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Compagnia svedese delle Indie, che inviò a Linneo numerose piante
esotiche. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-
settembre.
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Foglie con nervature arcuate ben visibili sulla faccia superiore. Fiori e frutti disposti in
corimbi più larghi che lunghi
Cornus sanguinea L.
Specie sudeuropeo-pontica piuttosto polimorfa, presente in tutta Italia dal
livello del mare alla fascia montana inferiore, con optimum al di sopra della
fascia mediterranea. Cresce nei boschi termofili a carpino nero e roverella,
nei loro mantelli e nelle siepi. Il nome generico deriva dalla radice
indoeuropea 'kar' (duro), da cui anche il latino 'cornus' (corno), ed allude
alla durezza del legno; il nome specifico allude al colore rosso dei giovani
rami e delle foglie in autunno. In passato i semi macinati fornivano un olio
combustibile per le lampade, mentre dalla corteccia si estraeva una tintura
brunastra per tingere tessuti di lana, lino, cotone e seta. Forma biologica:
fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: (aprile) maggio-giugno.
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Foglie composte (divise in foglioline ben separate tra loro)
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Foglie non composte
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Piante spinose
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Piante non spinose
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Foglie trifogliate o palmate Frutto a mora
Rubus ulmifolius Schott s.latiss.
I rovi costituiscono un gruppo difficilissimo di specie di origine apomittica
ed ibridogena, ancora incompletamente studiato in Italia. Questa è una
specie mediterraneo-atlantica presente in tutta Italia al di sotto della fascia
montana superiore. Cresce nelle boscaglie rade, nelle pinete a pino nero,
negli orli dei boschi e sui muretti a secco, formando spesso intrichi
impenetrabili nell'ultimo stadio della degradazione forestale, sia su calcare
che su substrati arenacei, su suoli ricchi in composti azotati, da freschi a
subaridi. I frutti sono commestibili. Il nome generico, di antico uso,
potrebbe derivare dal latino 'ruber' (rosso) per il colore rosso dei frutti di
alcune specie dello stesso genere (come il lampone); il nome specifico
allude alle foglioline un po' asimmetriche simili alle foglie dell'olmo.
Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Foglie pennate. Frutto diverso da una mora
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Foglioline a margine dentato. Fiori a simmetria raggiata. Frutto carnoso
Rosa spp. (cultivars)
Il genere
Rosa
è diffuso in quasi tutto il globo. Le rose spontanee, da cui
sono derivate le rose coltivate, si sono sviluppate nelle regioni dell'emisfero
boreale e hanno fiori con cinque petali. Le più importanti fra le rose antiche
da giardino hanno avuto origine da
R. gallica
L. (l'unica fra le rose antiche
con petali rossi),
R. phoenicea
Boiss.,
R. canina
L., e altre entità
comunemente riunite sotto il nome di
R. moschata
s.l. L'introduzione di
R.
chinensis
Jacq. in Inghilterra, verso la fine del 1700, ha determinato una
totale rivoluzione nella coltivazione delle rose, tanto che il 1800 può essere
considerato la linea di demarcazione fra le rose antiche da giardino e quelle
moderne. Dall'ibridazione delle rose cinesi con
R. gallica
,
R. damascena
,
R. alba
e
R. moschata
sono derivate le rose moderne da giardino, che
presentano il fenomeno della rifiorenza (legata ad un gene recessivo
introdotto nelle rose moderne dalle rose cinesi). In particolare, le Rose Tè
(rose con il profumo di tè) hanno concorso alla produzione di una vasta
gamma di colori. Il nome generico deriva dal latino 'rosa', dal greco 'rodon',
con identico significato.
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Foglioline a margine intero. Fiori a simmetria bilaterale.
Frutto secco (legume)
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