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riproduttiva
Si riproduce in primavera-estate; come nella maggior parte delle
bavose, i maschi cercano un nido, spesso costituito da buchi o fessure nella roccia,
e lo difendono. Le femmine depongono all’interno del nido le uova, che
aderiscono grazie ai filamenti adesivi di cui sono dotate, e i maschi sorvegliano e
proteggono l’ovatura fino alla schiusa.
Alimentazione
Questa specie di bavosa è
essenzialmente erbivora, nutrendosi prevalentemente di alghe e, occasionalmente,
di piccoli invertebrati.
Autoctonia e norme di tutela
Specie autoctona.
Parablennius tentacularis
(Brünnich, 1768)
BAVOSA CORNUTA
Dimensioni e caratteri distintivi
La specie può raggiungere 13-15 cm
(maschi). La colorazione è variabile, solitamente con un'alternanza di chiazze
bruno-castane ed ocra pallido sul corpo bruno più scuro. I tentacoli sopraorbitali
sono ramificati solo sul margine posteriore e sono particolarmente sviluppati nei
maschi.
Distribuzione
È diffusa in tutte le coste rocciose dell’Italia peninsulare
e insulare. In Alto Adriatico è presente nei substrati duri artificiali (moli foranei,
dighe, barriere sommerse) e nelle coste rocciose del Triestino, della Slovenia e
della Croazia. Entra raramente in Laguna di Venezia perché mal sopporta
abbassamenti di salinità, ma lo si può trovare sulle dighe delle bocche di porto.
Habitat preferenziali
Generalmente vive su fondali misti, rocciosi e sabbiosi,
tra i 5 ed i 30 metri di profondità, ricchi di vegetazione e caratterizzati dalla presenza di buchi e anfratti che usa come
rifugio. Ha abitudini sedentarie e viene di solito osservata appoggiata sul fondale. Appena l'animale percepisce una
situazione di pericolo si nasconde con rapidi scatti nel suo rifugio, dal quale spesso emerge solo con la testa.
Biologia
Riproduttiva
La maturità sessuale viene raggiunta attorno al 1°anno di età. Si riproduce da marzo a luglio; i maschi
scelgono e proteggono un nido (buchi o conchiglie vuote, spesso di bivalvi). Le femmine visitano i nidi dei possibili
compagni, preferendo quelli di maggiori dimensioni e con tentacoli sopraorbitali più sviluppati. Quando la femmina ha
scelto il compagno, entra nel nido e depone le uova sulla sua superficie interna facendole aderire (uova demerse), il
maschio poi le feconda. Le cure parentali sono a carico del maschio, che rimane nel nido per la maggior parte del tempo
proteggendo le uova dai predatori e ventilandole con movimenti delle pinne pettorali, per favorire il ricambio di acqua e
l’ossigenazione fino alla schiusa.
Alimentazione
Si nutre soprattutto di piccoli crostacei.
Autoctonia e norme di tutela
Specie autoctona largamente diffusa e per la quale non sono previste norme di tutela.
Parablennius zvonimiri
(Kolombatovic, 1892)
BAVOSA CERVINA
Dimensioni e caratteri distintivi
Bavosa molto colorata e di piccole
dimensioni, generalmente non supera i 6-7 cm di lunghezza. Presenza di
tentacoli sia sopra l’occhio (ramificati solo alla base), sia in corrispondenza
delle narici, più sviluppati nei maschi.
Distribuzione
È diffusa in tutte le coste
rocciose dell’Italia peninsulare e insulare. In Alto Adriatico è presente nei
substrati duri artificiali (moli foranei, dighe, barriere sommerse) e nelle coste
rocciose del Triestino, della Slovenia e della Croazia; in Laguna di Venezia
occupa le aree a maggior salinità, nei pressi delle bocche porto.
Habitat
preferenziali
Generalmente vive su fondali rocciosi, entro i 10 metri di
profondità, ricchi di vegetazione e caratterizzati dalla presenza di buchi e
anfratti che usa come rifugio. Predilige superfici verticali in ombra o con luce scarsa (poco esposte all’irraggiamento o
caratterizzate da bassa trasparenza delle acque).
Biologia riproduttiva
Si riproduce tra aprile e luglio. I maschi
difendono piccole cavità nella roccia, o conchiglie vuote di bivalvi, dalle quali si vedono sporgere solo con la testa
munita dei caratteristici tentacoli sopra l’occhio. Per attirare la femmina, muovono il capo e la affiancano, girandole
intorno. La femmina entra nel nido, depone le uova sulla superficie interna, grazie a filamenti adesivi, e poi lascia le
cure interamente al maschio, che ventila e protegge l’ovatura sino alla schiusa.
Alimentazione
Si nutre soprattutto di
piccoli crostacei e di altri invertebrati marini che cerca tra le alghe.
Autoctonia e norme di tutela
Specie autoctona.
Pegusa impar
(Bennett, 1831)
SOGLIOLA ADRIATICA
Dimensioni e caratteri distintivi
Può raggiungere i 30 cm di lunghezza.
Distribuzione
Diffusa in tutto il
1...,67,68,69,70,71,72,73,74,75,76 78,79,80,81,82,83,84,85,86,87,...106
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