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che gioca un ruolo chiave nella riproduzione di questa specie.
Biologia
riproduttiva
Il rodeo ha un modo molto singolare per assicurare una buona
sopravvivenza alla propria prole: depone le uova all’interno di un mollusco
bivalve! Al momento della riproduzione, tra aprile e maggio, ogni maschio
maturo di rodeo sceglie un mollusco e stabilisce il proprio territorio attorno ad
esso; mentre il maschio scaccia ogni eventuale intruso, la femmina raggiunge il
bivalve e depone le proprie uova al suo interno grazie all’ovopositore (un tubulo
allungato e flessibile che veicola le uova) inserito in uno dei sifoni respiratori
del mollusco. Anche il rodeo maschio, poi, rilascia i propri gameti (spermi) a
ridosso del sifone inalante del mollusco, così che vengano trasportati all’interno. La fecondazione e lo sviluppo
embrionale avvengono quindi all’interno del mollusco ospite. Infine, alla schiusa, le larve continuano a rimanere al
sicuro dentro al mollusco per qualche altro giorno. In definitiva il mollusco ospita prima le uova, poi gli embrioni e
infine le larve di questa specie per un periodo totale di circa 20-30 giorni.
Alimentazione
Si ciba essenzialmente di
microalghe, frammenti di macroalghe e piante acquatiche e piccoli invertebrati.
Autoctonia e norme di tutela
Specie
alloctona.
Rutilus aula
(Bonaparte, 1841)
TRIOTTO
Dimensioni e caratteri distintivi
La lunghezza totale massima è di circa 20 cm
o di poco superiore, mentre il peso raggiunge i 130 g. Presenta occhi rossastri,
ventre bianco e pinne grigie o di un tenue arancio.
Distribuzione
È distribuito
in tutta l’Italia settentrionale; recenti immissioni ne hanno ampliato l’areale fino
ad alcune regioni del Sud. In Laguna di Venezia è un incontro piuttosto raro e
più tipico delle zone interne, a minor salinità.
Habitat preferenziali
Abitudini
gregarie. Vive sia in ambienti lotici (caratterizzati da correnti costanti come
ruscelli, torrenti e fiumi), di cui predilige i tratti più bassi, sia in ambienti lentici
(con corrente molto ridotta, come stagni, paludi e zone lacustri), in presenza di
vegetazione abbondante e fondali fangoso-argillosi.
Biologia riproduttiva
Sia i maschi che le femmine raggiungono la
maturità sessuale tra il 1° ed il 2° anno di età. La riproduzione avviene tra maggio e luglio; in questo periodo gli
individui sessualmente maturi risalgono i fiumi, prediligendo i tratti a minor profondità, e depongono le uova
attaccandole alla vegetazione sommersa.
Alimentazione
La dieta è molto varia in quanto si nutre sia di zooplancton e di
invertebrati bentonici, in particolare larve di insetti ed anellidi, sia di elementi vegetali, come alghe e macrofite.
Autoctonia e norme di tutela
Tra le poche specie autoctone italiane non a rischio di estinzione.
Salaria basilisca
(Valenciennes, 1836)
BAVOSA BASILISCA
Dimensioni e caratteri distintivi
I maschi più grandi possono raggiungere i 18
cm mentre le femmine sono più piccole; è più comune a taglie comprese tra i
10-15 cm. Oltre ad essere più grandi, i maschi presentano una cresta carnosa sul
capo, non molto alta e piuttosto arrotondata, che può essere più evidente in
periodo riproduttivo.
Distribuzione
Si tratta di una specie rara di cui esistono
poche segnalazioni. Risulta presente localmente lungo le coste tirreniche e
lungo i litorali rocciosi dell’Adriatico. È stata rinvenuta occasionalmente anche
all’interno della Laguna di Venezia.
Habitat preferenziali
Vive
preferenzialmente su fondi ciottolosi o rocciosi entro i 10 m di profondità e nei
pressi delle praterie di fanerogame (piante marine come la
Posidonia oceanica
).
Biologia riproduttiva
Poco è noto sulla biologia riproduttiva di questa specie; sono state osservate femmine deporre
uova adesive alla base delle fanerogame. Il maschio, dopo averle fecondate, rimane a proteggerle e ventilarle fino alla
schiusa.
Alimentazione
Si nutre di piccoli invertebrati marini che cerca tra alghe e fanerogame.
Autoctonia e norme di
tutela
Specie autoctona ma molto rara.
Salaria pavo
(Risso, 1810)
BAVOSA PAVONE
Dimensioni e caratteri distintivi
La lunghezza massima raggiunta dai maschi è di 13 cm, mentre le femmine sono più
1...,71,72,73,74,75,76,77,78,79,80 82,83,84,85,86,87,88,89,90,91,...106
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