Licheni_Trieste - page 41

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Lecanora
, da vecchi gli apoteci si presentano con disco convesso e senza margine. Le reazioni
chimiche (le
Lecania
sono sempre K-), e le spore pluricellulari incolori sono il miglior carattere
distintivo.
Chimica:
tallo e apoteci K-, C-, KC-, P-.
Lecanora argentata
(Ach.) Malme -
Specie ad ampia distribuzione, diffusa in tutta Italia ma più
comune su scorza liscia nella fascia montana, in foreste di faggio. È progressivamente divenuta rara
o assente nelle pianure del nord a causa della distruzione delle foreste e dell'inquinamento
atmosferico, e manca quasi completamente nelle aree maggiormente antropizzate. A Trieste è rara e
ristretta all'altopiano carsico.
Descrizione:
tallo crostoso, biancastro, continuo e sottile, a volte
delimitato da un protallo nero. Apoteci lecanorini, ristretti alla base, larghi 0.4-1 mm, a disco piano
di color bruno scuro e margine chiaro normalmente evidente, liscio o debolmente crenulato. Spore 8
per asco, unicellulari e incolori, di 5.5-8.5 × 10-17 µm. Nell'Italia mediterranea è presente una
specie molto simile,
L. horiza
, che differisce per sottili dettagli anatomici osservabili solo al
microscopio.
Chimica:
tallo K+ giallo, C-, KC-, P-. Con atranorina e gangaleoidina.
Lecanora carpinea
(L.) Vain. -
Lichene pioniero molto comune in tutta Italia, dal livello del mare
alla fascia montana, su rami e tronchi di alberi a scorza liscia. È abbastanza raro all'interno di aree
fortemente urbanizzate. A Trieste è abbastanza diffuso ma non frequente sull'altopiano carsico.
Descrizione:
tallo crostoso, liscio e sottile, grigio chiaro o grigio biancastro, a volte delimitato da
un protallo bianco. Apoteci lecanorini, solitamente numerosi e addensati, da rotondi ad angolosi,
larghi 0.5-1.5 mm, a disco piano o leggermente convesso, coperto da una pruina biancastra, e
margine sottile e poco evidente. Spore 8 per asco, unicellulari e incolori, di 5-8 × 9-14 µm. Gli
apoteci pruinosi che reagiscono al C assumendo una colorazione giallo-limone vivace sono molto
caratteristici e permettono di identificare facilmente questa specie. In Italia esistono altre specie
affini con le stesse caratteristiche (
L. leptyrodes
,
L. subcarpinea
, etc.), ma queste raramente
appaiono nell'ambito di ambienti urbanizzati.
Chimica:
tallo K+ giallo, C-, KC-, P+ giallo pallido,
UV+ arancione pallido-; disco degli apoteci C+ giallo vivace. Con atranorina, cloratranorina e
sordidone.
Lecanora chlarotera
Nyl. -
Una delle più comuni lecanore epifite d'Italia, con un'amplissima
valenza altitudinale, dal livello del mare alla fascia subalpina. È un lichene pioniero che si associa
frequentemente a
Lecidella elaeochroma
e
Lecanora carpinea
, comune anche a Trieste, ove a volte
raggiunge la periferia urbana su alberi isolati, per lo più a scorza liscia.
Descrizione:
tallo crostoso,
di colore grigio chiaro o biancastro, da liscio a verrucoso. Apoteci lecanorini, larghi 0.5-1.5 mm,
ristretti alla base, con disco piano color caffelatte e margine prominente, di solito rugoso o
verrucoso. Spore 8 per asco, unicellulari e incolori, di 4.5-8.5 × 7-19 µm. Esistono molte altre
specie affini (
L. argentata
,
L. allophana
,
L. horiza
, etc.) con cui è possibile la confusione: queste
però hanno il disco degli apoteci di color bruno-castano scuro (di color caffelatte in
L. chlarotera
) e
differiscono in diversi altri caratteri microscopici, soprattutto nella forma dei cristalli presenti nel
margine degli apoteci e visibili al microscopio a luce polarizzata.
Chimica:
tallo K+ giallo, C-, KC-,
P-. Con atranorina e gangaleoidina.
Lecanora expallens
Ach. -
Lecanora expallens
è molto diffusa in Italia al di sotto della fascia
subalpina e appare di frequente anche in aree urbanizzate senza agricoltura intensiva (non tollera
un'eccessiva eutrofizzazione del substrato), di solito su alberi a scorza piuttosto acida, non esposta a
sud (è localmente frequente al lato nord di tigli e querce). A Trieste la specie è abbastanza frequente
sul Carso e nelle aree periferiche, rara o assente in quelle più densamente urbanizzate.
Descrizione:
tallo verdastro, crostoso, mal delimitato, con sorali inizialmente discreti, poi presto confluenti a
formare una crosta completamente sorediata. Apoteci rarissimi (mai osservati in materiale della
Provincia di Trieste). Si può confondere con molte altre specie sorediate, ma è l'unica specie a tallo
verde e uniformemente sorediato a reazione K+ giallo che appaia solitamente in aree antropizzate.
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