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Callionymus risso
Lesueur, 1814
DRAGONCELLO MINORE
Dimensioni e caratteri distintivi
Pesce di piccole dimensioni, non supera gli 8
cm di lunghezza. Estremamente mimetico e simile, anche se più piccolo, alle
altre specie segnalate in Adriatico; per distinguere tra loro le diverse specie di
dragoncello occorre guardare attentamente la conformazione e il numero di
punte esibite dalla spina preopercolare (distinta in ogni specie). I maschi adulti
esibiscono colorazioni sgargianti, assenti nelle femmine e nei giovani.
Distribuzione
Presente in Mediterraneo ma raramente abbondante. In Adriatico
è una specie piuttosto comune, anche in acque salmastre e lagunari.
Habitat
preferenziali
Predilige fondali sabbiosi e fangoso-sabbiosi fino ad 80 metri di
profondità, più comune a profondità inferiori. Grazie alle sue eccezionali doti
mimetiche risulta difficile individuarlo sul fondale; una volta scoperto, si sposta con rapidi scatti e sparisce nuovamente
alla vista insabbiandosi poco lontano. Entra di frequente in acque salmastre e lagunari.
Biologia riproduttiva
I
dragoncelli appartengono alla stessa famiglia del più colorato e conosciuto pesce mandarino
Synchiropus splendidus
,
tipico di acque tropicali, e ne condividono le abitudini riproduttive; i maschi, più grandi, sono fortemente territoriali e
tengono lontani i maschi rivali e qualsiasi intruso dal territorio prescelto. Le femmine sono ammesse e spesso visitano i
territori di più maschi. Il corteggiamento è complesso, costituito da piccoli spostamenti appaiati e coordinati ed
esibizione delle pinne da parte del maschio; se la femmina accetta il maschio, i due effettuano una breve ma rapida
nuotata verso l’alto, detta
rush
, durante la quale rilasciano parte dei propri gameti in modo sincronizzato; la
fecondazione è quindi esterna. Ogni coppia, se non disturbata, effettua più
rush
e le uova, liberate nell’acqua, vengono
trasportate dalla corrente fino alla schiusa. Gli accoppiamenti di norma avvengono al tramonto e il periodo riproduttivo
è da collocarsi tra la primavera e l’estate.
Alimentazione
Si ciba di piccoli invertebrati marini, vermi e lumachine e
piccoli crostacei che trova sul fondo sabbioso.
Autoctonia e norme di tutela
Specie autoctona.
Carassius carassius
(Linnaeus, 1758)
CARASSIO
Dimensioni e caratteri distintivi
Pesce di media grandezza che generalmente
raggiunge una lunghezza totale di 35 cm, tranne rari casi di esemplari che
possono arrivare ad un massimo di 45 cm per un peso di circa 3 kg. In ottime
condizioni di salute può evidenziarsi una sorta di gobba tra il capo e la pinna
dorsale. Le pinne dorsale ed anale hanno il primo raggio spinoso e zigrinato.
Distribuzione
Specie originaria dell’Est asiatico, è ben distribuita nella regione
padano-veneta mentre è molto più rara altrove.
Habitat preferenziali
Pesce
molto resistente che predilige corsi d’acqua a corrente debole e con abbondante
vegetazione, quindi vive bene in fiumi, canali, stagni e laghi anche in condizioni
di ipossia e di ampie variazioni di temperatura, o in acque lagunari a bassa
salinità.
Biologia riproduttiva
Raggiunge la maturità sessuale intorno al 3°-4° anno di vita. Il periodo riproduttivo va
da maggio a giugno. Gli individui sessualmente maturi (i maschi presentano piccole protuberanze dure sul capo, le
femmine hanno il ventre rigonfio) raggiungono zone ricche di vegetazione acquatica e ogni femmina depone parecchie
migliaia di uova, facendole aderire alle foglie sommerse, che vengono fecondate dal maschio.
Alimentazione
La dieta è
molto varia: cercando sul fondo, si nutre di invertebrati bentonici e di elementi vegetali e anche di detrito organico (resti
animali e vegetali).
Autoctonia e norme di tutela
Specie alloctona, ritenuta in passato da alcuni autori autoctona delle
acque dell'Italia settentrionale.
Chelidonichthys lucerna
(Linnaeus, 1758)
CAPONE GALLINELLA
Dimensioni e caratteri distintivi
La gallinella può raggiungere i 75 cm ma è
molto più comune a taglie comprese tra i 30-35 cm. Le pinne pettorali, molto
ampie, sono bordate di azzurro e presentano, nella parte interna, una macchia
nera puntinata di azzurro che diventa meno scura e meno punteggiata negli
esemplari più grandi. Grazie ai muscoli che circondano la vescica natatoria
(sacca interna gassosa che permette al pesce di regolare il proprio assetto in
acqua; vedi glossario) la gallinella è in grado di produrre suoni, simili a brevi
grugniti, udibili sia dentro che fuori dall’acqua. In ambiente naturale, quando si
sente minacciata, la gallinella distende completamente le pinne pettorali (per
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