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Spine limitate ai fusti. Fiori bianchi o rosa. Frutto diverso
da una bacca
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Stili concresciuti in una colonnina cilindrica di 2-5 mm
83
82
Stili brevi,, formanti un cuscinetto più largo che lungo
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Stipole intere. Spine abbondanti
Rosa arvensis Huds.
La rosa cavallina è una specie subatlantico-sudeuropea presente in tutte le
regioni dell'Italia continentale (la presenza in Sicilia è dubbia). È
ampiamente diffusa in tutti i Colli Euganei, con qualche lacuna nella
pianura circostante. Cresce in orli e radure di boschi freschi e ombrosi di
querce e carpino bianco, su suoli limoso-argillosi freschi e con humus
dolce, ricchi in composti azotati, da neutri a subacidi, dal livello del mare
sino alla fascia montana inferiore. Come in quasi tutte le rose selvatiche, i
frutti sono commestibili e ricchi di vitamina C, anche se contengono peli
irritanti che ne giustificano certi nomi volgari. Il nome generico, già in
uso presso i Romani, potrebbe derivare da due termini celtici che
significano 'aspro' e 'mela'; il nome specifico in latino ha lo stesso
significato di quello italiano ('degli uccellatori'); essendo i frutti appetiti
dalla piccola avifauna migratoria, vengono utilizzati negli appostamenti
fissi per l'uccellagione. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di
fioritura: maggio-luglio.
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Stipole sfrangiate. Spine molto scarse
Rosa multiflora Thunb.
La rosa multiflora è originaria dell'Asia orientale, proviene dalla Cina,
Gippone e Corea; fu importata come pianta ornamentale e attualmente è
naturalizzata in molte regioni d'Italia. Sui Colli Euganei la distribuzione è
limitata al confine nord-orientale. I rami lunghi e arcuati, talvolta spinosi,
se si appoggiano al terreno possono radicare e dare origine a cespuglieti
impenetrabili. Per questa caratteristica nel Nord America è considerata
una specie invasiva. I frutti sono piccoli cinorrodi sferici e rossi che
maturano in estate ma persistono a lungo sulla pianta, fino all'inverno;
sono molto ricchi di vitamina C e possono venir usati per la preparazione
di marmellate. Questa è la specie originariamente utilizzata per la
creazione di molte rose da giardino. Il nome generico deriva dal latino
'rosa', dal greco 'rodon', con identico significato; quello specifico allude
alla produzione copiosa di fiori. Forma biologica: fanerofita cespitosa.
Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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Foglie coriacee, le mediane dei rami fioriferi con 5 foglioline. Petali lunghi (25-) 30-45
mm
Rosa gallica L.
La rosa serpeggiante è una specie diffusa dall'Europa Centrale alle regioni
circostanti il Mar Nero, presente in tutte le regioni d'Italia. Sui Colli
Euganei sono presenti popolazioni sporadiche un po' in tutta la zona; si
trova soprattutto nei dintorni dell'abitato di Teolo, nei pressi del M.
Venda e nella parte orientale, sul gruppo del M. Ceva. Cresce in cedui,
boscaglie, prati aridi, Cresce in margini ed orli di boschi e macchie e nelle
lande incespugliate, su suoli limoso-argillosi piuttosto compatti, umiferi,
neutro-basici, dal livello del mare a circa 800 m (raramente sino a 1400
m). I falsi frutti, molto ricchi di vitamina C, possono venir usati per la
preparazione di marmellate. Il nome generico deriva dal latino 'rosa', dal
greco 'rodon', con identico significato; il nome specifico si riferisce alla
Gallia (Francia), ove la specie è presente. Forma biologica:
nanofanerofita. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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Foglie tenui, le mediane dei rami fioriferi con (5-)7
foglioline. Petali di 8-25 (30) mm
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