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ma molto ricercata: questi animali vengono pescati, fatti seccare, e venduti come ornamento, oppure, come avviene nei
paesi asiatici, vengono impiegati nella medicina tradizionale cinese. È inserita nella Lista Rossa della IUCN (Unione
Internazionale per la Conservazione della Natura), nella categoria DD (
Data Deficient
, dati insufficienti), che
comprende le specie potenzialmente vulnerabili per le quali si hanno informazioni troppo scarse (distribuzione e
sfruttamento) per poterne valutare obbiettivamente lo stato di conservazione. A livello europeo è tutelata in quanto
protetta dalla Convenzione di Berna (aII) ed è inclusa nell’Appendice II della CITES (Convenzione sul commercio
internazionale di specie minacciate), che ne controlla la commercializzazione.
Hippocampus hippocampus
(Linnaeus, 1758)
CAVALLUCCIO CAMUSO
Dimensioni e caratteri distintivi
La taglia media si assesta attorno ai 9-10 cm,
ma può crescere fino a 15 cm. È facilmente confondibile con il cavalluccio
marino, dal quale si distingue per avere il muso più corto e la cresta o corona sul
capo più sviluppata.
Distribuzione
È una specie costiera, diffusa lungo i litorali
sabbiosi dell’Italia insulare e peninsulare, abbondante solo localmente (zone
lagunari). Un tempo era molto abbondante in Laguna di Venezia, oggi il numero
di individui è diminuito, ma rimane diffuso ed è da annoverare tra le specie
residenti in laguna.
Habitat preferenziali
Predilige fondi sabbioso-detritici,
ricchi di vegetazione; nuota per piccoli tratti sfiorando il fondale grazie al
movimento della pinna dorsale e delle piccole pinne pettorali (dietro al capo),
mentre più spesso lo si trova ancorato a detriti o alghe, grazie alla coda prensile.
Biologia riproduttiva
La biologia
riproduttiva dei cavallucci desta sempre stupore perché è il maschio ad avere la pancia ed è sempre lui a “mettere al
mondo” i nuovi nati! Quello che succede in realtà è questo: quando la femmina è pronta a riprodursi, si coordina con il
maschio (attraverso movimenti regolari che sembrano una danza delicata) e inizia a deporre le proprie uova in una tasca
cutanea che il maschio ha sul ventre (nella regione addominale). Il maschio feconda e accoglie poco a poco le uova fino
a riempire la tasca. A questo punto il maschio custodirà le uova fino alla schiusa, proteggendole dai predatori ma anche
assicurando loro l’apporto di ossigeno e l’eliminazione dell’anidride carbonica e dei rifiuti azotati. Dopo circa tre
settimane i piccoli escono dalla tasca incubatrice grazie alle potenti contrazioni muscolari del padre. Alla nascita i
giovani cavallucci camusi misurano circa un centimetro e sono completamente autonomi, sia nel nuoto che
nell’alimentazione. Il periodo riproduttivo va da aprile ad ottobre.
Alimentazione
Nelle prime fasi di vita caccia
attivamente piccoli organismi del plancton; da adulto è un predatore efficace e paziente: attende che le proprie prede
(piccoli crostacei e larve di altri organismi bentonici) transitino nelle vicinanze, e poi le risucchia molto velocemente
grazie alla sua bocca tubulare
Autoctonia e norme di tutela
Specie autoctona, in passato molto abbondante. Non adatta
all’alimentazione ma molto ricercata: questi animali vengono pescati, fatti seccare, e venduti come ornamento, oppure,
come avviene nei paesi asiatici, vengono impiegati nella medicina tradizionale cinese. È inserita nella Lista Rossa della
IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), nella categoria DD (
Data Deficient
, dati
insufficienti), che comprende le specie potenzialmente vulnerabili per le quali si hanno informazioni troppo scarse
(distribuzione e sfruttamento) per poterne valutare obbiettivamente lo stato di conservazione. A livello europeo è
tutelata in quanto protetta dalla Convenzione di Berna (aII) ed è inclusa nell’Appendice II della CITES (Convenzione
sul commercio internazionale di specie minacciate), che ne controlla la commercializzazione.
Hyporhamphus picarti
(Valenciennes, 1847)
MEZZOBECCO AFRICANO
Dimensioni e caratteri distintivi
Pesce affusolato piuttosto simile alla più nota
bisigola
o aguglia, ma più piccolo. Il mezzobecco non supera i 15-18 cm di
lunghezza e, oltre ad avere solo la mascella inferiore allungata, su quest’ultima
non presenta denti.
Distribuzione
È presente in Mediterraneo, più comune
nell’area sud-orientale. In Adriatico è piuttosto rara, più frequente nelle zone a
salinità variabile come porti, estuari e lagune. In Laguna di Venezia rimane
comunque un incontro saltuario.
Habitat preferenziali
È una specie
tipicamente marina che nuota in gruppo (gregaria) entro il primo metro di
profondità, anche a pelo d’acqua, spingendosi raramente fino a -5 m. L’ingresso
in acque salmastre e lagunari è più frequente nei giovani. Di notte è attirato
dalle luci di superficie.
Biologia riproduttiva
Sono scarse le informazioni sulla riproduzione di questa specie in
Adriatico; si riproduce in primavera- estate sotto costa, in acque basse e nei pressi del fondo; le uova sono dotate di
filamenti adesivi che servono a farle aderire ad alghe o ad altri elementi fluttuanti del fondale marino.
Alimentazione
Ha una dieta variata, si alimenta nei pressi del fondo (acque basse) scegliendo in massima parte invertebrati bentonici
(crostacei), ma anche detrito vegetale e animale.
Autoctonia e norme di tutela
Specie autoctona.
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