Licheni_Trieste - page 36

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Blastenia ferruginea
(Huds.) A.Massal. -
Specie ad ampia distribuzione e diffusa nelle aree
temperate di entrambi gli emisferi, che si sviluppa soprattutto su scorza subacida di alberi isolati
sotto la fascia montana. Sebbene molti autori segnalino che la specie sia in declino in Europa, in
Italia è ancora piuttosto frequente, in particolare al di sotto della fascia montana, fatta eccezione per
la Pianura Padana e le aree maggiormente urbanizzate, dove sembra in declino a causa della forte
antropizzazione. A Trieste è rara e localizzata sul Carso, dove a volte appare anche nelle alberature
stradali.
Descrizione:
tallo crostoso, da liscio a verrucoso, di colore grigio-biancastro, con apoteci a
disco e margine di color rosso ruggine, larghi 1-2 mm, il margine spesso flessuoso. Spore 8 per
asco, polar-diblastiche, di 6-8 × 12-14 µm. Il colore rosso-ruggine degli apoteci la rende
difficilmente confondibile con altre specie congeneri che crescono negli stessi ambienti.
Chimica:
tallo K-, C-, KC-, P-; apoteci K+ rosso.
Buellia griseovirens
(Sm.) Almb. -
Specie diffusa in tutta Italia su alberi a scorza più o meno liscia
al di sotto della fascia subalpina. A Trieste è abbastanza rara e limitata all'altopiano carsico, dove
appare a volte anche su tigli nelle alberature stradali.
Descrizione:
tallo crostoso, da liscio a
fessurato, di solito delimitato da un protallo nero, con sorali maculiformi larghi 0.2-0.4 mm, di
colore da verdastro a grigiastro. Apoteci molto rari (mai osservati in materiale della Provincia di
Trieste). La specie si può confondere con diversi altri licheni crostosi sorediati, ma la combinazione
di sorali maculiformi e reazione al K è molto caratteristica.
Chimica:
tallo e sorali K+ giallo, poi
rosso sangue, C+ giallo, KC-, P+ giallo, UV-. Con atranorina e acido norstictico.
Caloplaca cerina
(Hedw.) Th.Fr. v.
cerina
-
Diffusa in tutta Italia su alberi isolati con scorza
subneutra o moderatamente eutrofizzata, in aspetti pionieri della vegetazione di
Xanthorion
, questa
specie è però piuttosto rara in ambienti fortemente urbanizzati. A Trieste non è comune ed è
localizzata sul Carso, dove a volte appare anche sulle alberature stradali.
Descrizione:
tallo
crostoso, di colore grigio, da continuo a fessurato, con apoteci lecanorini a margine grigio e disco
arancione, larghi sino a 1.5(-2) mm. Spore 8 per asco, polar-diblastiche, di 7-8 × 12-15 µm. La
specie si può confondere con
Caloplaca haematites
, con cui spesso convive nel meridione, che si
differenzia per il tallo color grigio-piombo scuro.
Chimica:
tallo K-, C-, KC-, P-; disco degli
apoteci K+ rosso.
Candelaria concolor
(Dicks.) Stein -
Specie comunissima in tutta Italia su alberi isolati con scorza
eutrofica o eutrofizzata. È uno dei licheni più frequenti anche in aree a forte antropizzazione. A
Trieste è diffusa e comune, e penetra anche alla periferia del centro urbano, su alberi isolati.
Descrizione:
tallo minutamente foglioso, formante piccole rosette larghe meno di 1 cm, di color
giallo uovo, che spesso confluiscono a ricoprire vaste superfici. Lobi appiattiti e finemente divisi,
lunghi circa 1-3 mm e larghi 0.1-0.5 mm, isidiato-granulosi all'apice. Apoteci rari, lecanorini, a
disco e margine gialli. Spore 8 per asco, semplici, incolori. Cresce spesso assieme a
Candelariella
reflexa
e può essere confusa facilmente con questa quando gli esemplari hanno lobi ridotti e
completamente coperti da blastidi: in questi casi bisogna esplorare attentamente il tronco in cerca di
talli giovani con lobi ben sviluppati.
Chimica:
tallo K-, C-, KC-, P-, UV-. Con calicina e derivati
dell'acido pulvinico.
Candelariella reflexa
(Nyl.) Lettau -
Specie molto comune in comunità eliofile e nitrofile dello
Xanthorion
, diffusa in tutta Italia al di sotto della fascia montana. A Trieste è diffusa e localmente
abbondante, ma tende a evitare le aree più densamente urbanizzate, essendo più frequente su alberi
isolati, soprattutto lungo le strade e negli orti del Carso.
Descrizione:
tallo inizialmente composto
da squamule gialle (verdastre in forme d'ombra) larghe circa 1 mm, da contigue a più o meno
disperse, che presto iniziano a formare dei soredi granulosi marginali di color giallo vivo i quali alla
fine spesso ricoprono l'intera squamula, formando una crosta più o meno continua. Apoteci quasi
sempre assenti. Confusione: a) cresce spesso assieme a
Candelaria concolor
e può essere confusa
con questa: bisogna esplorare attentamente il tronco in cerca di talli adulti di
Candelaria
, che hanno
1...,26,27,28,29,30,31,32,33,34,35 37,38,39,40,41,42,43,44,45,46,...58
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