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Napoli. La Laguna di Venezia è abitata stabilmente da diverse specie di pesce ago e questa specie rimane nelle zone
riccamente vegetate con salinità prossime a quelle marine.
Habitat preferenziali
Aree costiere poco profonde con
praterie di fanerogame (piante marine) e/o vegetazione algale abbondante.
Biologia riproduttiva
La riproduzione
avviene tra febbraio e maggio; La femmina, vicina al maschio, rilascia le proprie uova, il maschio le feconda e le
assicura lungo il proprio addome, in 3-4 serie parallele (circa 180 uova), grazie ad apposite invaginazioni. Le uova, di
un vivace colore giallo-arancio, vengono trasportate dal maschio fino alla schiusa; le larve hanno una prima fase di vita
pelagica e successivamente tornano a vivere ed alimentarsi nei pressi del fondo (specie bentonica).
Alimentazione
Inizialmente si alimentano di piccoli organismi planctonici, in seguito diventano predatori bentonici: aspettano
mimetizzati tra la vegetazione, spesso ancorati con la coda, e catturano piccoli crostacei o larve di pesci e invertebrati
risucchiandoli rapidamente grazie alla efficiente bocca tubulare.
Autoctonia e norme di tutela
Specie autoctona.
Nerophis ophidion
(Linnaeus, 1758)
PESCE AGO SOTTILE
Dimensioni e caratteri distintivi
Pesce lungo e sottile, solitamente misura
attorno ai 20 cm, ma le femmine possono raggiungere i 30 cm di lunghezza. In
periodo riproduttivo le femmine presentano punti e linee azzurro vivo sulla
parte anteriore del corpo, mentre i maschi portano le uova attaccate sotto
l’addome, senza altra protezione, ben visibili.
Distribuzione
Segnalata lungo
tutte le acque marine costiere italiane, ma non abbondante. Più comune in
Adriatico, soprattutto nelle zone estuarine, salmastre e lagunari. La Laguna di
Venezia è abitata stabilmente da diverse specie di pesce ago e questa specie
predilige le zone con praterie di zostera.
Habitat preferenziali
Aree costiere
poco profonde con praterie di fanerogame (piante marine), in particolare
Zostera nana
, tra le cui foglie lunghe e sottili
si mimetizza perfettamente. Frequenta acque lagunari e salmastre ricche di vegetazione, rimanendo a salinità prossime a
quelle marine.
Biologia riproduttiva
La riproduzione avviene tra la primavera e l’estate; La femmina, vicina al
maschio, rilascia le proprie uova, il maschio le feconda e le assicura lungo il proprio addome in due file parallele (max
120-150 uova), grazie ad apposite invaginazioni. Il maschio trasporterà con se e difenderà le uova fino alla schiusa.
Ogni maschio porta le uova di un’unica femmina, mentre una femmina può deporre le uova con più maschi.
Alimentazione
La prima fase della vita è planctonica, successivamente diventa un predatore bentonico: rimane
immobile ondeggiando arrotolato alle foglie di zostera e aspetta che piccoli crostacei o larve di pesci e invertebrati gli
passino vicino.
Autoctonia e norme di tutela
Specie autoctona.
Oblada melanura
(Linnaeus, 1758)
OCCHIATA
Dimensioni e caratteri distintivi
Pesce di medie dimensioni (20 cm) che può
raggiungere una lunghezza di 30 cm e un peso massimo di 1 kg. La sua
colorazione è quella tipica dei pesci che vivono nella colonna d’acqua: fianchi
argentei (scaglie con depositi di guanina dalle proprietà riflettenti), ventre chiaro
e dorso più scuro. In periodo riproduttivo la colorazione vira verso il bruno-
violaceo scuro. La caratteristica macchia nera bordata di bianco ricorda
l’immagine di un occhio, utile a confondere eventuali predatori, ed è proprio da
qui che deriva il nome comune della specie.
Distribuzione
Ampiamente
distribuita in tutto il bacino Mediterraneo, presente e localmente abbondante in
Adriatico. In Laguna di Venezia è una presenza abbastanza frequente ma
limitata alle aree con salinità prossima a quella marina.
Habitat preferenziali
Specie pelagica costiera, predilige
ambienti rocciosi e misti ma frequenta anche fondi sabbiosi e praterie di fanerogame, generalmente entro i 10 metri di
profondità, potendo tuttavia raggiungere -30 m. Vive e si sposta in banchi, più numerosi in fase giovanile. Entra di
frequente in lagune ed estuari, specialmente gli esemplari giovani, per sfruttare l’abbondanza di cibo e il minor rischio
di predazione che questi ambienti offrono.
Biologia riproduttiva
In questa specie la maggior parte degli individui si
sviluppa come maschio o femmina, ma alcuni sono ermafroditi proteroginici, cioè: si sviluppano e riproducono come
femmine ma poi, all’aumentare della taglia, invertono il sesso e si riproducono come maschi. Il periodo riproduttivo è
concentrato nei mesi caldi, tra la primavera e l’estate, e vede l’avvicinarsi degli adulti sotto costa. La fecondazione è
esterna e le uova sono pelagiche, a sviluppo piuttosto rapido.
Alimentazione
Si nutre in prevalenza di piccoli crostacei
(copepodi, anfipodi, isopodi, decapodi), ma si alimenta anche di uova e larve di pesci.
Autoctonia e norme di tutela
Specie autoctona.
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