82
Scorpaena porcus
Linnaeus, 1758
SCORFANO NERO
Dimensioni e caratteri distintivi
Lo scorfano nero adulto misura generalmente
22-25 cm e può crescere fino a 35-40 cm. Come gli altri scorfani è velenoso e
bisogna fare attenzione (anche maneggiandolo da morto) a non pungersi con le
spine del capo (sull’opercolo e sul preopercolo) e con i primi raggi della pinna
dorsale. Alla base di queste spine, infatti, sono collocate le ghiandole velenifere;
la puntura è dolorosa, porta gonfiore e può far male per qualche giorno. Uno dei
rimedi iniziali efficaci è quello di esporre la parte punta al calore (sabbia calda,
acqua calda), perché la tossina perde di efficacia all’aumentare della
temperatura. Meno dolorosa della puntura di una tracina.
Distribuzione
È una
specie comune in tutte le coste rocciose italiane; in Adriatico è presente ma
meno comune; in Laguna di Venezia è un incontro poco frequente.
Habitat preferenziali
Vive sotto costa su fondali
rocciosi e praterie di fanerogame. Può spingersi fino alla profondità di -800 m, anche se più spesso vive entro i 50 m.
Solitario e sedentario, lo si trova spesso immobile sul fondo e può essere difficile da individuare grazie alla sua
colorazione criptica. Entra spesso in acque salmastre o lagunari, mantenendosi tuttavia a salinità prossime a quella
marina.
Biologia riproduttiva
Poco nota. La stagione riproduttiva, in Mediterraneo, va da maggio ad agosto. La
fecondazione è esterna, vengono prodotte uova ovali, deposte in masse mucose trasparenti e galleggianti.
Alimentazione
Lo scorfano nero, come gli altri scorfani, è un predatore paziente, più attivo di notte: si ciba di piccoli
pesci (gobidi e blennidi), crostacei ed altri invertebrati utilizzando la caccia all’aspetto che gli permette di sfruttare le
sue capacità mimetiche.
Autoctonia e norme di tutela
Specie autoctona.
Seriola dumerilii
(Risso, 1810)
RICCIOLA
Dimensioni e caratteri distintivi
Le ricciole adulte hanno taglie comprese tra
100-130 cm, con taglia massima registrata pari a 2 m, ma in Adriatico sono più
comuni a taglie inferiori. Una banda giallastra, più scura negli adulti, parte dalla
bocca, passando attraverso l’occhio, e raggiunge il dorso dell’animale. Sul
ventre, in corrispondenza delle pinne pelviche, sono presenti due apposite
“rientranze” che alloggiano le stesse pinne pelviche nei momenti di nuoto
sostenuto, in modo da migliorare il profilo idrodinamico.
Distribuzione
Diffusa
in tutto il Mediterraneo, presente in Adriatico, occasionale in Laguna di
Venezia.
Habitat preferenziali
È un pesce pelagico, ottimo nuotatore, che
predilige aree ricche di scogli in prossimità di coste e promontori a picco sul
mare ed è comune nelle secche profonde lontane dal litorale. Solitamente è presente entro i 70 m di profondità, nei mesi
estivi nuota spesso in acque superficiali, anche se può spingersi occasionalmente oltre i 300 m. Gli esemplari giovani
vivono più in vicinanza della costa e hanno abitudini spiccatamente gregarie, gli adulti, invece, frequentano più spesso
il mare aperto e conducono vita solitaria o formano piccoli gruppi (2-3 individui).
Biologia riproduttiva
Il periodo
riproduttivo varia a seconda della zona, in Mediterraneo si colloca tra la primavera e l’estate, nei mesi più caldi; maschi
e femmine maturi si portano in prossimità delle coste, la fecondazione è esterna, vengono rilasciate uova pelagiche che
schiudono in un paio di giorni e le larve proseguono il loro sviluppo nel plancton raggiungendo lo stadio giovanile in
circa un mese.
Alimentazione
È una specie predatrice, caccia attivamente in gruppo e si alimenta di piccoli pesci
(acciughe, sardine, zerri, mennole, piccole boghe, ecc.) ed invertebrati.
Autoctonia e norme di tutela
Specie autoctona.
Serranus hepatus
(Linnaeus, 1758)
SACCHETTO
Dimensioni e caratteri distintivi
Il sacchetto, pur essendo un parente
abbastanza stretto della grande cernia, ha dimensioni contenute:è comune a
taglie comprese tra 10-12 cm e può raggiungere al massimo i 15 cm.
Distribuzione
È presente in tutto il Mediterraneo; in Adriatico è localmente
comune, mentre in Laguna di Venezia rimane una specie occasionale presso le
bocche di porto.
Habitat preferenziali
Nuota solitario (o in coppia in periodo
riproduttivo) vicino al fondo, senza appoggiarvisi, in ambienti rocciosi e misti
sabbioso-rocciosi tra 5 e 50 m di profondità, potendosi tuttavia spingere fino a -
300 m. Territoriale. Può frequentare acque salmastre o lagunari, rimanendo
tuttavia a salinità prossime a quella marina.
Biologia riproduttiva
Il sacchetto è
un ermafrodita contemporaneo e quindi ogni individuo, durante la stagione riproduttiva, matura sia gameti femminili