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Sparus aurata
Linnaeus, 1758
ORATA
Dimensioni e caratteri distintivi
Può arrivare ad una taglia massima di 70 cm e
un peso di 6 kg. La bocca è dotata di canini robusti adatti a strappare e di grossi
denti appiattiti, ideali per rompere e frantumare. Spesso è presente una macchia
color arancione/violetto sul bordo posteriore dell’opercolo. I giovanili
presentano barrature verticali lungo i fianchi, tipiche anche di altre forme
giovanili di sparidi.
Distribuzione
Molto comune in tutto il Mediterraneo e in
Adriatico; presente in Laguna di Venezia sia con individui adulti che giovanili.
Habitat preferenziali
Vive in prossimità delle coste su fondali sia sabbiosi che
rocciosi ricchi di alghe e fanerogame (piante marine). I giovani sono più comuni
entro i 40 m di profondità, mentre gli adulti possono spingersi fino a -150 m. È
una specie che tollera ampie variazioni di salinità ed entra di frequente in acque salmastre e lagunari, con presenze
maggiori nel periodo primaverile. La tolleranza al freddo, invece, non è elevata e in inverno si allontana dalle acque
fredde delle lagune per portarsi alle temperature più miti e stabili del mare profondo. L’orata nuota solitamente in
piccoli gruppi a pochi metri dal fondale; gli individui più grandi assumono un comportamento più solitario.
Biologia
riproduttiva
Si tratta di una specie ermafrodita proterandrica, cioè uno stesso individuo trascorre la prima parte della
propria vita maturando e riproducendosi come maschio; successivamente, una serie di cascate ormonali innescano
l’inversione del sesso e l’individuo matura, si riproduce e conclude la propria vita come femmina. La maturità sessuale
maschile viene raggiunta a circa 2 anni di età e 20-30 cm di lunghezza, poi, attorno a 3-4 anni di età e 30-40 cm di
lunghezza, i maschi cambiano sesso e maturano sessualmente come femmine. Al momento della riproduzione, tra
l’autunno e l’inverno, gli adulti si spostano in acque più profonde, a temperature meno rigide; la fecondazione è esterna,
le uova sono pelagiche e schiudono in 2-3 giorni.
Alimentazione
Principalmente carnivora e occasionalmente erbivora,
si alimenta preferibilmente di molluschi bivalvi come mitili e ostriche ma anche di crostacei, altri molluschi e vermi
marini.
Autoctonia e norme di tutela
Specie autoctona di alto valore commerciale. Da tempo oggetto di pesca in mare,
l’orata è uno dei pesci più allevati e più pregiati della vallicoltura (effettuata in laguna) e della maricoltura italiane.
Sphyraena sphyraena
(Linnaeus, 1758)
LUCCIO DI MARE
Dimensioni e caratteri distintivi
Raggiunge dimensioni massime minori
rispetto al barracuda boccagialla (
Sphyraena viridensis
), l’altra specie
congenere presente in Mediterraneo: è comune a taglie comprese tra 50-70 cm.
Distribuzione
Segnalato in tutto il Mediterraneo, presente anche in Adriatico,
rimane una presenza occasionale in Laguna di Venezia (e limitata alla presenza
di esemplari giovani).
Habitat preferenziali
È una specie pelagica che si
muove nella colonna d’acqua, formando banchi in fase giovanile e subadulta,
più solitario da adulto. Vive in mare aperto (soprattutto in corrispondenza di
secche o rilievi sottomarini) e in prossimità della costa; in particolare banchi di
giovanili sono comuni anche in acque molto basse, specialmente di notte. Non
di rado, sempre in questa fase, frequenta acque salmastre e lagunari, anche portuali.
Biologia riproduttiva
Si riproduce
in primavera-estate; le uova sono pelagiche e vengono trasportate dalla corrente.
Alimentazione
È un predatore (la
bocca è dotata di numerosi piccoli denti affilati) e caccia piccoli pesci come latterini, boghe, sardine e
acciughe.
Autoctonia e norme di tutela
Specie autoctona del Mediterraneo.
Sphyraena viridensis
Cuvier, 1829
BARRACUDA BOCCAGIALLA o BARRACUDA MEDITERRANEO
Dimensioni e caratteri distintivi
Raggiunge dimensioni massime maggiori
rispetto al luccio marino (
Sphyraena sphyraena
), l’altra specie congenere
presente in Mediterraneo: può misurare fino a 1,5 m di lunghezza ma è più
comune a taglie comprese tra 80-100 cm. L’interno della bocca è giallastro, da
cui il nome “boccagialla”.
Distribuzione
Ultimamente sempre più diffuso in
Mediterraneo, segnalato di frequente anche in Adriatico, rimane una presenza
occasionale in Laguna di Venezia (e limitata alla presenza di esemplari giovani).
Habitat preferenziali
È una specie pelagica che si muove nella colonna
d’acqua, spesso in grossi banchi, tra 5-40 metri di profondità. Più comune in