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quali avviene la metamorfosi: un occhio, di solito il sinistro, migra verso il lato opposto giungendo vicino all’altro
occhio, la bocca si storce e la passera inizia a nuotare sul fondo.
Alimentazione
Si nutre dapprima di larve di insetti
(nella fase pelagica), poi di macroinvertebrati bentonici, in particolare crostacei e vermi marini.
Autoctonia e norme di
tutela
Specie autoctona che non è inserita tra le specie che necessitano di norme di tutela.
Pomatomus saltatrix
(Linnaeus, 1766)
PESCE SERRA
Dimensioni e caratteri distintivi
Pesce di dimensioni medio-grandi, la taglia
adulta è attorno ai 60-70 cm, ma può raggiungere 1 metro di lunghezza. Simile
alla ricciola ma con colorazione più argentea e senza stria scura all’altezza
dell’occhio. È una specie piuttosto aggressiva e cerca di infliggere morsi se
messa alle strette.
Distribuzione
È presente in tutto il Mediterraneo,
specialmente nelle zone più meridionali, meno comune in Adriatico.
Recentemente segnalato in Laguna di Venezia.
Habitat preferenziali
Il pesce
serra vive nella colonna d’acqua (specie pelagica) ed è molto mobile; nuota in
piccoli gruppi (gregario in fase giovanile, quasi solitario in età adulta) lungo la
costa , entro i 200 metri di profondità, più spesso entro i 40 metri. Predilige zone
ad alto idrodinamismo (correnti, moto ondoso, ecc.). Giovani e adulti possono frequentare acque salmastre, lagunari e
persino estuarine.
Biologia riproduttiva
Poco nota. Il periodo riproduttivo in Mediterraneo va da marzo ad agosto;
uova e larve sono pelagiche.
Alimentazione
È un predatore vorace: i giovani si riuniscono in gruppi assortiti per taglia
e cacciano uniti, mentre gli adulti sono solitari o si associano in gruppi di 2-3 individui; caccia prevalentemente altri
pesci come sardine e acciughe, ma anche cefali e sgombri.
Autoctonia e norme di tutela
Specie autoctona.
Pomatoschistus
sp.
GHIOZZETTI
Dimensioni e caratteri distintivi
Ghiozzetti piccoli, raggiungono raramente gli
8 cm. Colorazione molto mimetica su fondo sabbioso, color sabbia
marmoreggiata o puntinata.
Distribuzione
In Laguna di Venezia, e più in
generale in Alto Adriatico, sono presenti tre specie del genere
Pomatoschistus
:
il ghiozzetto marmoreggiato (
P. marmoratus
), il ghiozzetto minuto (
P. minutus
)
e il ghiozzetto cenerino (
P. canestrini
). Le tre specie sono molto simili tra loro e
risultano distinguibili solo ad un occhio esperto, sulla base di caratteri non
macroscopici.
Habitat preferenziali
Pesci bentonici (che vivono sul fondo) in
grado di vivere bene a diverse salinità. In particolare il ghiozzetto minuto
frequenta acque salmastre senza però spingersi a salinità inferiori al 15-20 per
mille, il ghiozzetto marmoreggiato, più tollerante, penetra in zone salmastre e lagunari più interne rispetto al minuto e,
infine, il ghiozzetto cenerino può tollerare salinità anche molto basse e risulta una specie tipicamente lagunare.
Prediligono substrati molli a profondità non elevate, più fangosi/argillosi che sabbiosi, con abbondante o scarsa
copertura vegetale (a seconda della specie) e con presenza di conchiglie vuote di molluschi.
Biologia riproduttiva
Sono specie caratterizzate da un ciclo vitale breve, da uno a due anni; il periodo riproduttivo è piuttosto esteso nelle tre
specie, variando tra la fine dell’inverno e la fine dell’estate. Studi effettuati su popolazioni di ghiozzetto marmoreggiato
in Laguna di Venezia rivelano che questa specie predilige come nido le conchiglie vuote di molluschi, parzialmente
infossate nella sabbia/fango. Il maschio scava al di sotto della parte concava della conchiglia e ne ricopre di sabbia la
superficie, così da crearsi un nido spazioso all’interno ma con apertura piccola e difficilmente individuabile. La
femmina, scelto il maschio, depone le uova sul soffitto interno del nido e il maschio le feconda. Al termine della
deposizione la femmina esce dal nido e rimane al maschio il compito di proteggere la prole ed assicurarsi che sia in
salute fino alla schiusa. A novembre il numero di ghiozzetti in laguna diminuisce: almeno parte degli adulti si sposta in
mare, a maggiori profondità, probabilmente alla ricerca di acque meno fredde. Tra febbraio e marzo giovani e subadulti
rientrano in laguna e si preparano alla riproduzione.
Alimentazione
Si nutre di piccoli invertebrati bentonici, in
particolare di crostacei come anfipodi e isopodi e piccoli vermi marini.
Autoctonia e norme di tutela
Le tre specie di
ghiozzetto presentate sono autoctone e una in particolare, il ghiozzetto cenerino (
P. canestrini
), è endemica dell’Alto
Adriatico, ovvero è presente esclusivamente in questo territorio. È inserita nella Lista Rossa dei Pesci d’acqua dolce
indigeni in Italia tra le specie “a più basso rischio”. A livello europeo è presente nella Direttiva 92/43/CEE in allegato II
e tutelata, in quanto specie protetta, dalla Convenzione di Berna (all. III).
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