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Foglie piatte, con forte odore di rosmarino
Rosmarinus officinalis L.
Il rosmarino è un tipico arbusto delle garighe mediterranee su substrati
calcarei, presente allo stato spontaneo in tutta l'Italia mediterranea e
coltivato ampiamente altrove sin da tempi antichissimi, dal livello del mare
agli 800 m circa. Viene oggi utilizzato come pianta aromatica in cucina,
come pianta ornamentale, come pianta medicinale (foglie e olio
essenziale); i fiori sono particolarmente melliferi. Da foglie e fiori si
ottengono un olio essenziale ed estratti utilizzati in profumeria e cosmesi,
in liquoreria e in farmacia. Il nome generico ha etimologia molto incerta,
secondo alcuni deriva da 'rhops' (arbusto) e 'myrinos' (aromatico), col
significato complessivo di 'arbusto aromatico'; il nome specifico deriva dal
latino 'officina' (officina, farmacia) ed allude alle proprietà medicamentose
della pianta. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: aprile-
agosto (nelle Isole gennaio-dicembre).
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Foglie non appiattite, senza odore di rosmarino
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6
Foglie disposte in ciuffetti su brevi rami laterali
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6
Foglie riunite alla base in fascetti di 2 o 5
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Foglie lunghe 3-5 cm. Rami giovani molli e penduli
Cedrus deodara (Roxb.) G. Don
Questa specie, nativa nel versante occidentale dell'Himalaya (Afghanistan,
Pakistan, Kashmir, India nord-occidentale) dove vive tra i 1000 e i 2800 m,
fu introdotta in Europa a scopo ornamentale nel 1822. È utilizzata in
Europa come albero ornamentale in grandi parchi e giardini, ma solo in
aree con inverno mite. Può vivere 150-200 anni. In Italia è segnalata a
partire dal 1828, ed è oggi è presente con più varietà; è segnalato come
specie avventizia in Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto e Campania.
Le temperature minime dell'inverno 1985 (fino a –20°C) eliminarono gran
parte degli esemplari dalla Pianura Padana. Nei luoghi d'origine il legno era
storicamente usato per costruire templi, idoli e oggetti sacri. È abbastanza
sensibile agli inquinanti atmosferici. Il nome generico deriva dal termine
greco 'kédros', che indicava una conifera non meglio identificata; il nome
specifico deriva dal sanscrito 'devadāru' o 'devodara' (albero degli dèi), in
riferimento alla sua imponenza e all'utilizzo del legno. Forma biologica:
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie lunghe al massimo 3 cm. Rami giovani rigidi, non
penduli
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Foglie verdi
Cedrus atlantica (Endl.) Carrière
Questo albero è originario dei monti dell'Atlante, in Marocco, Algeria e
Tunisia. In Italia è stato introdotto nel XIX secolo e viene frequentemente
coltivato nei parchi; è segnalato come specie avventizia in Sicilia e
Sardegna. Il legno, il più pregiato tra i cedri, è bruno, molto odoroso ed è
durevole e resistente agli agenti atmosferici. L'albero vive più di 500 anni.
Il nome generico deriva dal termine greco 'kédros', che indicava una
conifera non meglio identificata; il nome specifico e quello comune (cedro
dell'Atlante) derivano dalla zona di origine, la catena dell'Atlante in Nord-
Africa. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-
maggio.
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Foglie di color verde-azzurro
Cedrus atlantica (Endl.) Carrière 'glauca'
Questo albero è originario dei monti dell'Atlante, in Marocco, Algeria e
Tunisia. In Italia è stato introdotto nel XIX secolo. Questa cultivar con
foglie di color verde-azzurro è molto elegante ed ampiamente diffusa in
parchi e giardini. Il legno, il più pregiato tra i cedri, è bruno, molto odoroso