiori bianco-giallognoli, disposti in infiorescenze più lunghe che larghe. Frutto rosso.
Midollo dei rametti rossiccio
Sambucus racemosa L.
Specie delle montagne dell'Europa meridionale, presente in Italia lungo
tutto l'arco alpino e sull'Appennino settentrionale, con optimum nella fascia
montana, ove cresce soprattutto nelle radure di faggete e a volte di lariceti
subalpini. In regione è diffusa in tutte le aree montuose. In passato era stata
ampiamente usata come pianta medicinale con presunte proprietà
depurative, purganti, lassative e diuretiche. I semi sono tossici. I frutti
privati dei semi contengono vitamina C ed A e vengono utilizzati per la
preparazione di marmellate ed acquaviti. Con i fiori si possono preparare
frittelle. Il nome generico deriva dal greco 'sambuke', uno strumento
musicale costruito con legno tenero; il nome specifico allude al fatto che i
fiori ed i frutti sono disposti in racemi e non in corimbi come nel sambuco
nero. Forma biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: maggio-
luglio.
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Foglie semplici ma lobate
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