Licheni_Trieste - page 50

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pruina ed appaiono di colore brunastro. A Trieste è piuttosto diffusa, soprattutto sull'altopiano
carsico.
Descrizione:
tallo foglioso, largo fino a 15 cm (di solito meno), con lobi larghi 0.6-2 mm.
Faccia superiore da bianco-pruinosa a brunastra, pruinosa almeno al margine dei lobi, senza sorali e
isidi, a volte con lobuli secondari al centro del tallo. Faccia inferiore biancastra all'apice dei lobi e
nerastra verso il centro del tallo, con molte rizine nere costituite da un asse principale con molte
ramificazioni perpendicolari. Spesso le rizine formano un denso tappeto nero. Apoteci frequenti,
lecanorini, con disco pruinoso e margine spesso lobulato, concolore al tallo; spore 8 per asco,
ellissoidali, brune, bicellulari. Alcune forme con tallo completamente ricoperto di piccoli lobuli -
diversissime da quelle più tipiche - sono state a volte confuse con
Ph. venusta
, che ha distribuzione
ed ecologia completamente diverse (faggete montane umide) e che differisce per le ife del cortex
superiore orientate parallelamente alla superficie dei lobi e per la faccia inferiore chiara. La
reazione negativa al K è il miglior carattere che la distingue da tutte le specie di
Physcia
con cui
spesso convive (
Ph. aipolia
,
Ph. biziana
,
Ph. stellaris
). La presenza di una pruina grossolana
almeno all'apice di lobi la distingue da specie non sorediate di
Phaeophyscia
.
Chimica:
tallo e
medulla K-, C-, KC-, P-, UV-.
Physconia grisea
(Lam.) Poelt ssp.
grisea
-
Specie della zona temperata con affinità suboceaniche,
piuttosto comune in tutta Italia al di sotto della fascia montana. Cresce sulla scorza eutrofica od
eutrofizzata di alberi isolati, spesso formando popolamenti monospecifici alla base dei tronchi,
anche in aree moderatamente urbanizzate, nell'ambito di comunità di
Xanthorion
; a volte appare
anche su roccia. A Trieste è piuttosto comune su alberi isolati, penetrando anche nella periferia
della città.
Descrizione:
tallo foglioso, largo fino a 8 cm, con lobi larghi 0.6-2 mm, più o meno
appressati al substrato. Faccia superiore da grigia a brunastra, pruinosa almeno al margine e
all'apice dei lobi, con soredi granulosi e isidi sorediati disposti linearmente ai margini dei lobi.
Faccia inferiore biancastra o bruno chiara al centro del tallo, con rizine semplici, da biancastre a
brunastre o grigie. Medulla bianca. Apoteci rari, lecanorini. Spore 8 per asco, bicellulari, brune.
Chimica:
tallo, medulla e soredi K-, C-, KC-, P-, UV-.
Pleurosticta acetabulum
(Neck.) Elix & Lumbsch -
Specie che in Europa ha una distribuzione
meridionale e orientale in aree a clima temperato, tipica di alberi isolati. soprattutto caducifogli, o di
foreste molto aperte, nell'ambito di comunità dello
Xanthorion parietinae
, con optimum nel
Parmelietum acetabulae
. In Italia è ancora abbastanza frequente anche se nelle regioni settentrionali
sta diventando sempre più rara a causa dell'inquinamento atmosferico e della diffusa
eutrofizzazione dei substrati dovuta alle pratiche agricole. A Trieste è piuttosto rara e limitata
all'altopiano carsico, in aree semi-naturali.
Descrizione:
tallo foglioso, coriaceo, largo fino a 25 cm,
con lobi larghi fino a 1 cm, ascendenti al margine. Faccia superiore di colore da grigio-verde a
grigio-bruno, verde oliva scuro da umida, a volte pruinosa al margine dei lobi, senza soredi e isidi.
Faccia inferiore bruno chiara, con rizine semplici. Apoteci spesso presenti, lecanorini, urceolati,
larghi sino a 3 cm, con disco bruno-rossastro e margine rugoso e prominente dello stesso colore del
tallo; spore 8 per asco, ellissoidali, semplici, incolori. La specie è praticamente inconfondibile per il
colore caratteristico del tallo di grandi dimensioni; l'unica specie con cui è possibile una confusione
è
Melanelixia glabra
, con cui cresce spesso assieme, che ha tallo di colore diverso (bruno), lobi non
ascendenti all'apice, e soprattutto apice dei lobi e margine degli apoteci coperti da minutissimi peli
visibili al binoculare.
Chimica:
cortex K-, C-, KC-, P-; medulla K+ giallo, poi rosso, KC-, P+
arancione. Con acido norstictico.
Pseudevernia furfuracea
(L.) Zopf v.
furfuracea
-
Questa specie è uno dei più comuni e
abbondanti macrolicheni delle foreste alpine su tronchi e rami degli alberi, soprattutto conifere, ma
in aree abbastanza umide può crescere anche su roccia silicea, su substrati da acidi a subacidi, non
eutrofizzati. La forma e dimensione dei lobi sono variabilissime, il che ha portato alla descrizione di
numerose forme senza valore tassonomico. Ha ampia valenza ecologica, e a volte si rinviene anche
più in basso (singoli esemplari mal sviluppati sono stati trovati anche vicino ai centri urbani). La
1...,40,41,42,43,44,45,46,47,48,49 51,52,53,54,55,56,57,58
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