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riferisce invece alla corona di spine della Passione di Gesù, secondo quanto
riportato dai Vangeli. Forma biologica: fanerofita cespitosa/fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: maggio.
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Foglie semplicemente pennate
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Foglioline di odore sgradevole se sfregate tra le dita, almeno alcune più lunghe di 5 cm
Ailanthus altissima (Mill.) Swingle
Pianta asiatica introdotta in Francia a metà del '700, oggi è comune in tutta
Italia sotto la fascia montana presso gli abitati, lungo le vie, in prati
abbandonati ove ritarda la ricostituzione dei boschi. L'ailanto fu introdotto
in Europa per usarne le foglie come alimento per i bruchi di
Philosamia
cynthia
(bombice dell'ailanto), in sostituzione di
Bombyx mori
, il baco da
seta, messo in crisi da una grave malattia. L'allevamento non ebbe successo
ma l'ailanto si diffuse a tal punto da divenire una delle peggiori piante
infestanti in Europa centro-meridionale. L'invasività è dovuta all'enorme
numero di semi (sino a 250.000 all'anno), alla riproduzione anche
vegetativa, alla eliminazione della concorrenza per allopatia. Tra le sue
caratteristiche vi è quella di avere foglie che emanano un odore sgradevole,
per la presenza di formazioni ghiandolari alla base della lamina. Semi e
scorza sono tossici. Il nome generico in moluccano significa 'albero del
cielo' o 'albero che può raggiungere il cielo'. Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura. giugno-luglio.
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Foglioline senza odore sgradevole, tutte più brevi di 5 cm
Robinia pseudoacacia L.
Specie di origine nordamericana, introdotta a Parigi dal Canada nel 1601 e
poi diffusasi ampiamente con tendenza submediterraneo-continentale. In
Italia è comunissima dal livello del mare alla fascia montana inferiore.
Cresce sempre in ambienti disturbati come scarpate, margini stradali,
boschetti presso gli abitati e le linee ferroviarie, su suoli argillosi da freschi
a subaridi, con il sambuco nero e varie specie nitrofile ruderali. È una
pianta molto rustica e a rapido accrescimento, e tende a soppiantare la
vegetazione locale (pianta invasiva). Viene frequentemente usata a scopo
ornamentale soprattutto per il fogliame e la fioritura; spesso viene utilizzata
allo stato arbustivo per rimboschimento e per contenere argini e scarpate.
Può vivere fino a 500 anni. Fornisce un legno molto resistente alle
intemperie, utilizzato per palerie e come combustibile. I semi, la scorza e le
radici contengono sostanze tossiche; tuttavia le api ne bottinano i fiori e
producono miele di ottima qualità (miele d'acacia), che si mantiene fluido
senza cristallizzare. I fiori, ricchi di glicosidi flavonoidici (robinoside), olio
essenziale e glicosidi cardiotonici, sono utilizzati in erboristeria ed in
alcune regioni italiane vengono mangiati fritti. Il genere è dedicato a Jean
Robin (1550-1629), erborista di re Enrico IV di Francia, nel cui giardino
introdusse il primo esemplare d'Europa nel 1601; il nome specifico
significa 'falsa acacia', dal greco 'akis' (spina). Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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Piante lianose
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Alberi o arbusti
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Foglie sempreverdi. Fiori e frutti disposti in ombrelle
Hedera helix L. s.l.
L'edera è una specie mediterraneo-atlantica comune in tutta Italia dal
livello del mare sino alle faggete termofile della fascia montana inferiore.
Cresce in boschi e siepi, su muri, rocce ed alberi, di cui raggiunge la
chioma in siti umidi, formando intrichi con
Clematis vitalba
ed altre liane.
Mostra marcata eterofillia, cioè la forma delle foglie dei rami vegetativi è
molto diversa da quella delle foglie dei rami fioriferi. È comunemente
coltivata come pianta ornamentale, come tappezzante di terreni molto
ombreggiati e per ricoprire muri o pergolati. Ne esistono numerosissimi
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