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fanerofita cespitosa/fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-
maggio.
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Spine all'apice dei rami. Fiori rossi
Punica granatum L.
Il melograno è originario delle regioni asiatiche sud-occidentali come
l'Iran, ma si è diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo, ove si è a volte
naturalizzato, dal livello del mare agli 800 m. È segnalato come specie
avventizia in quasi tutta Italia, salvo che in Valle d'Aosta e Sicilia. Viene
coltivato per il frutto edule, o come pianta ornamentale nei giardini,
grazie alla spettacolare fioritura estiva rosso-aranciata; ne esistono varietà
solo da fiore e una varietà nana, molto utilizzata per composizioni verdi.
Sin dall'antichità vengono attribuiti al melograno numerosi significati
simbolici: nella mitologia un frutto di melograno fu donato da Paride a
Venere; nella tradizione ebraica e cristiana è simbolo di speranza, fertilità
ed eternità. Ha diversi utilizzi: dal succo del frutto si ricava la granatina,
uno sciroppo fermentato per produrre cordiali, dolciumi e marmellate; la
scorza e i fiori sono impiegati in medicina per le proprietà astringenti; il
tannino è utilizzato nella concia delle pelli. Il nome generico deriva da
'punicus', che indicava al tempo degli antichi Romani la provenienza dei
frutti dalla regione costiera della Tunisia, dove si trovava Cartagine; il
nome specifico allude alla presenza dei numerosi semi dal rivestimento
rosso all'interno del frutto, simili a granati. Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
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Base della foglia non simmetrica
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Base della foglia simmetrica
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Foglie con un solo nervo principale partente dal picciolo. Corteccia rugosa. Frutto
secco, alato al margine
Ulmus minor Mill. subsp. minor
L'olmo comune è un albero dell'Europa meridionale presente con due
sottospecie in tutte le regioni d'Italia. La distribuzione regionale si estende
su quasi tutto il territorio, con lacune nelle Alpi Carniche nordoccidentali
e nelle Alpi Giulie nordorientali. Cresce in boschi e siepi su suoli
argillosi, ricchi in basi ed in composti azotati, da freschi a periodicamente
sommersi, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Tende ad
ibridarsi facilmente con l'olmo montano. Il legno, bruno-marrone, è molto
robusto, duro e resistente a trazione e compressione; viene utilizzato per
articoli sportivi, sedie, pavimenti ecc. È anche molto resistente alla
prolungata immersione in acqua. In passato la scorza, ricca di tannini e
sostanze coloranti, veniva usata per tingere di giallo le lane e le conce
speciali. Può vivere circa 500 anni. Negli ultimi decenni gli olmi nostrani
sono stati colpiti da una grave malattia, la grafiosi, causata dal fungo
ascomicete
Ceratocystis ulmi
; il micelio di questo fungo, veicolato da
coleotteri Scolitidi che scavano gallerie tra il legno e la corteccia, provoca
la chiusura dei vasi conduttori e quindi l'essiccazione della pianta. Il nome
generico era già in uso presso i Romani, quello specifico allude alla
minore dimensione delle foglie rispetto all'olmo montano. Forma
biologica: fanerofita cespitosa/fanerofita scaposa. Periodo di fioritura:
febbraio-marzo.
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Foglie con 3 nervi principali partenti dal picciolo. Corteccia liscia. Frutto carnoso
Celtis australis L. subsp. australis
Il bagolaro è un albero submediterraneo originario dell'Europa
meridionale, Asia occidentale ed Africa settentrionale, di antica
introduzione ai limiti settentrionali dell'areale, oggi coltivato un po'
ovunque nei viali e nel verde urbano, ma presente in tutta Italia anche allo
stato subspontaneo in siepi e boschetti presso gli abitati (come spesso
avviene in Carso) al di sotto della fascia montana. La distribuzione
regionale si concentra nella parte meridionale del territorio. È una specie
frugale che si presta bene all'utilizzo per il rimboschimento di pendii
aridi; il fogliame è un ottimo foraggio ed è una pianta mellifera. È
ampiamente utilizzata nei parchi cittadini e nelle alberature stradali per la