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Scomber colias
Gmelin, 1789
LANZARDO
Dimensioni e caratteri distintivi
Comune attorno ai 30 cm di lunghezza, la
taglia massima registrata è di 50 cm. Oltre a presentare punti e linee grigie sul
ventre, il lanzardo si distingue dallo sgombro per avere, in proporzione, l’occhio
più grande; tale caratteristica, benché evidente, si apprezza solo avendo
entrambe le specie a confronto.
Distribuzione
Specie che percorre lunghe
distanze, risulta diffusa in tutto il Mediterraneo, compreso l’Adriatico, con
preferenza per le aree più meridionali.
Habitat preferenziali
Il lanzardo vive in
mare aperto, entro i 50 metri di profondità, ma si può spingere fino a -300 m. Si
sposta in banchi numerosi e, in estate ed in autunno, si avvicina alla costa e lo si
trova in acque superficiale, specialmente di notte, intento ad alimentarsi. Può
frequentare saltuariamente acque salmastre e lagunari.
Biologia riproduttiva
Si riproduce in estate, in mare aperto, le
uova sono pelagiche, libere nella colonna d’acqua, e galleggiano grazie alla presenza di una goccia oleosa all’interno.
Alimentazione
Quando nuota a bocca aperta, il lanzardo filtra l’acqua, grazie ad una parte delle branchie che funge da
setaccio trattenendo larve di pesci e crostacei planctonici; si ciba anche di piccoli pesci come le acciughe, o giovani di
spratto e sardina.
Autoctonia e norme di tutela
Specie non introdotta ma originaria di altri areali, presente da tempo in
Mediterraneo.
Scomber scombrus
Linnaeus, 1758
SGOMBRO
Dimensioni e caratteri distintivi
Comune attorno ai 26 cm di lunghezza, la
taglia massima registrata è di 60 cm (Atlantico). Oltre al ventre bianco, lo
sgombro si distingue dal lanzardo per avere, in proporzione, l’occhio più
piccolo; tale caratteristica, benché evidente, si apprezza solo avendo entrambe le
specie a confronto.
Distribuzione
Specie che percorre lunghe distanze, risulta
diffusa in tutto il Mediterraneo, compreso l’Adriatico (con individui della stessa
popolazione che frequentano l’Adriatico Centrale, l’Alto Adriatico e le coste
slovene e croate).
Habitat preferenziali
Lo sgombro è pelagico e gregario,
ovvero conduce la propria vita nella colonna d’acqua, lontano dal fondale, e si
sposta in gruppi anche molto numerosi; vive in mare aperto, entro i 50 metri di
profondità, ma si può spingere fino a -250 m (specialmente in inverno). In estate ed in autunno si avvicina sotto costa e
risulta comune nelle acque superficiali. In questa stagione, vista la discreta tolleranza ad abbassamenti della salinità,
può cercare cibo anche in acque salmastre e lagunari.
Biologia riproduttiva
In Adriatico raggiunge la maturità sessuale
tra il primo e il secondo anno di età, a partire dai 20 cm di lunghezza, e si riproduce tra gennaio e marzo. In questi mesi
gli sgombri si allontanano dalle nostre zone costiere (fredde e poco profonde in Alto Adriatico) e vanno a riprodursi più
a sud, a profondità maggiori (recenti studio ipotizzano un sito riproduttivo al largo di Ancona dove si aggregano
numerosi adulti). Le uova sono pelagiche, libere nella colonna d’acqua, e galleggiano grazie alla presenza di una goccia
oleosa all’interno.
Alimentazione
Quando nuota a bocca aperta, lo sgombro filtra l’acqua, grazie ad una parte delle
branchie che funge da setaccio trattenendo larve di pesci e crostacei planctonici; gli adulti, specialmente in estate, si
cibano anche di piccoli pesci come le acciughe, o giovani di spratto e sardina.
Autoctonia e norme di tutela
Specie
autoctona. Dagli anni novanta ad oggi, in Adriatico, lo sgombro è diminuito in quantità e, aspetto ancora più
preoccupante, sono diminuite la sua taglia (da 42 a 36 cm) e la sua età massima (da 8 a 3 anni). Questo non gioca a
favore della ripresa di questa specie perché significa che mancano le femmine più grandi e vecchie, in grado di produrre
enormi quantitativi di uova, e occorrerebbe pensare ad apposite misure per la gestione responsabile della risorsa.
Scophthalmus maximus
(Linnaeus, 1758)
ROMBO CHIODATO
Dimensioni e caratteri distintivi
Questo pesce può raggiungere dimensioni
considerevoli, la taglia massima registrata è di 1 metro per 25 kg di peso, ma è
decisamente più comune attorno ai 50-70 cm. Le sporgenze dure sulla superficie
del corpo, da cui il nome di rombo chiodato, assicurano la distinzione tra questa
specie e il rombo liscio.
Distribuzione
Diffuso in tutto il Mediterraneo, comune
in Adriatico.
Habitat preferenziali
Vive su fondali sabbiosi-detritici, anche
ghiaiosi. Gli esemplari giovani sostano in acque costiere, frequentando anche
lagune ed estuari, mentre gli adulti si spingono in acque più profonde. Il fondale
granuloso in cui si infossa, sporgendo solo con gli occhi, e la capacità del rombo
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