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Knipowitschia panizzae
(Verga, 1841)
GHIOZZETTO DI LAGUNA
Dimensioni e caratteri distintivi
Pesce di dimensioni molto ridotte; la
lunghezza massima totale delle femmine si aggira attorno ai 4 cm, mentre i
maschi sono più piccoli. Le femmine in periodo riproduttivo (da inizio
primavera a fine estate) esibiscono una pancia gialla evidente e rigonfia.
Distribuzione
L’areale originario di questo pesce sono le acque costiere e
lagunari dell’Alto Adriatico. Popolazioni sono presenti anche in laghi e stagni
costieri dell’Italia centrale e meridionale a causa di introduzioni casuali.
Habitat preferenziali
Pesce bentonico (che vive sul fondo) in grado di vivere
bene a diverse salinità, occupa ambienti salmastri, lagunari e estuariali.
Predilige substrato molle, più fangoso/argilloso che sabbioso, con abbondante
copertura vegetale e vive a profondità non elevate.
Biologia riproduttiva
Il ciclo di vita non supera l’anno; la
riproduzione avviene tra marzo ed agosto. Dopo lo sviluppo estivo, in autunno si blocca la crescita, che riprende a
primavera, al termine della quale viene raggiunta la maturità sessuale. Il maschio crea delle tane usando valve
rovesciate di molluschi, in particolare di
Cerastoderma lamarcki
, sulla cui arcata interna la femmina depone le uova. Il
maschio feconda le uova, le protegge e le ventila con movimenti delle pinne pettorali fino alla schiusa. Le femmine
depongono le uova nei nidi di diversi maschi.
Alimentazione
Si nutre di piccoli invertebrati bentonici, in particolare di
crostacei e vermi marini, ma anche di zooplancton.
Autoctonia e norme di tutela
Specie endemica dell’Adriatico
(presente esclusivamente in questo territorio). È inserita nella Lista Rossa dei Pesci d’acqua dolce indigeni in Italia tra
le specie “a più basso rischio”. A livello europeo è presente nella Direttiva 92/43/CEE in allegato II e tutelata, in quanto
specie protetta, dalla Convenzione di Berna (all. III).
Labrus viridis
Linnaeus, 1758
TORDO MARVIZZO
Dimensioni e caratteri distintivi
Comune a taglie comprese tra 30-35 cm, i
maschi adulti possono raggiungere i 50 cm di lunghezza (taglia ragguardevole
per questo genere di pesci). La colorazione è estremamente variabile a seconda
dell’ambiente, della stagione e dell’età; i giovani sono generalmente verde
acceso con una stria bianca puntinata lungo i fianchi, dalla bocca al peduncolo
caudale, mentre gli adulti, sia i maschi che le femmine, presentano numerosi
puntini chiari su tutto il corpo e colorazione di fondo da ocra-bruno (maschi) a
rossastra (femmine).
Distribuzione
Presente lungo tutte le coste italiane; da
poco frequente a raro in Adriatico (in Croazia ne è stata bloccata la pesca dopo
il 2002 a causa della scarsità degli esemplari presenti). In Laguna di Venezia è
da considerarsi una specie occasionale e presente esclusivamente nelle zone limitrofe alle bocche di Porto.
Habitat
preferenziali
Vive in acque costiere entro i 30 m di profondità, gli adulti possono spingersi a 50m; predilige i fondi
rocciosi ricchi di anfratti e spaccature e, soprattutto in fase giovanile, le praterie di fanerogame.
Biologia riproduttiva
Il tordo marvizzo, come molte altre specie appartenenti alla famiglia dei Labridi, è un ermafrodita proteroginico, ovvero
gli individui maturano e si riproducono prima come femmine e successivamente come maschi. In Adriatico la
riproduzione avviene tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. I maschi, più grandi, preparano il nido
accumulando pezzettini di alghe e fanerogame (piante marine come la posidonia) e le femmine, più piccole, depongono
le uova nel nido facendole aderire al substrato (uova demerse). Il maschio feconda le uova (fecondazione esterna) e
seguono le cure parentali, completamente a carico di quest'ultimo, che sosta nei pressi del nido proteggendo le uova dai
predatori.
Alimentazione
La sua dieta è molto varia, costituita da piccoli invertebrati, per lo più crostacei, vermi marini
e molluschi bivalvi, più raramente echinodermi (piccoli ricci, stelle marine, ofiure e oloturie) e piccoli pesci.
Autoctonia e norme di tutela
Specie autoctona. Negli ultimi 15-20 anni si è assistito ad un progressivo ed inesorabile
calo di abbondanze di questa specie in Adriatico, con particolare riferimento alla parte settentrionale, dovuto alla pesca
eccessiva (sia commerciale che sportiva) e al degrado delle praterie di fanerogame marine (aree importanti per la
crescita dei giovani). Oggi, infatti, la specie è inserita nella lista rossa dell’IUCN (Unione Internazionale per la
Conservazione della Natura) nella categoria VU (
Vulnerable
, vulnerabile), in cui sono incluse le specie per le quali,
almeno in alcune aree, è necessario prevedere una gestione del prelievo a causa di un reale rischio di estinzione su base
locale.
Lepomis gibbosus
(Linnaeus, 1758)
PERSICO SOLE
Dimensioni e caratteri distintivi
Pesce di piccole dimensioni che può raggiungere una lunghezza totale massima pari a
1...,58,59,60,61,62,63,64,65,66,67 69,70,71,72,73,74,75,76,77,78,...106
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