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peli, quello specifico si riferisce all'habitat. Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
Ulmus minor Mill. subsp. minor
L'olmo comune è un albero dell'Europa meridionale presente, con due
sottospecie, in tutte le regioni d'Italia. Cresce in boschi di ltifoglie decidue e
nelle siepi, su suoli argillosi, ricchi in basi e in composti azotati, da freschi a
periodicamente sommersi, dal livello del mare alla fascia montana inferiore.
Tende a ibridarsi facilmente con l'olmo montano. Il legno, di colore bruno, è
molto robusto, duro e resistente a trazione e compressione; viene utilizzato per
articoli sportivi, sedie, pavimenti ecc ed è anche molto resistente alla
prolungata immersione in acqua. In passato la scorza, ricca di tannini e
sostanze coloranti, veniva usata per tingere di giallo le lane e le conce speciali.
Negli ultimi decenni gli olmi nostrani sono stati colpiti da una grave malattia,
la grafiosi, causata dal fungo ascomicete
Ceratocystis ulmi
; il micelio, veicolato da coleotteri Scolitidi che scavano
gallerie tra il legno e la corteccia, provoca la chiusura dei vasi conduttori e quindi l'essiccazione della pianta. Il nome
generico era già in uso presso i Romani, quello specifico si riferisce alla minore dimensione delle foglie rispetto
all'olmo montano. Forma biologica: fanerofita cespugliosa/ fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-marzo.
Urtica dioica L.
L'ortica comune è una specie a vasta distribuzione eurasiatica comunissima in
tutte le regioni d'Italia. Gli ambienti originari sono le schiarite di boschi freschi
visitate da grandi mammiferi (depositi di urina), da cui la specie è passata a
vegetazioni ruderali nitrofile in ambienti antropizzati, su suoli limoso-argillosi
freschi, molto ricchi in composti azotati, dal livello del mare alla fascia
subalpina (ad esempio presso le malghe). Le foglie sono commestibili previa
cottura; fino al XVIII secolo le fibre dei fusti servivano per produrre corde. Il
nome generico deriva dal latino 'urere' (bruciare); il nome specifico, dal greco
'dis' (due volte) e 'oikos' (casa), si riferisce al fatto che i fiori maschili e
femminili sono portati da piante diverse. Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: maggio-novembre.
Valeriana officinalis L.
La valeriana comune è una specie a distribuzione europea presente in quasi
tutte le regioni d'Italia. Cresce in luoghi umidi, nei boschi di latifoglie decidue
e nelle radure, dal livello del mare a 1400 m circa, raramente anche più in alto.
Uno dei nomi comuni, 'erba dei gatti', deriva dal fatto che la pianta fresca
esercita una forte attrazione sui gatti ed è forse questo il motivo per cui, pur
essendo decorativa, la si incontra raramente nei giardini. Tutte le specie di
valeriana contengono olii essenziali e alcaloidi. Si usa la radice della pianta
(che però ha un odore sgradevole), che ha proprietà sedative e calmanti,
favorendo il sonno. Il nome generico deriva dal latino 'valere' (vigoroso, sano);
il nome specifico deriva dal latino 'officina' (officina, farmacia) in riferimento
all'uso a scopo medicinale. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Vicia cracca L.
La veccia montanina è una specie polimorfa a vasta distribuzione eurasiatico-temperata presente in tutte le regioni
d'Italia. Cresce sia nei prati che in ambienti ruderali, lungo le scarpate e nelle siepi, dal livello del mare alla fascia
montana. La specie è un'ottima foraggera e i semi sono commestibili previa cottura. Il nome generico deriva dal latino