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nome specifico si riferisce alle foglie lungamente picciolate. Forma biologica:
emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: aprile-luglio.
Amorpha fruticosa L.
L'indaco bastardo è un arbusto deciduo introdotto dal Nord America e oggi
diffuso lungo fiumi e torrenti dell'Europa meridionale. Appare come specie
avventizia spesso invasiva in quasi tutte le regioni d'Italia, salvo che in Sicilia.
Cresce nei greti ed alvei fluviali, dal livello del mare a 600 m circa; è tanto
invasivo da colonizzare anche scarpate autostradali e percorsi di dotti
industriali. Essendo caratterizzato da un'alta capacità adattativa ed elevata
competitività, mette a repentaglio molte essenze autoctone. Il nome generico in
greco significa 'deforme' e allude alla corolla con un solo petalo; i fiori
abbondanti di colore violetto le conferiscono il nome comune di 'indaco
bastardo'. Forma biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: giugno-
luglio.
Anisantha sterilis (L.) Nevski
Il forasacco rosso è una pianta annua di origine mediterranea, oggi divenuta
subcosmopolita, presente in tutte le regioni d'Italia. Cresce in vegetazioni
disturbate, soprattutto in aree rurali, vigneti, margini di strade, scarpate ecc., su
suoli sciolti, sabbiosi o ghiaiosi, da aridi a freschi, ricchi in composti azotati
ma poveri in humus, formando spesso popolamenti monospecifici, al di sotto
della fascia montana. Il nome generico deriva dal greco 'an-isos' (diverso,
ineguale) e 'anthos' (fiore) e significa quindi 'con spighette ineguali'. Il nome
generico del sinonimo, dal greco 'broma' (cibo), era già citato da Teofrasto per
una Poacea con semi usati a scopo alimentare. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno. Syn.:
Bromus sterilis
L.
Arrhenatherum elatius (L.) P. Beauv. ex J. Presl & C. Presl subsp.
elatius
L'avena altissima è una specie a vasta distribuzione paleotemperata presente,
con due sottospecie, in tutte le regioni d'Italia. È un'importante foraggera dei
prati stabili seminaturali su suoli piuttosto freschi e profondi, ma può
colonizzare anche margini stradali e ambienti ruderali, dal livello del mare alla
fascia montana superiore. Il nome generico, che deriva dal greco 'arrhen'
(maschile) e 'ather' (setola, resta), si riferisce al fiore maschile aristato; il nome
specifico, che in latino significa 'più alto', allude alle considerevoli dimensioni
della pianta. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di fioritura:
maggio-luglio.
Artemisia verlotiorum Lamotte
L'assenzio dei fratelli Verlot è una specie di recente introduzione dall'estremo
oriente, oggi diffusa in tutte le regioni d'Italia (non è stata ancora rinvenuta
soltanto in Puglia). Colonizza terreni freschi e ricchi di composti azotati in siti
disturbati quali margini di strade, discariche, campi abbandonati, etc, dal
livello del mare alla fascia montana inferiore. Si moltiplica per stoloni e
fiorisce raramente. Come le altre specie congeneri, contiene il tossico thujone.
Il nome generico era già in uso presso i Greci antichi ma è di etimologia
incerta: potrebbe riferirsi ad alla dea Artemide (Diana) o alla regina Artemisia,
moglie di Mausolo, re di Caria; la specie è dedicata ai fratelli Verlot, botanici
di Grenoble del XIX secolo. Forma biologica: emicriptofita scaposa/ geofita
rizomatosa. Periodo di fioritura: ottobre-novembre.
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