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Euonymus europaeus L.
La fusaggine comune, o berretta da prete, è una specie a distribuzione
eurasiatica presente in tutte le regioni d'Italia. Entra nello strato arbustivo dei
boschi termofili di latifoglie decidue rarefacendosi a partire dalle faggete;
l'optimum è nei mantelli e nelle siepi, su suoli argillosi piuttosto freschi, ricchi
in basi e composti azotati, al di sotto della fascia montana superiore. I semi
sono tossici (evonina) ed erano usati come drastico purgante. Nel medioevo dal
legno si ottenevano fusi per filare la lana, da cui il nome italiano; i frutti e la
corteccia erano utilizzati per le proprietà emetiche, purganti e insetticide: la
polvere dei frutti seccati e macinati veniva usata per combattere i pidocchi e il
decotto di frutti e corteccia era usato contro la rogna. Il nome generico deriva
dal greco 'eu' (buono) e 'onoma' (nome), cioè 'pianta con buona fama', in senso ironico a causa della velenosità dei
frutti. Forma biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Eupatorium cannabinum L. subsp. cannabinum
La canapa acquatica è una specie a vasta distribuzione eurasiatico-sudeuropea
presente in tutte le regioni d'Italia. L'habitat originario è forse dato dai grandi
alvei dei fiumi, da cui la specie si è trasferita nelle schiarite e negli orli
boschivi, restando legata a stazioni fresche e a suoli limoso-argillosi profondi,
ricchi in composti azotati, a volte anche subsalsi, dal livello del mare alla
fascia montana. La pianta è nota fin dall'antichità per le sue proprietà
vulnerarie, aperitive, vermifughe e purganti; nelle foglie e nelle radici sono
però presenti il glucoside eupatorina e alcaloidi pirrolizidinici che hanno
proprietà epatotossiche e cancerogene. Il nome generico fa riferimento a
Mitriade Eupatore, re del Ponto nel I secolo a.C., al quale si attribuisce il primo
utilizzo medicinale; il nome specifico si riferisce alle foglie vagamente simili a quelle della canapa. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-settembre.
Galium mollugo L. subsp. erectum Syme
Il caglio bianco è un'entità appartenente a una specie a distribuzione
eurasiatico-suboceanica, presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Sicilia.
Cresce in prati pingui, a volte ai margini di boschetti e siepi, su suoli limoso-
argillosi freschi ma a volte subaridi d'estate, abbastanza ricchi in basi e
composti azotati, da neutri a subacidi, dal livello del mare alla fascia montana.
Il nome generico deriva dal greco 'gala' (latte) così come quello italiano
'caglio': diverse specie venivano usate per far cagliare il latte nella lavorazione
del formaggio; il nome specifico è quello di una pianta citata da Plinio. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto. Syn.:
Galium album
Mill.
Galium verum L. subsp. verum
Il caglio vero, o caglio zolfino, è una specie a distribuzione eurasiatico-
sudeuropea presente in tutte le regioni d'Italia. Cresce in prati submesofili, a
volte ai margini di boschi aridi, su substrati per lo più calcarei ma anche
marnoso-arenacei purché ricchi in basi, su suoli subaridi d'estate, dal livello del
mare alla fascia montana. Il nome generico deriva dal greco 'gala' (latte) così
come quello italiano 'caglio': diverse specie venivano usate per far cagliare il
latte nella lavorazione del formaggio: questa è la specie di caglio più utilizzata
in passato a questo scopo, e ciò spiega il nome specifico. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-settembre.
Hedera helix L. s.l.
L'edera è una liana a distribuzione mediterraneo-atlantica comune in tutte le regioni d'Italia. Cresce in boschi e siepi,
su muri, rocce ed alberi, di cui raggiunge la chioma in siti umidi, formando intrichi con
Clematis vitalba
e altre liane,
dal livello del mare sino alle faggete termofile della fascia montana inferiore. Mostra marcata eterofillia, cioè la forma
delle foglie dei rami vegetativi è molto diversa da quella delle foglie dei rami fioriferi. È comunemente coltivata come
pianta ornamentale, come tappezzante di terreni molto ombreggiati e per ricoprire muri o pergolati. Ne esistono
numerosissimi ibridi e cultivar che differiscono per forma, dimensioni e colore delle foglie (frequenti sono quelli a
foglie variegate). La pianta è tossica se ingerita (saponine triterpeniche e alcaloidi) e il contatto con le foglie può