43
Arundo donax L.
La canna domestica è una specie probabilmente originaria dall'Asia
occidentale, introdotta e oggi diffusa in tutta l'area mediterranea, presente in
quasi tutte le regioni d'Italia (mai segnalata in Valle d'Aosta). Cresce su terreni
umidi e freschi lungo gli argini di fiumi, torrenti e fossati, in aree sabbiose
ripariali, lungo i margini di campi coltivati, spesso in ambienti antropizzati, dal
livello del mare ai 900 m circa. Viene utilizzata per creare siepi frangivento e
per costruire palizzate e graticciati, tettoie rustiche, recinzioni, stuoie, canne da
pesca, bastoni da passeggio, cestini, ecc. Fornisce un'ottima cellulosa per carta.
I fusti sono comunemente usati anche come tutori in orticoltura e nelle vigne.
La pianta contiene silice che la rende particolarmente tenace e resistente.
Serviva anche per fabbricare frecce e strumenti a fiato come le pipe di cornamusa e il flauto di Pan, formato da ca 10
canne di diverse dimensioni; ancor oggi le ance degli strumenti a fiato (oboe, fagotto, clarinetto) sono fabbricate con
Arundo donax
. Il nome generico deriva dal latino 'aruno', nome molto antico di una canna palustre che forse deriva
dalla radice celtica 'aru' (acqua); il nome specifico in greco significa 'canna'. Forma biologica: geofita rizomatosa.
Periodo di fioritura: luglio-novembre.
Avena fatua L. subsp. fatua
L'avena selvatica è una pianta annua a vasta distribuzione eurasiatica presente
in tutte le regioni d'Italia. Cresce in incolti, prati-pascolo, campi di cereali,
siepi e ambienti ruderali, dal livello del mare alla fascia montana inferiore.
Rappresenta probabilmente uno dei progenitori dell'avena coltivata. Il nome
generico, lo stesso usato dai Romani, forse deriva dal sanscrito 'avasa'
(nutrimento, foraggio); il nome specifico allude al breve ciclo vitale della
pianta. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Bidens tripartitus L. subsp. tripartitus
La forbicina comune è una pianta annua a vasta distribuzione eurasiatica
presente in tutte le regioni dell'Italia settentrionale (tranne la Liguria), nelle
Marche, in Umbria, Abruzzo e nelle Isole. È una pianta pioniera di ambienti
umidi come rive di stagni e canali, ma cresce anche in stazioni ruderali come ai
margini dei campi, su suoli da limosi a sabbiosi periodicamente inondati e
ricchi in composti azotati, dal livello del mare agli 800 m circa. Oggi tende ad
essere sostituita dall'esotica
B. frondosus
. Il nome generico deriva dal latino
'bis' (due) e 'dens' (dente), e si riferisce all'apice bidentato dei frutti di alcune
specie; il nome specifico fa riferimento alle foglie spesso divise in tre
foglioline. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-
ottobre.
Bryonia dioica Jacq.
La brionia comune è una specie a distribuzione eurimediterranea presente in
tutte le regioni d'Italia salvo che in Sardegna. Forma dei veli sopra siepi o
boschetti a sambuco, su suoli profondi ed umidi, umiferi, ricchi in composti
azotati, al di sotto della fascia montana. I frutti sono tossici per la presenza di
cucurbitacina. Il nome generico era già usato da Dioscoride e Plinio; il nome
specifico, che in greco significa 'con due case', si riferice al fatto che i fiori
maschili e femminili sono portati da due individui diversi. Forma biologica:
geofita rizomatosa/ emicriptofita scandente. Periodo di fioritura: aprile-agosto.
Buddleja davidii Franch.
La pianta delle farfalle è una specie di origine orientale (Cina Centrale e Giappone). La specie fu trovata presso Ichang
da Augustine Henry nel 1887 e spedita a San Pietroburgo; un altro botanico-missionario in Cina, Jean-André Soulié,
inviò i semi in Francia e
B. davidii
venne introdotta in commercio come pianta ornamentale verso il 1890. Spesso
transfuga in ambienti seminaturali, è presente come avventizia in molte regioni d'Italia, dal livello del mare a 800 m
circa. Cresce nei greti dei fiumi, ma anche presso ruderi e macerie purché ombreggiate. È chiamata 'pianta delle
1...,33,34,35,36,37,38,39,40,41,42 44,45,46,47,48,49,50,51,52,53,...62