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Aidablennius sphynx
(Valenciennes, 1836)
BAVOSA SFINGE
Dimensioni e caratteri distintivi
Bavosa molto colorata e di piccole
dimensioni, generalmente non supera i 6-7 cm di lunghezza. I maschi
presentano i tentacoli sul capo più sviluppati delle femmine, un ocello blu-verde
bordato di rosso dietro l’occhio e la prima parte della pinna dorsale molto
sviluppata, alta.
Distribuzione
Estremamente comune in tutta la fascia costiera
dell’Italia insulare e peninsulare; in Laguna di Venezia occupa le aree a maggior
salinità, nei pressi delle bocche porto.
Habitat preferenziali
Vive su fondi
rocciosi a bassa pendenza, entro i primi 2 metri di profondità, prediligendo
un’abbondante copertura algale.
Biologia riproduttiva
Si riproduce tra aprile e
luglio. I maschi difendono piccole cavità nella roccia, o conchiglie vuote di
bivalvi, dalle quali si vedono sporgere solo con la testa munita dei caratteristici tentacoli sopra l’occhio. Per attirare la
femmina, muovono il capo e la affiancano, girandole intorno. La femmina entra nel nido, depone le uova sulla
superficie interna, grazie a filamenti adesivi, e poi lascia le cure interamente al maschio, che le ventila e le protegge sino
alla schiusa.
Alimentazione
Si nutre soprattutto di piccoli crostacei e di altri invertebrati marini che cerca tra le alghe.
Autoctonia e norme di tutela
Specie autoctona.
Alosa fallax
(Lacépède, 1803)
CHEPPIA
Dimensioni e caratteri distintivi
Può misurare fino a 55 cm di lunghezza totale
per un peso massimo di 2 kg; dorso azzurro-verdastro con un massimo di 8-10
piccole macchie scure lungo i fianchi, il ventre presenta una consistente
carenatura, talvolta tagliente.
Distribuzione
Molto diffusa lungo la fascia
costiera tirrenica dell’Italia centrale e delle isole maggiori, dove la risalita
(passaggio dal mare alle acque interne) avviene alla fine dell’inverno; presente
ed abbondante anche lungo le coste del Medio-Alto Adriatico, dove la
migrazione avviene invece verso tarda primavera.
Habitat preferenziali
La
cheppia è una specie anadroma, ovvero che nasce in acqua dolce, si accresce in
mare e fa ritorno al fiume per riprodursi. Quando la cheppia risale i fiumi
ricerca le zone con substrato ghiaioso, ideali per deporre le uova. Questo tipo di substrato, infatti, garantisce ritenzione
per le uova e disponibilità di rifugi adatti alle larve appesa schiuse (come avviene per i salmoni e per le trote!).
Biologia
riproduttiva
I maschi raggiungono la maturità sessuale intorno ai 3-4 anni mentre le femmine circa un anno dopo. La
riproduzione avviene tra aprile e maggio. Maschi e femmine lasciano l’ambiente marino, smettono di nutrirsi e
risalgono i fiumi fino a trovare il tratto adatto: la femmina depone le uova tra i ciottoli e il maschio le feconda. Poi i
genitori ricominciano ad alimentarsi e tornano verso il mare, lasciando la prole relativamente al sicuro tra i sassi. Ogni
anno, però, per alcuni individui (i più vecchi) lo sforzo di risalire il fiume e di riprodursi può risultare fatale, e non tutti
faranno ritorno al mare.
Alimentazione
Si nutre in acqua dolce di macroinvertebrati mentre in mare di crostacei e pesci
di piccole dimensioni.
Autoctonia e norme di tutela
La cheppia è inserita nella Lista Rossa dei Pesci d’acqua dolce
indigeni in Italia tra le specie “vulnerabili”. A livello europeo la specie è presente nella Direttiva 92/43/CEE in allegato
II e allegato V e tutelata, in quanto specie protetta, dalla Convenzione di Berna (all. III).
Anguilla anguilla
(Linnaeus, 1758)
ANGUILLA EUROPEA
Dimensioni e caratteri distintivi
Pesce di dimensioni piuttosto grandi, le
femmine adulte possono arrivare a misurare, in casi eccezionali, 1 m di
lunghezza e 3 kg di peso, mentre i maschi raggiungono taglie minori. Allo
stadio di cieche le giovani anguille sono trasparenti e misurano tra i 6 e i 10
cm. Nella fase di “anguille gialle” raggiungono i 30-35 cm (maschi) e i 40-50
cm (femmine); a questa taglia iniziano la maturazione sessuale, assumono
tonalità argentate (anguille argentine) e si ingrossano ulteriormente mentre
intraprendono il loro ritorno al mare.
Distribuzione
Estremamente comune in
tutte la fascia costiera e nelle acque interne dell’Italia insulare e peninsulare,
escluse le zone ad elevata altitudine. Presente ma non abbondante in Laguna
di Venezia.
Habitat preferenziali
Specie che ben si adatta a differenti tipologie di acque sia di pianura sia