Licheni_Trieste - page 44

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gli isidi di
M. glabratula
tendono spesso a cadere lasciando piccole cicatrici rotonde che simulano i
sorali di
M. subaurifera
, mentre quest'ultima può presentare piccoli isidi all'interno dei sorali. In
caso di dubbio un buon carattere distintivo è dato dalle parti apicali dei lobi, che sono lucide in
M.
glabratula
, opache in
M. subaurifera
.
Chimica:
cortex e medulla K-, P-, medulla C+ e KC+ rosso.
Con acido lecanorico.
Melanohalea exasperata
(De Not.) O.Blanco, A.Crespo, Divakar, Essl., D.Hawksw. &
Lumbsch -
Specie diffusa dalla zona mediterranea alla parte meridionale della zona boreale,
localmente abbastanza comune in tutta Italia, dal livello del mare alla fascia montana. Si comporta
come rapida colonizzatrice di cortecce lisce (ad esempio rametti di alberi e arbusti) a reazione da
acida a subneutra (ad es.
Prunus
e
Quercus
), in aree poco disturbate (normalmente è assente da aree
urbane, industriali o con agricoltura intensiva). A Trieste è abbastanza diffusa, ma solo
sull'altopiano carsico, su alberi isolati a scorza più o meno liscia.
Descrizione:
tallo foglioso, largo
fino a 8 cm (di solito meno), con lobi sottili, appressati al substrato per tutta la lunghezza, larghi 2-6
mm. Faccia superiore bruna, olivastra o bruno-rossastra da secca e verde-brunastra da umida,
coperta da verruche coniche con apice piatto. Faccia inferiore nera con margine più chiaro e rizine
semplici, brune nella parte centrale del tallo, più chiare al margine. Apoteci spesso presenti,
lecanorini con disco bruno e margine concolore al tallo, coperto anch'esso da verruche coniche;
spore 8 per asco, ellissoidali, semplici, incolori. Il tallo sottile, di solito con apoteci, coperto da
pustole coniche è molto caratteristico. Le pustole potrebbero venir interpretate come isidi,
generando confusione con specie come
M. elegantula
e
Melanelixia glabratula
, che però hanno veri
isidi cilindrici.
Chimica:
tallo e medulla K-, C-, KC-, P-.
Myriolecis hagenii
(Ach.)
Ś
liwa, Zhao Xin & Lumbsch -
Questo piccolo lichene cresce spesso su
roccia ma è relativamente frequente anche su alberi, soprattutto quelli a scorza eutrofica come
pioppi ed olmi, e appare anche in ambienti antropizzati. A Trieste è piuttosto frequente, penetrando
a volte anche in aree urbanizzate.
Descrizione:
tallo sottile, spesso ridotto al solo margine degli
apoteci, che sono larghi 0.3-0.6 mm, a disco pruinoso e margine normalmente crenulato. Spore 8
per asco, unicellulari e incolori, di 4-7 × 8-13 µm. Questo lichene si distingue per il tallo
ridottissimo o limitato al margine degli apoteci, per gli apoteci piccoli, a disco pruinoso e margine
finemente crenulato che reagisce K-. Si può confondere con alcune specie di
Lecania
che hanno
apoteci molto simili, e che differiscono per le spore 2 o 4-cellulari.
Chimica:
tallo e apoteci K-, C-,
KC-, P-.
Normandina pulchella
(Borrer) Nyl. -
Specie della zona temperata, ad affinità suboceaniche, in
Italia comune soprattutto nelle regioni nord-orientali e lungo il versante tirrenico della Penisola.
Colonizza soprattutto epatiche epifite su alberi decidui come ad esempio quelle del genere
Frullania
. A Trieste è piuttosto comune sull'altopiano carsico, sia in situazioni naturali che nelle
alberature stradali, e sia pur raramente raggiunge anche la periferia della città.
Descrizione:
tallo
squamuloso, grigio-verdastro con squamule larghe fino a 5 mm, a forma di orecchio (ingrossate al
margine), la cui superficie è segnata da sottilissime increspature concentriche. Sorali con soredi
farinosi presenti ai margini delle squamule, dello stesso colore del tallo.
Chimica:
K-, C- KC-, P-.
Ochrolechia subviridis
(Høeg) Erichsen -
Lichene suboceanico della fascia temperata, raro in aree
fortemente urbanizzate o con agricoltura intensiva, che però a volte appare su alberi isolati a scorza
subacido-subneutra presso i villaggi in aree a clima umido e piovoso. A Trieste è raro e concentrato
nelle aree periferiche del Carso.
Descrizione:
tallo crostoso, spesso sino a 1.5 mm, da liscio a
granuloso-papilloso, di colore grigio biancastro chiaro, delimitato da un protallo bianco e zonato,
nella parte centrale coperto quasi completamente da isidi sorediosi. Apoteci rari, lecanorini, a disco
concavo e margine spesso, larghi sino a 4 mm. Spore 8 per asco, di 25-35 × 30-68 µm.
Chimica:
isidi e soredi C e KC+ rosso, K-, P-, UV+ azzurro pallido. Con acido giroforico e tracce di acido
lecanorico.
1...,34,35,36,37,38,39,40,41,42,43 45,46,47,48,49,50,51,52,53,54,...58
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