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alcune specie dello stesso genere (come il lampone); il nome specifico
allude alle fitte spine diritte che coprono i fusti. Forma biologica:
nanofanerofita.
79
Foglie paripennate (non terminanti con una fogliolina)
Gleditsia triacanthos L.
Lo spino di Giuda è una specie di origine nordamericana, spesso coltivata
in parchi, viali e giardini, presente in Italia come avventizia, con ampie
lacune, dal livello del mare ai 500 m circa. È abbastanza diffusa in tutta la
zona dei Colli Euganei. È una pianta molto rustica che si adatta bene
anche ad ambienti inospitali, con terreni poveri e sabbiosi, resistendo
molto bene a condizioni avverse come la siccità e le basse temperature e
tollerando bene anche gli inquinanti atmosferici. Cresce in boschetti
artificiali, lungo scarpate e margini stradali, a volte su muri, con altre
specie introdotte quali ailanto, brussonezia, robinia, etc. Il genere è
dedicato al botanico tedesco Johann Gottlieb Gleditsch (1714-1786); il
nome specifico in greco significa 'con tre spine'. Il nome comune 'spino di
Giuda' si riferisce invece alla corona di spine della Passione di Gesù,
secondo quanto riportato dai Vangeli. Forma biologica: fanerofita
cespitosa/fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio.
79
Foglie imparipennate (terminanti con una fogliolina)
80
80
Foglioline a margine intero. Fiori a simmetria bilaterale. Frutto secco (legume)
Robinia pseudoacacia L.
La robinia è un albero di origine nordamericana, introdotta a Parigi dal
Canada nel 1601 e poi diffusasi ampiamente in Europa con tendenza
submediterraneo-continentale. In Italia è comunissima in tutte le regioni.
Nell'area euganea è comunissima e in continua espansione. Cresce sempre
in ambienti disturbati come scarpate, margini stradali, boschetti presso gli
abitati e le linee ferroviarie, su suoli da freschi a subaridi, con il sambuco
nero e varie specie nitrofile ruderali, dal livello del mare alla fascia
montana. È una pianta rustica e a rapido accrescimento, che tende a
soppiantare la vegetazione locale divenendo spesso invasiva. Viene
spesso usata a scopo ornamentale per il fogliame e la fioritura; il legno,
resistente alle intemperie, è utilizzato per palerie e come combustibile; i
semi, la scorza e le radici contengono sostanze tossiche. È un'ottima
pianta mellifera il cui miele (miele d'acacia) si mantiene fluido senza
cristallizzare. I fiori sono utilizzati in erboristeria ed in alcune regioni
italiane vengono mangiati fritti. Il genere è dedicato a Jean Robin (1550-
1629), erborista di re Enrico IV di Francia, nel cui giardino introdusse il
primo esemplare d'Europa; il nome specifico significa 'falsa acacia', dal
greco 'akis' (spina). Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: maggio-giugno.
80
Foglioline a margine dentato. Fiori a simmetria raggiata.
Frutto carnoso
81
81
Spine sul margine delle foglie. Fiori gialli. Frutto a bacca blu
Mahonia aquifolium (Pursh) Nutt.
La maonia origina dalle regioni montuose occidentali dell'America
settentrionale; diffusa in Europa a scopo ornamentale in numerose varietà,
tende a spontaneizzarsi nelle siepi e nei parchi senza diventare invasiva.
Ne è documentata la presenza in Italia dal 1835; è segnalata come
avventizia in molte regioni dell'Italia continentale (con ampie lacune
soprattutto lungo il versante tirrenico e nel Meridione). Sui Colli Euganei
tende ad apparire come avventizia vicino ai principali centri abitati. Il
nome generico è dedicato all'orticultore americano B. Mc Mahon, vissuto
a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo; il nome specifico deriva dal latino
'acrifolium', parola composta da 'acer' (acuto) e 'folium' (foglia),
alludendo ai denti delle foglie acutissimi e subspinosi. Forma biologica:
fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.