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le giovani suacie abbandonano l’ambiente pelagico e iniziano a nuotare con un lato del corpo sempre a contatto con il
fondale. Questo lato, ora privo di occhi e chiamato anche “lato cieco”, non assumerà nessuna colorazione, mentre il
fianco sinistro inizierà a scurirsi. La suacia raggiunge la maturità sessuale attorno agli 11 cm e la riproduzione avviene
tra aprile e agosto; la fecondazione è esterna, le uova sono pelagiche (vengono rilasciate direttamente in colonna
d’acqua o nei pressi del fondo) e il loro sviluppo non viene sorvegliato dagli adulti (assenza di cure parentali).
Alimentazione
È un predatore, attivo specialmente di notte; si nutre principalmente piccoli pesci e invertebrati marini
(molluschi, anellidi, piccoli crostacei).
Autoctonia e norme di tutela
Specie autoctona.
Atherina boyeri
Risso, 1810
LATTERINO CAPOCCIONE
Dimensioni e caratteri distintivi
La lunghezza totale massima raggiunta da
questo pesce non supera i 13 cm. La bocca è disposta diagonalmente, con
l’apertura rivolta verso l’alto e l’occhio è grande.
Distribuzione
questa specie è
tipica delle acque salmastre italiane, è diffusa nelle lagune, compresa la Laguna
di Venezia in cui è abbondante, e nelle zone costiere a basso fondale. Il
Latterino (
A. hepsetus
), molto simile al Latterino Capoccione, è ugualmente
diffuso in tutta Italia ma predilige acque più spiccatamente marine.
Habitat
preferenziali
È una specie che vive e si sposta in banchi, a basse profondità, in
ambienti caratterizzati da poca corrente e abbondante presenza di vegetali.
Alcune popolazioni vivono anche in acque lacustri.
Biologia riproduttiva
La
maturità sessuale si completa entro il 1° anno di età. La riproduzione ha luogo solitamente tra marzo e luglio, anche se
alcune popolazioni lacustri posticipano alla tarda estate tale periodo. Le uova sono di colore giallo aranciato e si
possono trovare attaccate alla superficie delle alghe. Dalle uova deposte a marzo, quando la temperatura dell’acqua è
più fredda, nascono soprattutto femmine mentre da quelle deposte nei mesi più caldi nascono soprattutto
maschi.
Alimentazione
Si nutre prevalentemente di zooplancton, in particolare piccoli crostacei come cladoceri e
copepodi.
Autoctonia e norme di tutela
Pesce autoctono non a rischio di estinzione.
Balistes capriscus
Gmelin, 1789
PESCE BALESTRA
Dimensioni e caratteri distintivi
La taglia massima registrata è di 45 cm, ma
risulta più comune attorno ai 30-35 cm. I giovanili (3-7 cm) sono marrone
chiaro con diversi puntini bianco-azzurrognoli su tutto il corpo. Solo gli adulti
presentano i raggi marginali della pinna caudale allungati.
Distribuzione
Diffuso in Mediterraneo, specialmente nelle aree meridionale ed orientale,
presenza crescente in Adriatico. Occasionale in Laguna di Venezia.
Habitat
preferenziali
Predilige le aree costiere (tra 5 e 100 metri di profondità) con
fondo roccioso o roccioso-sabbioso e presenza di alghe. Ha una buona
tolleranza alle basse salinità e può spingersi in ambienti salmastri, anche
portuali. Si sposta nuotando nei pressi del fondo da solo o in coppia, più
raramente in piccoli gruppi (fase giovanile).
Biologia riproduttiva
Raggiunge la maturità sessuale attorno ai 17-20 cm
di lunghezza. Si riproduce in estate. La femmina scava una piccola conca sul fondo sabbioso e depone le uova. Il
maschio, nel frattempo, difende il territorio scacciando eventuali intrusi e feconda mano a mano le uova. Dopo la
fecondazione sarà il maschio a sorvegliare le uova fino alla schiusa (3 giorni). Durante la riproduzione il pesce balestra
risulta piuttosto aggressivo ed è consigliabile non avvicinarsi troppo al nido se lo si incontra in immersione, si può
rischiare di venire attaccati e morsi
Alimentazione
Il pesce balestra ha una bocca piccola ma dotata di mascelle robuste
e denti forti e appuntiti, che gli permette di nutrirsi anche di crostacei ed echinodermi (ricci e stelle marine), oltre che di
molluschi.
Autoctonia e norme di tutela
Specie autoctona in Mediterraneo, più tipica di acque calde.
Belone belone
(Linnaeus, 1761)
AGUGLIA
Dimensioni e caratteri distintivi
Questo pesce affusolato, localmente conosciuto con il nome di
bisigola
può
raggiungere i 90-100 cm di lunghezza, ma è più comune a taglie comprese tra i 60-80 cm. Il peso massimo registrato è
di 1.5 chilogrammi. L’aguglia ha la lisca e le spine di colore verde-azzurro (a causa dei depositi di un pigmento biliare,
la biliverdina).
Distribuzione
È presente in tutto il Mediterraneo, più rara nell’area sud-orientale. In Adriatico è più
comune in primavera (marzo-aprile), periodo in cui risulta piuttosto costiera. La Laguna di Venezia è frequentata
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