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sembrare più grande) e emette suoni, entrambe le strategie servono per scoraggiare eventuali predatori.
Distribuzione
È
presente in tutto il Mediterraneo, piuttosto comune in Adriatico e presenza saltuaria in Laguna di Venezia (in particolare
esemplari giovani).
Habitat preferenziali
È una specie bentonica (vive a stretto contatto con il fondo) e predilige
fondali sabbiosi, fangosi, o misti sabbioso-detritici sui quali si muove quasi “camminando” grazie ai raggi inferiori
liberi delle pinne pettorali. Vive in ambiente costiero occupando acque più superficiali in estate (da -2 a -100 m) e
spingendosi più in profondità in inverno (attorno ai -300m).
Biologia riproduttiva
Il periodo riproduttivo, in Adriatico,
va dall’inizio dell’inverno alla fine della primavera; le uova e le larve sono pelagiche (rilasciate nella colonna d’acqua,
senza ulteriori protezioni) e solo in un secondo momento i giovani riprendono la vita bentonica. I giovani, inoltre, grazie
ad una marcata tolleranza alle variazioni di salinità, entrano con facilità in acque salmastre e lagunari, spesso
caratterizzate da un minor numero di predatori e da abbondanza di cibo.
Alimentazione
La gallinella è più attiva di
notte; i raggi liberi delle pinne pettorali sono dotati di particolari sensori capaci di percepire i “gusti”e gli “odori”
(chemiorecettori) e vengono utilizzati per la ricerca del cibo sul fondale sabbioso; così la gallinella scova le proprie
prede: molluschi, crostacei e piccoli pesci.
Autoctonia e norme di tutela
Specie autoctona.
Chelon labrosus
(Risso, 1826)
CEFALO BOSEGA
Dimensioni e caratteri distintivi
Taglia considerevole, può misurare fino a 60
cm e può raggiungere un peso di 2,5-3 kg. Il labbro superiore è molto sviluppato
e ricoperto di piccoli protuberanze dure, le papille cornee, mentre la palpebra
adiposa è molto ridotta.
Distribuzione
La specie è presente in tutte le zone
costiere dell’Italia insulare e peninsulare; dopo lo sviluppo embrionale, gli
avannotti si spostano in acque salmastre e dolci per la fase di accrescimento.
Habitat preferenziali
Specie in grado di sopportare ampie variazioni di salinità
e temperatura, capace di vivere anche in zone fortemente inquinate. Rispetto
alle altre specie di cefali, però, questa specie predilige acque marine poco
profonde, in corrispondenza di fondali sabbiosi ricchi di vegetazione, e si spinge
in acque lagunari o salmastre solo nelle primissime fasi dell’accrescimento.
Biologia riproduttiva
La maturità sessuale
viene raggiunta tra il 2° e il 3° anno di età, alla taglia di circa 30 cm per i maschi e di 35 cm per le femmine. Il periodo
riproduttivo va da febbraio ad aprile; il rilascio dei gameti e la fecondazione avvengono lontano dal fondale, in acque
marine costiere. Le uova vengono rilasciate direttamente nella colonna d’acqua, sono provviste di una goccia oleosa che
ne facilita il galleggiamento (uova pelagiche).
Alimentazione
Gli avannotti si cibano di zooplancton e,
occasionalmente, di invertebrati bentonici. Negli esemplari adulti la dieta è costituita da materiale vegetale e da detrito
organico, da cui ricavano i microrganismi in esso presenti, oltre che da invertebrati bentonici.
Autoctonia e norme di
tutela
Specie autoctona non a rischio di estinzione.
Chromis chromis
(Linnaeus, 1758)
CASTAGNOLA
Dimensioni e caratteri distintivi
Le castagnole adulte possono raggiungere i
12-15 cm, ma sono più comuni attorno agli 8-10 cm. I giovani (2-3 cm) sono
riconoscibili per la colorazione blu intenso del corpo che svanisce mano a mano
all’aumentare della taglia (le ultime tracce di blu visibili sul capo).
Distribuzione
È diffusa negli ambienti costieri di tutto il Mediterraneo; in
Adriatico è presente in corrispondenza degli ambienti rocciosi naturali (coste
rocciose triestine, tegnùe) o artificiali (moli foranei, dighe sommerse, ecc.); in
Laguna di Venezia è un incontro occasionale.
Habitat preferenziali
Di giorno
la castagnola forma spesso banchi, anche molto numerosi, a mezz’acqua presso
le coste rocciose o poco sopra al fondale. Di notte si rifugia nelle spaccature tra
le rocce dove rimane immobile. Normalmente non scende al di sotto dei 25-30 m di profondità. Gruppi di giovani blu
elettrico si possono vedere, verso la fine dell’estate, in siti ombreggiati e riparati, sotto rocce sporgenti o all’entrata delle
grotte sottomarine. La specie può frequentare acque salmastre e lagunari ed è spesso presente negli ambienti portuali,
quantomeno in quelli non troppo compromessi.
Biologia riproduttiva
Si riproduce da maggio ad agosto. I maschi
puliscono e difendono una superficie rocciosa (territorio riproduttivo) da dove si esibiscono per attirare le compagne
nuotando nella colonna d’acqua. Le femmine depongono le uova nel territorio del maschio prescelto, rilasciandole con
rapide vibrazioni della parte posteriore del corpo in vicinanza del substrato, e il maschio le feconda. I maschi spesso
ottengono uova da diverse femmine e le curano contemporaneamente, difendendole e ventilandole sino alla schiusa. Di
solito in un’area riproduttiva si trovano i territori di molti maschi.
Alimentazione
La castagnola si nutre di piccoli
crostacei planctonici.
Autoctonia e norme di tutela
Specie autoctona. La famiglia a cui appartiene la castagnola, i
pomacentridi, annovera moltissime specie tropicali e tipiche della barriera corallina tra cui il famosissimo pesce pagliaccio.