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Chimica:
tallo e soredi K+ giallo, C+ da giallo vivo ad arancio-rosso, P-, UV+ arancione. Con
acido tiofanico ed acido usnico, tracce di arthothelina e un composto sconosciuto.
Lecanora symmicta
(Ach.) Ach. -
Specie ad ampia distribuzione nelle aree boreali e temperate di
entrambi gli emisferi, piuttosto comune su corteccia acida e legno in tutta l'Italia non mediterranea,
dalle basse quote fino alla fascia subalpina. A volte appare anche, sia pur raramente, alla periferia di
aree moderatamente urbanizzate, ma non tollera una forte eutrofizzazione del substrato ed è quindi
assente da aree con agricoltura intensiva. A Trieste la specie è assente dal centro urbano e appare
sporadicamente in Carso, soprattutto in aree naturali come i boschi di dolina.
Descrizione:
tallo
crostoso, da granuloso a irregolarmente areolato, a volte subleproso, di colore verde giallastro, con
apoteci verdastri larghi 0.3-0.8(-1) mm, a disco convesso e margine sottile ed effimero. Spore 8 per
asco, semplici e incolori, di 4-6 × 9-16 µm. Spermazi filiformi, diritti o ricurvi, lunghi 18-25 µm.
Chimica:
tallo K-, C+ debolmente arancione, KC+ giallastro, P-, UV+ arancio sporco. Con acido
usnico, zeorina, arthothelina, xanthoni.
Lecidella elaeochroma
(Ach.) M.Choisy -
Questo è forse il più comune lichene crostoso epifita
d'Italia, con un'amplissima valenza ecologica, dalle periferie urbane alle faggete, cui corrisponde
un'altrettanto ampia variabilità morfologica. A Trieste è comune e penetra a volte, con talli per lo
più sterili, anche in aree fortemente urbanizzate.
Descrizione:
tallo crostoso, da liscio a verrucoso,
da biancastro a giallastro, spesso delimitato da un protallo nero. Apoteci lecideini, neri, larghi sino a
1.4 mm, con margine evidente e disco prima piano, poi spesso convesso; epiimenio di colore
verdastro, ipotecio bruno. Spore 8 per asco, incolori, unicellulari, di 6-9 × 10-17 µm. A livello
macroscopico si può confondere con molte altre specie ad apoteci neri. Nelle aree urbanizzate
convive con due licheni apparentemente simili (tallo chiaro ed apoteci lecideini neri):
Amandinea
punctata
(tallo ben sviluppato, K-, KC, spore bicellulari brune), e
Catillaria nigroclavata
(tallo
sottilissimo, K-, KC-, spore bicellulari incolori). Si distingue da entrambe per le reazioni positive
del tallo al K e KC - che però non sono sempre evidentissime - e per gli apoteci giovani con
margine prominente ed un po' lucido. Nel dubbio è consigliabile di raccogliere un apotecio ed
osservarne una sezione al microscopio: le spore sono unicellulari (ma a volte contengono 2 grosse
gocce d'olio che simulano una spora bicellulare!). Un'ulteriore fonte di confusione è data da
individui vecchi con apoteci di colore marrone: in questi casi, osservando attentamente il tronco con
una lente, è di solito possibile individuare tutta la serie che porta da apoteci 'normali' - neri e con
margine evidente - a quelli invecchiati, bruni e senza margine evidente.
Chimica:
tallo K+ giallo,
KC+ giallo, C+ arancione (reazioni non sempre molto evidenti!), P-. Con arthothelina, granulosina,
quantità variabili di xanthoni.
Lepraria
spp. -
Il genere
Lepraria
comprende numerose specie non note allo stato fertile, il cui tallo
è risolto in una soffice massa di granuli idrorepellenti simili a soredi. Le leprarie occupano in
genere dei siti protetti dallo scorrimento di acqua liquida, come ad esempio nicchie alla base dei
tronchi. Alcune di esse sono relativamente frequenti anche nell'ambito di grossi centri urbani. Le
diverse specie di
Lepraria
presenti in Italia si possono distinguere con sicurezza soltanto attraverso
caratteri chimici.
Melanelixia glabra
(Schaer.) O.Blanco, A.Crespo, Divakar, Essl., D.Hawksw. & Lumbsch -
Specie di climi temperati che cresce su alberi isolati a scorza subacido-suneutra nell'ambito di
comunità dello
Xanthorion parietinae
, con optimum nel
Parmelietum acetabulae
, in genere in aree
poco disturbate (manca o è rarissima in quelle urbanizzate o con agricoltura intensiva). A Trieste è
piuttosto rara su alberi isolati in aree semi-naturali dell'altopiano carsico.
Descrizione:
tallo
foglioso, largo fino a 15 cm, con lobi larghi 2-5 mm, piatti. Faccia superiore da verde oliva a bruna,
opaca, rugosa o irregolarmente papillata verso il centro del tallo, occasionalmente pruinosa e con
peli ialini presenti all'apice dei lobi e sul margine degli apoteci. Faccia inferiore bruno scura o nera,
più chiara al margine, con rizine semplici dello stesso colore del tallo. Apoteci frequenti, lecanorini,